Rai, di tutto di più: altri 33 milioni di euro da Gentiloni
luglio 16, 2007
Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha firmato oggi un decreto ministeriale che assegna alla Rai un finanziamento di 33 milioni di euro per il 2007 per lo sviluppo della copertura digitale sul territorio nazionale.
“L’obiettivo del decreto – ha spiegato Gentiloni – è la diffusione della tecnologia digitale sul territorio nazionale ed è molto importante perché così la Rai rimette in moto il percorso di transizione verso il digitale terrestre nel quale negli ultimi anni aveva accumulato qualche ritardo. Il decreto attua gli interventi previsti dalla finanziaria che attribuisce un sostegno ai nuovi investimenti per il digitale sia per la costruzione della rete sia per la confezione di nuovi contenuti e per una rinnovata offerta editoriale.
L‘investimento coincide con uno stanziamento per il triennio 2007-2009 per complessivi 300 milioni per la promozione digitale, una parte cospicua del quale vogliamo destinare alla copertura del digitale Rai. Lo stesso obiettivo peraltro – ha aggiunto Gentiloni – è previsto nel contratto di servizio all’articolo 23 che impone alla Rai di passare dall’attuale copertura del 70% del territorio in digitale al 75% dopo sei mesi dall’entrata in vigore del contratto fino alla copertura dell’85% dopo un anno”
Alè. Ancora soldi al carrozzone Rai, ancora soldi al digitale terrestre, ancora soldi per la “confezione di nuovi contenuti”. Si salvi chi può.
luglio 16, 2007 at 3:09 PM
mediaset aveva fruito degli incentivi per i decoder.
luglio 16, 2007 at 3:43 PM
se le connessioni ad internet fossero appena decenti si potrebbero usare quelle per tutto (radio, tv, testi), con anche dei bei vantaggi riguardo i palinsesti (si vede quel che si vuole quando si vuole, finché c’è un server che ospita il contenuto) e un’assegnazione dei compensi in base agli usufruitori reali, non con statistiche fatte su un campione opinabile; ipotizzando nel futuro un singolo canale dati utilizzabile da chiunque generi contenuti per vendere i propri prodotti e al contempo riceverne, e non un’infrastruttura ad hoc per ogni cosa
perché obbligare gli italiani a passare dalla tv analogica a quella digitale q
purtroppo uno dei campi più redditizi è proprio prendere risorse pubbliche da investire in sviluppo
sviluppo che se non avviene, attirerà in futuro altri investimenti pubblici, gestiti dai soliti, in una spirale mangiasoldi infinita
luglio 16, 2007 at 9:22 PM
Aghost, ma stai sempre a cavillare sui soldi… :-):-)
Dai, consolati con questo:
http://www.sanitaelettronica.gov.it
Per il momento hanno fatto “solo” un accordo quadro per la CNS (Carta Nazionale dei Servizi) = 70 mln di euro.
Per quali servizi reali ? Se lo scopri, fammelo sapere.
E sulla sanità elettronica stanno “architettando” anche il resto… (sic!) vedi alla voce eHealth (piattaforma nazionale della salute) che fa molto high tech:
http://www.innovazionepa.gov.it/dit/ita/Attivita/LineaAreePrioritarie/Salute/Salute.sht
Aiutoooooooooooooooooo !!!!!
luglio 16, 2007 at 10:27 PM
ma hai visto il titolo del portale?
tavolo di lavoro permanente sanità elettronica, ovvero “TSE”
Hanno solo dimenticato l’accento, TSE’. Ma poteva essere “tsk”, “pfui”, “puah” o roba del genere :)
luglio 16, 2007 at 10:44 PM
FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA !!
Ne avevo vagamente accennato sul post dell’ e-gov…. (105 mln euro)
Sorpresone: il Nicolais ha detto che su
“Servizi di rilevazione e valutazione sullo stato di attuazione della normativa vigente in materia di trasparenza dell’azione amministrativa e di gestione elettronica dei flussi documentali, servizi di consulenza per il supporto al monitoraggio contratti e relativi servizi
informatici”
è bene che non si monitori più !!
Risultato: 1.173.490,00 euro, IVA esclusa risparmiati.
