E’ tornato Funari. Quello vero.
Maggio 13, 2007
Ho visto la terza puntata di Funari “nuova versione”, quella cioè senza l’autore Cugia cacciato dopo il disastro degli ascolti delle prime due puntate. Bisogna dire che finalmente è tornato il vecchio Gianfranco Funari, quello vero.
Ruspante come ai vecchi tempi, anche se purtroppo acciaccato visibilmente dall’età e dai malanni fisici (francamente penosi i continui colpi di tosse). Comunque il Funari che conoscevamo c’è: finalmente meno ingessato, casereccio, senza copioni, che parla a ruota libera. Divertente la trovata della poltrona elettrica semovente, che ha dato lo spunto per alcune gag (gli scontri come sulle automobiline e un “ahò ma è finita la batteria?”).
Eliminati anche gli inutili comprimari De Luigi e la Ortega, due pesci fuor d’acqua, lo show nuova versione “Vietato Funari” si è decisamente alzato di tono e anche gli ascolti hanno recuperato. Certo è difficile raddrizzare un barcone che naviga storto fin dal suo varo, ma almeno si può puntare a un bilancio finale meno catastrofico rispetto a quello che si prospettava all’inizio, inclusa perfino la chiusura.
Le cose che non mi sono piaciute: l’inutile villania a Gigi D’Alessio, quando Funari gli ha chiesto “Ai matrimoni baci prima la sposa, lo sposo o il padrino? (nel senso di mafioso). D’Alessio ha fatto finta di non capire, ma si è visto benissimo che non ha gradito la domanda proseguendo l’intervista sorridendo a denti stretti. Francamente: chi se ne frega chi baciano i cantanti agli sposalizi? Una domanda del genere andava rivolta piuttosto a Mastella, o a Totò Cuffaro. Mi pare più grave che siano i politici a baciare i mafiosi, piuttosto che i cantanti. Insomma Funari non faccia il forte coi deboli, non ne ha bisogno: alla sua età non ha nulla da perdere e può permettersi il lusso di dire quel che gli pare.
Non mi è piaciuto neppure il siparietto con la moglie Morena, una finta lite matrimoniale piuttosto insulsa e fastidiosa. Decisamente insopportabile infine l’ennesima presenza del cardinal Tonini (ebbasta!), che ci ha inflitto le sue solite, inutili banalità. Probabilmente i preti in tv ce li dobbiamo sciroppare in tutte le trasmissioni col canone obbligatorio, per qualche clausola segreta nel Concordato.
Maggio 13, 2007 at 10:18 am
dopo la tua stroncatura avevo evitato di guardarlo :-)
Maggio 13, 2007 at 10:29 am
e hai fatto male :) Ieri è stato discreto, tutt’altra cosa rispetto alle due prime barbosissime puntate
Maggio 13, 2007 at 1:48 PM
Io non guardo più la tv. A prescindere.
Maggio 13, 2007 at 9:11 PM
A quanto pare, però, continua a floppare….
Visti i risultati, il titolo “Apocalypse” era più che adatto…
Maggio 14, 2007 at 7:29 am
effettivamente gli ascolti non sono andati bene neppure alla terza puntata. Del resto, come ho detto, è difficile raddrizzare un barcone che naviga storto fin dall’inizio. E aver tolto la possibilità di parlare di politica a Funari è come avergli tolto il sangue.