L’Italia compra dagli USA 133 caccia “Joint Strike Fighter”: costo 13 miliardi di euro (per iniziare)
febbraio 14, 2007
Il senatore Giovanni Lorenzo Forcieri (DS), sottosegretario alla Difesa, su incarico del Governo si è appositamente recato, quasi in segreto, a Washington per firmare l´accordo per l’acquisto di 133 caccia bombardieri d´attacco “Joint Strike Fighter”, prodotti dalla Lockheed.
Uno stormo intero. Costo: 13 miliardi di euro.
Per iniziare. A questo vanno infatti aggiunti il trasporto, assemblaggio, tecnologia di ricambio, macchine robotiche e uno staff di tecnici della casa costruttrice per la manutenzione e le varianti tecnologiche, il collaudo nelle nostre basi, strutture e hangar speciali.
Gli apparecchi avranno eccezionalmente la facoltà di essere riforniti di carburante in volo, quindi la nostra squadra fighter dovrà essere dotata di apparecchi cisterna che seguiranno la flotta di combattimento per pompare a tempo debito il pieno necessario all´azione. Nelle spese dobbiamo ancora aggiungere l´assetto tecnico per i piloti in combattimento: armi leggere di bordo, mitragliatrici da 20 millimetri, razzi e missili, qualche cannone per non essere da meno e la possibilità di caricare ogive atomiche tattiche o pesanti.
Il tutto, come detto, non è compreso nel prezzo iniziale. Secondo le stime di esperti si arriva a cifre finali da capogiro.
La notizia è stata pubblicata da Dario Fo su “L’Unità”
febbraio 14, 2007 at 10:44 am
Ma non era il governo dei “pacifisti”?
Quelli che… “il dialogo” bla-bla e “il multilateralismo” bla-bla…
Capperi!
febbraio 15, 2007 at 1:50 am
Fatti un giro su politicalcompass.org e vedrai graficamente, matematicamente, quanta poca distanza c’è tra Berlusconi e Prodi… la società si sposta sempre di più verso Hitler (sul piano sociale).
Noi ne abbiamo solo una vaga percezione (quando si dice “sono tutti uguali”) perchè ci muoviamo in un sistema destra-sinistra, ma il sistema intero si muove a sua volta verso l’autoritarismo (e peggio; perchè almeno Hitler era equilibrato sul piano economico).
Se sei in un vagone di un treno in corsa che va a 100km/h e tiri una pallina in direzione della locomotiva ad una velocità di 15km/h, per te la pallina viaggia a 15km/h ma per me che sto fermo sulla terra e osservo la pallina questa viaggia a 115km/h. Entrambe le percezioni sono corrette, ma *relative* al sistema di riferimento; tu hai il tuo e io ho il mio.
Noi siamo tutti (elettori di destra e di sinistra) sullo stesso treno… e non importa se siamo seduti a destra o a sinistra; il treno si sta andando a schiantare.
Nel caso del treno e pallina, basta uscire fuori dalla teoria galileiana e entrare in quella einsteniana per mettere d’accordo tutti gli osservatori.
Nel caso dell’umanità invece non ci sono teorie così precise; però ci sono comunque dei punti di repere (es: liberismo) e delle verità empiriche (es: paesi scandinavi in testa agli indici che misurano il benessere). Però vengono applicate solo quando fa comodo; come nel caso di Prodi e la guerra…
febbraio 15, 2007 at 6:57 am
ti dirò, a me prodi non piace per nulla, anche perché non dimentico che era un boiardo dell’IRI e soprattutto un democrstiano.
Certo Berlusconi è molto peggio tuttavia, per la prima volta in vita mia, non ho votato alle ultime elezioni perché Prodi, come detto, mi fa schifo e poi il voto in queste pseudodemocrazie in cui viviamo è sostanzialmente una recita inutile.
Suggerisco la lettura di qualche (bel) libro di Massimo Fini: “Sudditi”, “Il ribelle” :)
febbraio 15, 2007 at 1:58 PM
Il pensiero di non andare a votare mi balena in testa sempre più spesso. Però alla fine ci vado perchè se non voto non esisto. O meglio, se pure non posso scegliere, per lo meno non sto zitto.
Non voglio votare “il meno peggio” tutta la vita ma non vedo alternative… l’astenzione è assimilata alla fiducia nel sistema (“le cose vanno bene indipendentemente dallo schieramento politico, quindi non serve che io voti”), non alla sfiducia nel sistema. E empiricamente questa concezione del non voto è corretta; perchè infatti quando le cose vanno particolarmente male si registra un aumento dei votanti… quindi di fatto non andare a votare si traduce nel non essere considerati. In definitiva: schifo o no, bisogna votare il meno peggio (atteggiamento passivo) e inventarsi qualcosa in più per contribuire anche attivamente… non ho idea di cosa… ma dobbiamo inventarci qualcosa…
febbraio 19, 2007 at 7:41 PM
Eh, non fischiano un po’ le orecchie sulla finanziaria ? …
Bruno.
febbraio 24, 2007 at 12:04 am
Ciao.
