Costi di ricarica, i gestori ricaricano le tariffe

marzo 2, 2007

Come molti avevano temuto, e com’era logico aspettarsi, i gestori hanno atteso l’ultimo giorno per adeguarsi al decreto Bersani: e alla scadenza hanno aumentato le tariffe.

Il provvedimento populista di uno stato dirigista, com’è tipicamente quello italiano, si conclude dunque con un nulla di fatto. Bersani fa la bella figura di aver cercato di tagliare le unghie agli esosi gestori, mentre questi magari ne approfitteranno per aumentare ancor di più i prezzi, dando la colpa al governo. I fregati restano in ogni caso i consumatori.

La riforma delle ricariche era una non-riforma, una cosa ridicola che non ha inciso minimamente -e come avrebbe potuto?- sulla competitività del mercato, che è evidentemente viziata da un robusto cartello tra i gestori. Come si poteva agire dunque? Anzitutto stimolando la concorrenza sulla trasparenza.

Oggi delle centinaia di piani tariffari proposti dai gestori non si capisce assolutamente nulla, tra migliaia di “opzioni” cervellotiche e bonus la cui dinamica è quasi sempre imprevedibile, salvo scoprire poi che si spende sempre, regolarmente, più del previsto.

I gestori devono essere obbligati, una volta per tutte, a pubblicizzare le loro tariffe in modo chiaro ed onesto, senza furberie: l’Authority deve svegliarsi dal suo letargo e fissare delle regole. Solo così i consumatori possono fare un confronto serio tra le varie tariffe dei gestori, premiando quello più conveniente e coi servizi migliori.

Illuminante a questo proposito un post di Massimo Cavazzini, blogger che lavora per il gestore “Tre” e che così giustifica la politica tariffaria dei gestori:

Io sono convinto che l’utente non sia pronto a pagare 50 cent/min di chiamata, preferisca spendere 10 cent, più magari lo scatto, più magari il costo di ricarica. La non linearità dell’offerta permette agli utenti di pagare meno degli ipotetici 50 cent/min: sfruttando bonus, ricaricando importi alti, ecc. E l‘offerta non lineare risponde ovviamente anche ad esigenze di marketing: il tariffone unico non permette di segmentare il mercato con offerte ad hoc (per lo smanettone, per il gran telefonatore, per l’internauta mobile, per la vecchietta che vuole solo essere raggiungibile, ecc).

Quello che Cavazzini chiama “non linearità dell’offerta” si chiama in realtà FUMO. Fumo negli occhi dell’utente per non fargli capire questo spende, mascherando il vero costo sotto mille voci diverse: la fascia oraria, lo scatto alla risposta, il costo di ricarica, il bonus che non scatta quando te lo aspetti e mille altre furberie “scientifiche”.

Questo, a mio modo di vedere, è la vera indecenza di tutto il settore telefonico, che macina profitti record sulla pelle dei consumatori grazie a un mercato senza regole.

7 Responses to “Costi di ricarica, i gestori ricaricano le tariffe”

  1. josef`K. Says:

    Ho letto che Tim trasformerà il costo di ricarica in traffico disponibile e che, al momento, non ha progetti di nuovi piani tariffari; inoltre non può obbligare gli utenti a cambiare il vecchio piano con l’eventuale nuovo. Così come non possono farli gli altri.

    Wind invece ha disposto nuovi piani tariffari con aumenti. Omnitel pure.

    In Tim vedo un leggero beneficio derivante dall’imposizione di abbattere i costi di ricarica.
    Il futuro riserva un accordo tacito per l’aumento globale delle tariffe, ma la colpa non è del decreto.

    Il merito di questo governo e di Bersani è stato quello di averci provato. Gli effetti saranno risibili per alcuni, ma un segnale in qualche modo è stato lanciato.

  2. aghost Says:

    credo anche io, come tu paventi, che i gestori di soppiatto cercheranno di rifarsi. Ovviamente non subito, ma pian piano, e con gli interessi. L’authority non fa paura a nessuno, fa la faccia feroce ora ma tra 15 giorni nessuno si ricorderà piu nulla e i gestori torneranno a fare esattamente quello che facevano prima: tosare gli utenti.

    Del resto l’Authority ha “scoperto” l’anomalia dei costi di ricarca solo dopo la petizione di D’Ambra. Prima aveva dormito dalla grossa, come sempre.

