Internet in tv? Un’altra volta
aprile 4, 2007
Sembra incredibile che Internet, la più importante rivoluzione nella comunicazione dopo quella di Gutenberg, non trovi alcuno spazio in tv. E’ il deserto assoluto o quasi.
Tra le poche eccezioni è “Neapolis” su Raitre, discreta trasmissione che però è la classica goccia nel mare e comunque lontanissima dalle potenzialità che offrirebbe il connubio tra due mass media formidabili.
Sulle reti Mediaset, il più grande polo televisivo privato, non c’è niente, nulla di nulla. Qualcuno potrebbe pensare che in questo caso si tratta di una ragione ovvia: internet “ruba” clienti alla tv e non è il caso di farle pubblicità. Questa però è una visione assai miope: pensiamo solo ai giochi di ruolo, alla possibilità di interazione tra il pubblico attivo di internet con il mezzo televisivo.
Internet e tv sono due mondi che finora hanno marciato divisi, ma non c’è alcuna ragione sensata perché continuino a farlo. La contaminazione tra i due mass media può produrre nuove idee, nuovi programmi, insomma nuovi orizzonti nel ripetitivo e direi desolante panorama televisivo.
Una delle più geniali contaminazioni tra due medium fu quello inventato dalla Gialappa’s, in questo caso tra radio e tv: le partite di calcio erano doppiate alla radio dal Trio, in un’azione che poteva sembrare di puro parassitismo ma che invece creava un nuovo modo di usare sia la radio che la tv. Da un’ibridazione insomma nasceva qualcosa di inedito.
Un’altra lodevole eccezione è “Melog” su Radio 24 di Gianluca Nicoletti, che dalla radio cannibalizza quel che accade in tv, e di recente si cimenta in sempre intelligenti scorribande su internet e sul fenomeno emergente di Second Life.
A paerte queste rare eccezioni, mi pare incomprensibile come nessuno in tv abbia pensato come sfruttare l’interattività in tempo reale di internet per arricchire la tv, per creare un nuovo genere televisivo.
In Italia si preferisce buttare soldi nel digitale terrestre, continaure a comprare format all’estero e poi lamentarsi della fuga dalla televisione.
aprile 4, 2007 at 8:34 PM
..E pensare che qualche anno fa avevano iniziato benissimo con “Mediamente” di Carlo Massarini, poi spostato a dopo mezzanotte! A parte i video di YouTube inseriti pari pari in Striscia la notizia e che ci potrebbero pure risparmiare, anche a me non viene in mente nessuna altra “contaminazione”, attualmente!
aprile 4, 2007 at 8:41 PM
ma stricia usa nel modo peggiore i contenuti di internet… puro consumo… non c’e’ una sinergia, solo sfruttamento
per non parlare dei telegiornali, non gli par vero di parlare male di internet… :(
aprile 4, 2007 at 8:56 PM
concordo. non so che fine abbi fatto masserini con mediamente (se ricordo bene). per il resto l’unica trasmissione degna è 2024 su radio24 o qualche podcast. in ogni caso in tv mancano anche i libri, il teatro, l’arte e tante altre cose che non fanno audience ma fanno cultura
aprile 4, 2007 at 9:19 PM
antonio d’accordissimo, pagliarini su radio24 fa un gran bel (e unico) programma
aprile 5, 2007 at 10:02 am
Vedo molto timore da parte della TV nei confronti di internet. Quest’ultimo non lo puoi controllare, mentre invece la TV è filtratissima.
Passare da una censura mediatica alla libertà completa deve spaventare molto.
Di qui il poco spazio al concetto (che concetto ovviamente non è) di internet sulle TV nostrane.
E all’estero come sono messi? Avete info?
aprile 5, 2007 at 5:07 PM
io mi immagino quanti “giochi” o nuovi programmi si potrebbero fare sposando internet alla tv. Possibile che nessuno ci abbia pensato?