Italia.it, scandalo solo in rete

febbraio 26, 2007

La grandinata micidiale di critiche piovute sul neonato (malissimo) portale Italia.it da parte di quasi tutta la blogosfera è impressionante.

Le critiche feroci, oltre che sui costi pazzeschi per un sito (45 milioni di euro!), riguardano anche e forse soprattutto i contenuti che appaiono raffazzonati, zeppi di errori, strafalcioni e castronerie incredibili. Insomma un disastro totale, anzi un vero e proprio scandalo.

Stranamente, però, questa ondata di sdegno è rimasta confinata in rete. Fuori, sui media tradizionali, neppure un rigo. Anzi si è riportata addirittura la velina (es. Radio24) di presentazione di Rutelli e del sito “che ha ottenuto grande successo di critica e di pubblico”(maddeché!).

Forse anche da questo si misura la sempre più scarsa credibilità e (presunta) autorevolezza dei media tradizionali.

21 Responses to “Italia.it, scandalo solo in rete”

  1. stargazer Says:

    I media tradizionali li controllano direttamente loro, internet ancora no. L’ondata di sdegno su italia.it che si è registrata su internet rafforza ancora di più nei politici italiani l’idea che la rete sia qualcosa da combattere, non da sviluppare.

  2. aghost Says:

    si hai ragione ma è tremendo constatare quale sia la distanza siderale tra le “persone normali” e l’oligarchia che ci governa.

    Buttare on line quello schifo a me pare sia, oltre una dimostrazione di italica cialtroneria, anche e soprattutto un atto di arroganza indecente. Come dire: “ma sì, buttiamolo on line tanto chissefrega se non è pronto e non serve a un cavolo”.

    Non hanno neppure il buongusto, direi nemmeno l’opportunismo, di nascondere certe porcate. Semplicemente se ne fregano.


  3. […] il commento di Wallynius italia.it il commento di Giorno dopo Giorno italia.it il commento di aghost italia.it il commento di l’estinto italia.it il commento di rbnet italia.it il commento di […]

  4. Merlinox Says:

    Bisognerebbe chiedere l’intercessione di Paolo Attivissimo che ha contatti con le iene per avere un aiuto in più.
    Non vedo altre alternative: più che altro perchè la gente comune (come ho già scritto altrove) a fatica capisce le nostre 1000 ragioni d’incazzatura.

    Al massimo possono capire che il sito è lento a caricarsi.

  5. josef`K. Says:

    Effettivamente il sito è miserrimo.

    Quanto è costato? Quarantacinque milioni di euri?!?!?!?!

    Muuuuuuuuuaaaaaaaaaah!

  6. josef`K. Says:

    Incredibilmente scandaloso.

    Quarantacinque milioni di euro, ancora non ci credo.

    Vado a sciacquarmi il viso.

  7. Alessandro Says:

    Ma dico io, che ci stanno a fare il Parlamento ed i parlamentari? Se è costato quanto scrivete, come mai non si muovono quelli dell’opposizione???? Certamente con aghost tutto sarebbe fatto bene???? Magari con una parcella da 1 milione!

  8. Napolux Says:

    Bello schifo. Mail bombing al corriere? ;)

  9. Civa Says:

    Cristo Ssnto!!!!

    “Oggi Brescia, la seconda città della Lombardia, ha conservato l´atmosfera tranquilla ed elegante di una cittadina ottocentesca, a tratti animata da aperture verso la modernità.”

    Sono brescianissimo, ma purtroppo oggi Brescia è una città tutt’altro che ottocentesca e tranquilla.
    Una città che adoro ma che è in mano alla delinquenza nostrana e di immigrazione!!!!! In quanto alla modernità stiamo ritornando ad essere quel feudo descritto nel sito. (si ma comandato da un emiro stavolta).
    Pazzesco!!!!!!

