La maledizione della blogosfera

agosto 8, 2007

Povero Gentiloni, fa un po’ pena. Dopo la “fatwa” di Grillo, si dibatte nel suo blog nel pantano di migliaia di commenti negativi. Qualunque cosa scriva, su qualunque argomento, piovono grandinate di improperi.

All’inzio ha fatto finta di niente, s’è messo a parlare della Bindi e delle elezioni del PD, ma è stato peggio. Migliaia di blogger hanno riversato sul blog tonnellate di messaggi inviperiti. Ha cercato allora di metterci una pezza con un post riparatore, ma ormai era tardi: il rappezzo è stato peggiore del buco, e un’altra valanga di commenti incazzosi si è abbattuta sul malcapitato ministro-blogger.

Gentiloni ha allora tentato l’ultima mossa disperata, partire per le ferie chiedendo ai lettori del suo blog “che libri mi porto?”, e consigliando a sua volta le sue letture recenti, due libri indiani “Il paese delle maree” di Gosh e l’ultimo libro della Desai. “Mi è venuta la passione per l’Asia” ha chiosato pateticamente, cercando disperatamente di sviare ancora una volta il discorso.

Non l’avesse mai fatto. E’ piovuta una grandinata di altre contumelie. Insomma Gentiloni non sa più come fare: più si dibatte e più affonda nella melma di quella blogosfera che voleva blandire e invece lo sommerge inesorabilmente :)

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20 Responses to “La maledizione della blogosfera”

  1. Liuk Says:

    Più che maledizione, è una benedizione. Quando i politici sono lì a parlare a senso unico, non ci sono mai “commenti” negativi (perché non c’è modo che li possano ricevere), ma quando c’è la possibilità che il cittadino possa rispondergli, allora esce la verità.

    Mastella previdente, filtra i commenti alla radice ;)

    Quanto durerano ancora i blog poiliti?
    Si stancheranno prima gli italiani o gli autori di governo?


  2. per quello che si vede qui a Bolzano, i politici aprono i blog solo nei periodi elettorali, quando c´è da confrontarsi spariscono

  3. aghost Says:

    oscar, mica solo a bolzano. Anche Prodi ha fatto uguale: finite le elezioni (gabbato lo santo) il suo blog è stato chiuso

  4. aghost Says:

    liuk, io posso capire che il politico non abbia tempo per seguire il blog, ma allora che lo apre a fare? Se poi dà qualche segno di vita, allora i bloggaroli vanno all’assalto perché sono cosi poco abituati al politico che risponde che ci si buttano a pesce.

    Comunque io finora di politici-blogger che rispondono non ne ho mai visto nessuno, usano tutti il blog come se fosse un palchetto televisivo. Dicono la loro e ciao, arrivederci al prossimo post. Il popolo bue, quando va bene, può sfogarsi nei commenti.

    Anche il blog di Dipietro, per quanto apprezzabile, non ha alcuna interazione reale. La gente lo frequenta perché spera che almeno Tonino legga i commenti.

  5. Kijio Says:

    ahhaahah
    o cavoli .. ci sono appena andato .. ma che figura del piffero …
    certo che questi deputati che vogliono fare i “moderni” fanno delle figure davvero brutte ..

    speriamo che se ne vadano .. e non solo in ferie!


  6. […] interessanti sui commenti, sulle conversazioni e sui blog dei politici. Tutto parte da un pezzo di aghost sulla situazione del blog del Ministro Gentiloni, invaso da insulti e commenti […]

  7. Liuk Says:

    Certo, buttarsi a pesce per insultarli non è il modo migliore per avere risposte, poi loro poverini si chiudono a riccio ;)
    Però quando sono in tanti a chiedergli cosa intendono fare, quando sono in tanti a chiedere risposte e verità, non posso far finta di nulla.
    Quindi almeno ad una cosa servono sicuramente i blog, infatti così, si rendono conto che alla gente girano che sembrano turbine ;) e al di fuori dei blog, non hanno mai la possibilità di aver a che fare con la gente comune, tranne che coi leccapiedi.

    Ieri mentre scrivevo il commento, x curiosità sono andato a vedere il blog di Mastella, e guarda caso nonostante i malumori dei giorni passati per la questione delle intercettazioni, ora si leggono solo post che non fanno accenno alla cosa, ma solo commenti di complimenti ed informazioni più o meno innocenti e naturalmente risponde solo a domande più innocenti “opportuni”).

    Forse la gente dell TV gli crede ancora ma non quella della rete.

    PS: qui nei piccoli comuni del centro italia i blog non sono arrivati (!!!) però i siti fanno la stessa fine. Passata l’elezione, gabbato il sito. Si diceva così no?

    Ah auguri Aghost(o), è il tuo mese no? ;)

  8. Mauro Lupi Says:

    Allargando il discorso anche alle discussioni online, dal mio punto di vista il problema è capire come gestire gli improperi e le offese.

