Il nuovo partito con le vecchie facce

aprile 20, 2007

Alzi la mano a chi importa qualcosa del “nuovo” Partito Democratico. In queti ultimi anni si è assistito, alla faccia del bipolarismo, ad un fiorire continuo di nuove sigle, nuove coalizioni, nuove alleanze, nuovi partiti, ma gli attori sono sempre gli stessi.

Ma è possibile fare un nuovo partito con le facce vecchie?

Davvero si crede che basti una nuova sigla, una rinfrescata alla vernice, per attirare gli elettori? La nausea per i partiti,  per la politica, cresce inesorabile e l’unica idea che salta fuori è quella di fare un nuovo partito. Come se non ce ne fossero già abbastanza.

Ma a chi può interessare il nuovo partito demcoratico? Perché? Per cosa?

6 Responses to “Il nuovo partito con le vecchie facce”

  1. stargazer Says:

    E’ utile, solo a loro, nell’ottica di formare una nuova grande coalizione di centro insieme ai “ribelli” del centrodestra. E per fare questo è indispensabile il sistema proporzionale che TUTTI vogliono mantenere, a dispetto del referendum.

    L’obiettivo è tagliare le ali da ambo le parti e ricostituire una coalizione che stia perennemente al governo, ora con uno ora con l’altro. E in Italia un partito senza connotazioni ideologiche (scompare “sinistra” dal nome) e fintamente cristiano potrebbe avere successo.


  2. A chi può interessare?

    A loro ovviamente, tanto cambia il nome ma le abitudini e le idee (poche) son sempre quelle.


  3. Per carità Aghost, non gli toccare il loro nuovo tamagochi… sono mesi che ci stanno lavorando invece di governare… sono tutti presi a capire quale sarà il nuovo spettro politico e le dinamiche che si innescheranno… il potere che lavora per il potere… fine a se stesso (come il governo del Berlusca). E non è un periodo transitorio; oramai da anni stanno analizzando le possibilità… è un meccanismo complesso e organico (varia in continuazione)… riempire gli spazi che lasciano quelli che convergono, o convergere?
    E ovviamente questo gli porta via tanto tempo e risorse in generale… poi quando dicono “occorrono 18 mesi per il riassetto delle TLC” oppure passano mesi di governo bis senza che la condizione sine qua non richiesta da Napolitano sia soddisfatta (rifare la legge elettorale)… sappiamo perchè. Ma ci prendono per porci con l’anello al naso? Boh…

  4. cymbalus Says:

    Provo a rispondere ai tuoi ultimi quesiti: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è” – scriveva più o meno Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo – “Bisogna che tutto cambi”. La citazione è vecchia e logora, ma ben s’attaglia al tema (e – ahime’ – ai personaggi).

  5. aghost Says:

    già cymbalus. Questa del partito democratico mi pare un’operazione cosmetica tutta decisa dall’altro. Non credo che la “base” senta questa cosa come sua.

    Ora resta da capire quanti voti prenderà questo “nuovo” partito :(

    Tutto cio che vedo però non mi piace: berlusconi lodato da d’alema (!), le prospettive (oscene) di un governo di “larghe intese”…. :((


  6. Non vorrei che passasse il retropensiero eugenetico per il quale ci sono teste fini che valgono, e teste di cavolo, che siamo noi
    Beppe Fioroni sul principio una testa, un voto del Pd.

    Saranno le sue ultime parole famose?


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