Come Google può ridurti in braghe di tela
agosto 16, 2007
Il povero Robin Good un giorno ha avuto una bruttissima sorpresa: per ragioni inspiegabili, tutto il traffico sul suo sito proveniente da Google è miseramente crollato.
Da oltre 15 mila visitatori ad appena a 3-4 mila al giorno: ma quel che è peggio è crollato anche il profitto pubblicitario, che si basa tutto sulla pubblicità contestale di Google. Le ragioni di questo disastro non sono chiare, ma sono probabilmente imputabili a qualche violazione delle regole che Google stabilisce e che modifica spesso.
Robin sta cercando di capire come rimediare a questa difficile situazione che ha messo improvvisamente in ginocchio la sua attività di micro-editore indipendente.
Qualche riflessione a margine va dunque fatta: Google non avvisa minimamente di eventuali violazioni, e la mannaia può calare in qualunque momento dall’oggi al domani. Le regole sono piuttosto complicate e sono modificate frequentemente con l’intento di migliorare il servizio, ma chi aderisce a Google Adwords e sbaglia, magari in buona fede, corre dei grossi rischi, come Robin ha sperimentato sulla sua pelle.
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agosto 16, 2007 at 1:47 PM
Sempre alle solite, gira e rigira, truffe, imbrogli, ruberie….Che palle !!
agosto 16, 2007 at 3:47 PM
a me non succederà mai. ho 4 lettori
agosto 16, 2007 at 6:57 PM
stella ma no, non è proprio un imbroglio: se leggi l’articolo nel link indicato puoi capire meglio cosa è successo :)
E’ molto interessante, specie per chi cerca di guadagnarsi il pane su internet :)
agosto 17, 2007 at 8:50 am
Se un webmaster osa aggiungere un elenco di parole sul suo sito questo può essere rimosso da google.
Se però sul tuo sito diffami qualcuno google non oserà sfiorarlo neanche con un dito e questo resterà nei risultati di ricerca.
Bella politica no?