Video dei rapiti, giusto trasmetterli?
aprile 15, 2007
Gli ostaggi francesi rapiti il 3 aprile in Afghanistan lanciano un disperato appello in video perché gli sia salvata la vita: “Fate quello che chiedono, accettate le loro richieste perché altrimenti hanno detto che ci taglieranno la testa e la spediranno in Francia”.
Le televisioni del mondo intero si sono divise tra loro sull’opportunità di trasmettere il filmato. La tv canadese CBC ha mostrato solo alcune immagini fisse, come se fossero fotografie. Successivamente però il video è apparso su internet in versione integrale. Un cd-rom è stato spedito all’agenzia britannica Reuters. In serata il video è stato trasmesso dal Tg1. Le emittenti francesi hanno deciso di non trasmettere nulla.
Si ripropone così il vecchio dilemma: è giusto trasmettere i video dei terroristi? C’è chi dice di no: è sbagliato e dannoso dare ulteriore spazio mediatico. Altri sostengono, e io sono tra questi, che la gente deve sapere e ha il diritto di vedere tutto.
Dai tempi del Vietnam, fino alla Guerra all’Iraq coi giornalisti “embedded”, i governi hanno sempre cercato di controllare i mass media per manipolare o censurare l’informazione. Il caso più clamoroso di manipolazione, in questo caso addirittura mondiale, è stato l’aver inventato le armi di distruzione di massa come pretesto per invadere l’Iraq.
Del resto, com’è noto, la guerra in Vietnam cessò quando le tv iniziarono a mostrare le crude immagini della guerra all’ora di cena: gli americani decisero che ne avevano abbastanza e i politici capirono che rischiavano di perdere non solo la guerra ma anche il consenso.
Anche i video dei terroristi, piaccia o meno, sono forme di comunicazione molto potenti. Con l’avvento di internet il filtro dei mass media tradizionali non esiste più: pretendere quindi di censurare in tv i video dei terroristi ha poco senso, se non quello di rischiare che essi “alzino la posta” con azioni ancor più cruente.
Ma questi video-terroristici, per quanto crudi, devono essere visti, anche se i governi e i politici preferirebbero ovviamente di no: per costoro è meglio che la gente non sappia, non veda, conosca solo quello che le vien detto attraverso l’informazione ufficiale, magari edulcorata da afflati patriottici. Insomma il vecchio “Dio, patria e famiglia”.
Ma solo se si vede tutto, senza censure, si può ragionare e soprattutto chiedersi: perché?
Questo i politici non lo vogliono, si deve credere alle verità del governo. Lo stesso governo che coi rapiti in Italia usa il pugno di ferro bloccando i beni dei parenti, mentre per i rapiti all’estero paga sottobanco, paga qualsiasi cifra perché gli conviene.
Perché un italiano che torna in patria con la gola tagliata è davvero una pessima pubblicità.
aprile 15, 2007 at 3:48 PM
io non trasmetterei mai un video del genere.
aprile 15, 2007 at 5:25 PM
antonio, e cosa pensi di risolvere?
aprile 15, 2007 at 5:34 PM
nulla anche perchè sicuramente nel mondo ci sarà qualcuno pronto a trasmetterli. l’ideale sarebbe non trasmetterli, ripeto
aprile 15, 2007 at 9:05 PM
[…] 15th, 2007 Aghost solleva un problema grosso per chiunque faccia informazione, di cui si parla in queste ore: è giusto o no trasmettere (in tv, […]
aprile 15, 2007 at 9:06 PM
Sottoscrivo il post di aghost, non vedo un solo motivo valido per non trasmetterli e questo perché non posso riconoscere a nessuno, giornalista o meno, la potestà di decidere se sia opportuno o meno.
aprile 16, 2007 at 6:40 am
l’orrore della guerra, il terrorismo, le vittime innocenti, sono cose che DEVONO essere conosciute comunque.
E’ troppo comodo, specialmente per i governi che decidono le guerre CONTRO la volontà dei cittadini, tenere nascoste le verità sgradevoli.
aprile 16, 2007 at 9:17 am
quoto decisamente e senza riserve aghost. solo mostrando tutto l’orrore della guerra riusciremo a capire che non esistono guerre giuste e che mai nessuna guerra ha messo fine alle guerre. ciao
aprile 16, 2007 at 9:38 am
proprio così cortmaltese: i governi, con la scusa che le immagini sono cruente, non vogliono far vedere che la gente muore. Negli USA per dire non accade mai che si mostrino le immagini dei militari morti che tornano in patria dentro una bara.
Qui da noi si fa il contrario, ma per strumentalizzare i morti con la solita retorica patriottarda che forse è ancora più nauseante della censura