    Voglio dire: al di là delle lezioni su come si deve tenere un blog che tutti vorrebbero dare (personalmente ognuno – politici compresi – lo tenga come vuole), non vedo perché anziché bandire i cafoni che sanno solo esprimersi ad insulti e populismo di bassa lega, si punta il dito contro chi ne è vittima.

    Insomma, se accettiamo un abbassamento del livello di civiltà, non possiamo certamente pretendere che si alzi il tono del discorso. Anzi, questo stimolerà solo l’ennesima classe politica tutta slogan ad effetto e poco cervello.

  9. aghost Says:

    @mauro: d’accordo, ma l’errore di comunicazione del ministro mi pare evidente, e ora ne paga le conseguenze. Certo gli insulti non sono mai una bella cosa, ma la gente è esasperata. Detto questo, bisognerebbe anzitutto chiedersi perché un politico (addirittura un ministro) apre un blog.

    Se non è la solita propaganda, deve essere pronto a confrontarsi, altrimenti è inutile e, come si è visto,m controproducente.

    Gli insulatori beceri alla fine si stufano… forse la cosa migliore è ingnorarli e concentrarsi sugli spunti piu interessanti che arrivano dagli interlocutori. Ma che senso ha chiedere ai propri lettori di blog, dopo che in migliaia ti chiedono di rete4, rispondere che “libri mi porto?” Cacchio, sembra una presa in giro. Chi se ne frega, sei un ministro, ho un miliardo di cose da chiederti, cosa vuoi che mi importi sapere che leggi gli autori indiani in vacanza?

    Se vuoi parlare di letteratura, apriti un blog privato! :)

  10. aghost Says:

    liuk, i commenti sono parte integrante dei blog. Un blog senza commenti è un blog mutilato, non è un vero blog.

    Il politico che ne apre uno si espone, ovviamente, alla critica, anche feroce, ma se non è disposto a scendere sullo stesso terreno dei lettori, è inutile che apra un blog, a quel punto faccia un sito e ha risolto il problema dei commenti malevoli :)

  11. Corrado Says:

    Sono molto d’accordo con Mauro Lupi.

    Gentiloni non fa conversazione, non linka altri, posta in modo un po’ freddo. Però almeno tiene il suo blog costantemente aggiornato da tempo, e non solo a fini elettorali. I migliaia di commenti che ora riceve derivano solo da un pubblico pressoché “televisivo” come quello che si esercita in altrettanti copiosi commenti sul pseudo blog di Grillo(anch’essi commenti inutili e mai letti né oggetto di conversazione).

    Comunque, conosco almeno due politici blogger che si degnano di interloquire abbastanza con i commenti: Gianni Cuperlo e Federica Mogherini. E’ già un inizio…

  12. aghost Says:

    il problema è che nessun politico di rilievo usa il blog come un blog ma come l’ennesimo palchetto di tipo televisivo.

  13. Liuk Says:

    Concordo con aghost sul fatto che i politici usano i blog solo come ulteriore vetrina e se aprendo uno spazio del genere non si aspettano commenti negativi, beh allora non hanno per nulla capito con che mezzo stanno “giocando”.

    Forse i commenti cattivi e schietti (vi prego basta con la parola populismo, come se ciò che dice il popolo sono tutte stupidaggini e poi sta parola è così tanto usata dai politici quando non sanno più dare delle risposte a chi pretende la verità), saranno poco belli da vedere, ma comunque mettono la pulce nell’orecchio degli altri utenti che li leggono.

    Alla fine un blog con i post filtrati è come se ci fosse un partito democratico e si scegliesse a tavolino chi candidare! Ma per fortuna sto solo fantasticando ;)


  14. […] post “La maledizione della blogosfera” sul blog del ministro Gentiloni coperto di insulti,  ha generato un certo dibattito. Chi ha […]


  15. […] la nostra radice con allegria. Sono momenti di ricordi meravigliosi di quando le incontrammo nel nostro […]

  16. stormy Says:

    Purtroppo siamo in Italia, ed è quindi impensabile per un politico (di qualunque schieramento) aprire un blog e non ricevere insulti e commenti negativi.
    Credo però che la censura o il filtraggio dei commenti non sia giusto, insomma le reazioni dei visitatori mi sembrano come dire, un monito, è un pò come tastare il polso alla gente comune, e vedere come la pensa in merito al post in questione.
    Un grande strumento insomma (se ben usato), capisco anche che gli insulti possano infastidire, ma dopotutto essendo personaggio pubblico si deve anche esporre a questo e altro.


  17. […] post sul ministro Gentiloni alluvionato di commenti negativi ha suscitato varie  considerazioni: Valdemarin sarebbe per una misura […]

  18. Lopippo Says:

    il blog di gentiloni sta diventando anche il ricettacolo per i commenti di quello di mastella (che “dicono” essere censurato)


  19. […] è umano ma perseverare… Gentiloni non si squassa e insiste. Dopo il diluvio di messaggi di potesta sul suo blog, che fa il nostro ministro? Torna rinfrancato dalle ferie e parla di… […]


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