Gli “amici del cruscotto del monitoraggio”, secondo me, si sono un po’ dispiaciuti… ;-)
Fai clic per accedere a avvisorevoca%20gara%2012007.pdf
Motivazione:
a) il CNIPA dispone di limitate risorse finanziarie utilizzabili al fine di sostenere i descritti processi;
b) alla luce delle recenti risultanze emerse nell’ambito delle attività svolte dal gruppo di lavoro istituito dal Governo a supporto dell’azione della
Conferenza permanente, di cui all’art. 18 del d.lgs. n. 82/2005, appare prevalente l’esigenza di fornire tempestivo supporto consulenziale alle Amministrazioni per la definizione e l’attuazione dei programmi
tecnico-informativi finalizzati ad una rapida ed efficace informatizzazione dei processi di gestione documentale;
c) in tal senso è pervenuta una esplicita comunicazione del Ministro per le riforme e le innovazioni nelle pubbliche amministrazioni;
d) le risorse finanziarie disponibili non consentono il contestuale utile svolgimento delle attività previste nel bando di gara e di quelle, di
maggiore urgenza alla luce degli indirizzi strategici del Governo, volte al supporto consulenziale
In pratica: MA CHE CACCHIO VOLETE MONITORARE VOI DEL CNIPA, CHE QUA NEMMENO HANNO IDEA DI COME SI FA AD INFORMATIZZARE UN PROCESSO DI GESTIONE DOCUMENTALE !!!!! :-)
M-I-T-I-C-I : prima fanno il bando, poi dicono… ehm, sì in effetti… forseeee… tutti ‘sti soldi da buttar via…. eeeeehhh… non ce li abbiamo mica … :-)
luglio 16, 2007 at 11:25 PM
La salva di vaffanculo che s’è preso Gentiloni nello spazio commenti del suo blog (circa 3000 in un paio di giorni) penso rimarrà negli annali della sfiga informatica.
luglio 17, 2007 at 5:03 am
Aghost, questo blog sta diventando un ricettacolo di cavillatori… milione più, milione meno… ma che differenza fa’? :)
Io credo che le cose più interessanti siano la carta d’identità elettronica e la posta certificata… da quanti anni ne sentite parlare? (Credo che grossomodo ogni anno equivale a milioni spesi)
Quante carte di identità elettroniche avete visto voi? (Non barate, quelle sperimentali non contano… perchè le dovranno cambiare)
E la posta certificata che la senatrice Magnolfi auspicava qualche tempo fa su dsonline.tv? Diceva che tanto oramai la posta elettronica certificata costa poco e quindi si può iniziare a inviare solo posta certificata… va bene che costa poco, ma perchè dovrei pagare per inviare posta elettronica?
Io, approfittando del WiMax, volevo fare una domanda sulla solita questione della gestione delle frequenze e quindi non ho potuto chiedere un approfondimento.
Però avrei voluto chiederle se qualcuno le ha mai parlato di gpg… che è talmente sicuro da aver causato guai al suo creatore accusato di esportare dal proprio paese sistemi troppo sicuri, però non abbastanza costoso (è gratis!) da far arricchire qualcuno… e funziona perfettamente su decine di piattaforme diverse (tra cui windows, osx e linux), perfettamente integrato in decine di client di posta diversi. Gratis… a me piace, a voi no?
Secondo voi quanto hanno speso fino ad ora invece di usare gpg e openid inseriti dentro la stessa carta con chip che 15 anni fa gli svizzeri usavano usa e getta per le cabine telefoniche?
luglio 17, 2007 at 7:02 am
me lo sono chiesto spesso anche io. Possibile non si possa fare una carta unica con dentro tutto? Ora per girare ci vuole il portafoglio gonfio di documenti: carta d’identità, patente, passaporto, bancomat vari, 2 tessere sanitarie (la nuova tessera non ha sostituto la vecchia ovviamente e cosi bisogna portasele appresso tutte e due), carte di credito, il tesserino col gruppo sanguigno, la tessera del tram, della biblioteca… e dio sa che altro.
Perché non si può fare una carta unica col cippone che contiene tutto quel che serve, e che può essere aggiornato modificato alla bisogna in pochi secondi?
Questo Stato ha il terrore dell’informatica, vuole la carta, il documento coi bolli, coi timbri… il documento che convalida l’altro, la persona allo sportello, la pratica dove devi ripetere cento volte i tuoi dati anagrafici ed esibire, di volta in volta, i documenti richiesti…
luglio 17, 2007 at 9:22 am
Invece di rispondere alle migliaia di commenti che arrivano sul suo blog gentiloni parla di PD e Rosy Bindi…