  3. Eagle Says:

    Ciao carissimo, ultimamente ho trascurato il tuo blog e non ho avuto modo di visitarlo, ma adesso prenderò un paio di minuti di pausa per scriverti queste “quattro righe”!
    Ho avuto modo di leggere qua e là le diverse opinioni sulla cessazione dei costi di ricarica, sull’adeguamento delle tariffe, sulla legge che le ha abolite, e su come si stanno comportando le compagnie telefoniche.
    Io ho realizzato la mia teoria:
    era tutto organizzato…
    So che forse starò delirando, ma più volte mi sono chiesto questa cosa, e non sono riuscito a darmi una risposta valida.
    Possibile che in cosi poco tempo le compagnie abbiano creato delle tariffe ad hoc, che abbiamo deliberatamente atteso l’entrata in vigore della legge, che non abbiano fatto nulla per opporsi?
    Io non credo che una semplice petizione possa aver acceso la volontà di cambiare le cose, ci sono tante altre situazioni che non vanno e che non vengono tenute in considerazione, possibile che all’improvviso le compagnie rinuncino a 2 miliardi di euro di entrate cercando di spillarle dalle tariffe gonfiate per l’occasione?
    Io credo che abbiano studiato tutto a tavolino, giungendo alla conclusione che il modo migliore era questo qui, cambiare le tariffe, far credere a noi poveri consumatori che improvvisamente la legge avrebbe cambiato le carte in tavola.
    Ma nessuno mi toglie la pulce dall’orecchio che anche senza petizione la cosa sarebbe andata secondo questo verso.
    “Politicamente” hanno fatto agire una figura che è sparita, io non l’avrei certo chiamata legge Bersani, ma D’ambra…
    Possibile che tutti dicessero che in Europa eravamo i soli a pagare il costo di ricarica e nessuno faceva nulla?
    Siamo un popolo di polli che per anni ha subito dalle compagnie telefoniche?
    Possibile che quelle compagnie si lascino spiazzare da una legge senza far nulla?
    Ecco perchè penso che era tutto organizzato, ma per far ciò avevano bisogno di un mezzo diverso dal solito, avevano bisogno di farci ricordare che l’italia era l’unico paese fesso che pagava, che con una legge sistemavamo tutto, e che le compagnie prese alla sprovvista dovevano adeguarsi.
    E in pochissimo tempo questi qui creavano pubblicità, adeguavano software e cambiavano tariffe come se nulla fosse?
    Figurati!
    Nel paese dei furbetti nulla viene fatto a caso!
    Da quanto in europa le compagnie non fanno pagare il costo della ricarica?
    da sempre?
    Io ho iniziato ad usare il cellulare e a comprare ricariche dal 1999, ecco, io voglio RIMBORSATO tutte le ricariche che ho dovuto pagare in questi 8 anni.
    Capito benissimo, se le compagnie di cui ho usufruito(tutte, 3 vodafone omnitel, tim e wind) mi hanno “Truffato” facendomi credere che era giusto pagare i costi di ricarica, adesso voglio che questi soldi mi vengano rimborsati.
    Sarebbe un fallimento per tutte le aziende, no?
    Pensa se fosse retroattiva questa legge…
    Pensi che qualcun altro abbia preso in considerazione questa assurda ipotesi?

    Io mi aspetto adesso che escano fuori nuove petizioni, magari sull’abolizione del canone rai…
    Tanto sempre di appropriazione indebita si tratterebbe…
    E scusami il mio sfogo, ma non ce la facevo più a trattenermi…
    Puoi anche cancellare tutto se dovesse sembrarti fuori luogo ciò che ho scritto sul tuo blog, ti capirei benissimo!
    Continuerò a seguirti sempre, sei degno di lettura!
    Saluti, Eagle.

  4. aghost Says:

    ciao eagle non so se era tutto organizzato certo ci sono molte stranezze in tutta la vicenda. Una di queste, la più macroscopica, è il governo che scavalca l’authority. In questo modo però si è evitato la richiesta dei rimborsi, perché se l’Authority avesse deciso che i costi di ricarica erano illegittimi, certamente ci sarebbero state le richieste di rimborso.

    Col decreto invece si sono “salvati” capra e cavoli. Il governo fa una bella figura, i gestori fanno finta di mugugnare un po’ e recuperano poi gonfiando scicentificamente, in questo sono maestri, i costi qua e la. Senza restituire una lira. Mica male eh? :)

  5. Matteo Says:

    Caro Aghost

    la tua critica a Bersani è assolutamente ingenerosa. era ovvio a tutti che le ricariche telefoniche erano un abuso bell’e buono. Ma generava profitti e sotto una certa pressione competitiva era ovvio che permettesse ai gestori di tagliare un po di piu sulla tariffa. Ora avendola tolta (la ricarica) è naturale che le tariffe si assestino, e nel breve medio periodo ci siano anche degli aggiustamenti verso l’alto. non credo sia una cosa negativa. Le compagnie fanno profitti grassi lo sappiamo. Ma ad esempio wind è appena andata in attivo e 3 non lo è ancora. non è nell’interesse di nessuno strangolare 2 competitors nella culla.

    ricordati che Tim e vodafone (quelle che hanno accumulato piu profitti negli anni passati) sarebbero state ben contente di vedere abolizioni di ricarica e tariffe bloccate. perche avrebbe significato lo strangolamento di tre e wind.

    Quindi va bene se nel breve aggiustano le tariffe. Ma il fatto è che l’operazione di Bersani va proprio nella direzione di eliminare uno dei fattori di non linearità di cui parlava il blogger di Tre che tu citi. rendendo quindi piu intelleggibile la tariffa. E quindi rendendo piu semplice per il consumatore fare lo switch per cercare condizini migliori. Questo nel medio lungo periodo provocherà un’abbassamento delle tariffe a vantaggio di tutti e con meccanismi di mercato che non eliminano concorrenti.

    Un ultima nota personae. io sono passato a wind molti anni fa quando ancora non aveva il costo di ricarica. Nemmeno ora lo aveva per ricariche superiori ai 60 euro. Questo mi ha sempre dato l’impressione di capire meglio i costi effettivi che andavo a spenderee quindi ho sempre favorito wind anche se altri avevano tariffe puntuali piu vantaggiose.

    Questo per dire che io trovo l’abolizione dei costi di ricarica ed allo tesso tempo libertà sull’aggiustamento delle tariffe il giusto compromesso

  6. sconosciuto Says:

    SEGNALIAMO I TRUFFATORI.
    http://sconosciuto.wordpress.com/2007/03/20/wind-ti-truffa-googlebombing/
    la wind e’ stata scorrettissima.. soprattutto nei confronti dei suoi vecchi clienti. se tu mi alletti con un piano e dopo mi costringi a cambiarlo sei COME MINIMO scorretto.

  7. aghost Says:

    per matteo: intendiamoci l’abolizione dei costi di ricarica va benissimo, ma farlo passare come riforma liberalizzatrice ce ne corre. Il cartello dei gestori resta, così come il casino allucinante sulle tariffe.

    La strada è ancora lunga, e tutta in salita.


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