Ma…
Attorno alla fine dei ’70, non ci fu lo scandalo Lockeed (ministri Gui e Tanassi) e un presidente Giovanni Leone che dovette (tardi) dimettersi??
Ricominciamo???
e…. dal centro(gulp)SINISTRA??????
Chi non conosce la Storia, è condannato a ripeterla.
Ciao, Tiziano.
http://www.vajont.org…..
marzo 7, 2007 at 7:02 PM
finalmente aerei all’altezza w il fascismo w la guerra .
ANDIAMO ALLA CONQUISTA DELL’ISTRIA
marzo 15, 2007 at 9:41 am
Giusto per precisare, i caccia verranno assemblati in Italia e oltre metà di quei soldi ricadrà alle aziende italiane che lavoreranno al progetto.
Inoltre una parte non piccola del JSF è di progetto italiano (Finmeccanica).
E’ lecito esprimere contrarietà ad un progetto di costruzione di armamenti, meno lecito scrivere notizie in modo così tendenzioso da sfociare nella semplice falsità.
La lockheed è la capo commessa, poi ci sono diversi livelli di partnerariato:
Il Livello 1 è quello che consente la maggior voce in capitolo nelle scelte di sviluppo e commerciali, a fronte di un impegno economico pari a oltre 2 miliardi di dollari (corrispondente al 10 % dei costi di sviluppo inizialmente previsti).
L’unico partner di primo livello è l’Inghilterra.
il Livello 2 consente una significativa partecipazione allo sviluppo, a fronte di un impegno economico pari a circa 1 miliardo di dollari (5% del costo di sviluppo previsto).
Gli unici partner di secondo livello sono l’Italia e l’Olanda.
Il Livello 3 consente una modesta partecipazione al programma di sviluppo (nell’ordine dell’1%) a fronte di un impegno economico nell’ordine di alcune centinaia di milioni di dollari.
I partner di terzo livello sono il Canada, la Turchia, l’Australia, la Norvegia, la Danimarca.
Esiste poi una quarta categoria, quella dei Security Cooperative Partecipants, che a fronte di una partecipazione economica nell’ordine delle decine di milioni di dollari, hanno diritto ad uno scambio informativo privilegiato. In questa categoria rientrano Israele e Singapore.
(Fonte: http://www.aereimilitari.org)
marzo 17, 2007 at 11:17 am
andrea grazie per le precisazioni, molto interessanti. Ti segnalo però che io mi sono limitato a riassiere una notizia de L’Espresso, che riportava un articolo di Dario Fo.
13 miliardi di euro sono un cifra enorme: c’era proprio bisogno di spenderla in bombardieri d’attacco?
Maggio 14, 2007 at 3:21 am
Stupidi testoni rossi, gli aerei verranno assemblati totalmente in Italia per tutti (e dico tutti, fatevi due conti) i paesi europei, con la sola eccezione dell’ Inghilterra alla quale li fornisce direttamente l’ America, olre a fornire gli aerei Alenia, fornirà le modifiche necessarie ai vecchi aerei cisterna per interfacciarsi con i nuovi caccia, avete idea dell’ indotto di lavoro che genererà in Italia? NOOO? Ma guarda tu! Circa 2200 posti di lavoro. Siete pacifisti, ma pur sempre tostoni rossi, ottimi filosofi ed economisti della domenica.
P.S.
Dario Fo come attore hai sempre fatto discretamente pena, ma come screditatore e spacciatore di notizie false sei sempre un grande!
Maggio 21, 2007 at 12:59 PM
Beh.. credo che l’intento sia capire e capirsi, non certo insultarsi, cosa che purtroppo va di moda tra gli arroganti “so tutto io”.
Mi sembra che, anche se creasse 3000 posti di lavoro, 13 miliardi di euro siano un po’ tantini. Non pensiate che ci siano problematiche più urgenti?
Esempio pratico:
Il problema delle risorse energetiche sta facendo scervellare non pochi economisti (e non).. se pensiamo quanto spende ogni anno l’italia per comprare il petrolio di cui ha bisogno per scaldare la case di tutta italia d’inverno, “basterebbe” investire nella ristrutturazione delle case, su modello tedesco,quelle che mantengono moltissimo più calore, cosa che oltre a portare una quantità enorme di posti di lavoro, sarebbe un investimento che farebbe risparmiare molto di più in futuro. Idee come questa se ne troverebbero a milioni, il problema è che la scadenza della nostra classe dirigente, sinistra e destra, ci tiene a mantenerci nella merda fino al collo. Ma non più del collo eh.. il giusto livello da stare male ma non così tanto da capire che è l’ora di svegliarsi..
ottobre 12, 2007 at 7:13 am
[…] Quella dei militari è una casta tra le tante, e l’Esercito è un’altra tra le tante mangiatoie per i soliti noti. Dove con la scusa della sicurezza del paese si fanno affari miliardari. […]