  10. Jgor Says:

    però i 45 milioni sono stati stanziati DUE anni fa (il governo delle tre I) e il budget per il sito era molto più elevato: è stato ridotto con l’ultima finanziaria. Ecco perché non se ne parla sui media tradizionali: la RAI è filo governativa e non può [anche se dovrebbe] dire che lo Stato ha buttato nel cesso 45 milioni e la concorrenza non lo dice che perché la vaccata l’ha fatta il suo padrone. Internet [sebbene la sua libertà sia minacciata da più fronti] è l’unico porto franco.

  11. Alessandro Says:

    Leggo con piacere che ci sono persone equilibrate (rare) che prima di parlare e/o scrivere si documentano, leggono e collegano tutti i contatti.

  12. aghost Says:

    la biografia professionale di Roberto Spingardi, direttore generale di Sviluppo Italia tra i responsabili del portale-carrozzone italia.it:

    “Roberto Spingardi, manager d’azienda, è nato a Roma nel 1944 dove si è laureato in Scienze Politiche, specializzato in Diritto Sindacale e del Lavoro, PhD in Sviluppo Organizzativo.
    E’ stato in Alitalia Responsabile della gestione e sviluppo personale, dell’addestramento e formazione, dell’organizzazione e sviluppo, delle relazioni sindacali. Successivamente ha ricoperto nel Gruppo Fininvest incarichi di Direttore Centrale Personale e Sviluppo Organizzativo e di Direttore Generale Relazioni Esterne ed Interne. Dal 1995 al 2000 è stato Condirettore Generale delle Ferrovie dello Stato. Dal 2000 al 2005 Executive Vice President di Aeroporti di Roma, con responsabilità della Direzione Risorse Umane e Organizzazione e della Direzione Relazioni Esterne.
    L’11 novembre 2005 viene nominato Direttore Generale di Sviluppo Italia SpA”

    ecchellà: manager di Alitalia e Ferrovie dello Stato… Serve aggiungere altro? :)


  13. Anche noi abbiamo parlato di questa vicenda: Venite a lasciare un commento sul nostro sito! Blogosfere Staff

    http://blogosfere.it/2007/02/italiait-bocciato-dalla-blogosfera.html

  14. ErlKoniG Says:

    appunto, ricordiamoci che questo sito è partito dal governo berlusconi, non è strano che i media tradizionali facciano finta di niente…

  15. Mario Says:

    Intanto mi scuso quì per aver scritto che era colpa della Sx, avete ragione ho aperto bocca e dato fiato ma adesso mi chiedo e chiedo a chi ne sà di più di me…. Visto che è stata la Sx a dover fare il sacrificio della presentazione di questa boiata perchè non si è rivolta ai suoi fedelissimi giudici per indagare e magari chiedere una perizia per veriificare gli eccessivi costi e magari smascherare l’acerrimo nemico? Forse perchè io te ne faccio passare una e tu me ne fai passare un’altra a me? tanto in cul…..và sempre all’ortolano (il popolo fregnone risparmiato dal cannone)

  16. aghost Says:

    mario penso tu abbia colto nel segno: i governi passano ma il sottobosco politico-economico-affaristico resta, e con quello bisogna farci i conti.

  17. lukeforweb Says:

    azzo è proprio vero: oramai i media tradizionali sono completamente in mani ‘potenti’…
    lunga vita alla rete!


  18. Mario ha scritto: tanto in cul…..và sempre all’ortolano (il popolo fregnone risparmiato dal cannone)

    Hai capito, adesso, perché nel logo c’è un cetriolo verde? :-)

  19. aghost Says:

    i media tradizionali, come si dice “sempre sulla notizia”, si svegliano dal letargo dopo una settimana e riferiscono, finalmente, delle critiche dei bloggers al portale Italia.it

    Si sveglia prima Anna Masera de La Stampa

    poi La Repubblica

    poi ancora, loffiamente, anche rai-neapolis

  20. michelle Says:

    IMPORTANTE!! Sono inglese – e anche la traduzione in inglese del sito spesso FA SCHIFFO!!

  21. aghost Says:

    michelle si grazie, lo sappiamo che la traduzione in inglese di italia.it fa schifo :)))


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