I “blog dei non famosi” non fanno rumore
agosto 19, 2007
Il post sul ministro Gentiloni alluvionato di commenti negativi ha suscitato varie considerazioni: Valdemarin sarebbe per una misura drastica, chiudere i commenti, mentre Lupi è più possibilista e tollerante.
Sotto accusa è il cosiddetto “rumore”, cioè i commenti non in tema, gli insulti, il cazzeggio. Ma il rumore c’è sempre stato, fin dai tempi dei newsgroup. Ed è in parte inevitabile quando gli utenti sono centinaia o addirittura migliaia. Entrate per esempio in certe chat generaliste, è un autentico delirio :)
Tuttavia: vogliamo erigere nuovi steccati? Stilare pagelle su chi scrive bene e su chi scrive male, su chi ha diritto di scrivere e chi no? Significherebbe negare l’essenza stessa di internet, cioè quella libertà di espressione (anche becera talvolta) che è il suo bene più prezioso.
Per i blog il problema è diverso: sui blog dei non famosi il rumore praticamente non esiste. Posso fare il mio modesto esempio: non ho mai cancellato un solo commento degli oltre 3000 scritti fin qui, ed il 99% dei commenti direi che è pertinente. Certo dipende dal tipo di blog, dagli argomenti affrontati ma, in linea di massima, non vedo grandi differenze con gli altri blog: il rumore è pochissimo o del tutto trascurabile.
Il rumore colpisce invece i personaggi noti, più o meno famosi. Ed è naturale. Gentiloni poi è, in un certo senso, un caso a parte. Primo perché è stato preso di mira da un blogger famoso, Beppe Grillo, secondo perché ha gestito male tutta la vicenda, ignorando le domande legittime che gli venivano rivolte da migliaiai di lettori, suscitando per reazione ulteriori commenti negativi.
Gentiloni ha usato male il blog. Un personaggio pubblico, e a maggior ragione un politico, non può “mettersi in vetrina” e poi lamentarsi dell’eccesso di attenzioni. Il problema è che il politico usa tendenzialmente il blog come strumento di propaganda. Ma internet non è la televisione. Forse qualcuno glielo dovrebbe spiegare una buona volta :)
Se apri un blog devi essere disposto ad ascoltare e a rispondere ai tuo lettori: altrimenti o il blog muore perché è una noia oppure irrita e attira i commenti malevoli.
C’è infine il caso del blog del famoso, ancora quello di Grillo per esemplificare, con migliaia di commenti che diventa impossibile leggere. Ma impossibile per chi? Per i lettori del blog può darsi, ma nessuno ti obbliga a leggerli tutti. Personalmente preferisco 100 commenti piuttosto che 10, magari filtrati. Per Grillo può essere effettivamente un problema leggerli tutti, ma è un problema suo. E in ogni caso caso per lui ed il suo staff le migliaia di commenti possono essere una fonte inesauribile di spunti e di idee. Quindi dov’è il problema? :)
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agosto 19, 2007 at 11:02 am
Lei sa molto bene quanto le “voci intestinali” mi abbiano rotto le palle sul blog di Claudio Rinaldi. E tuttavia non posso che essere d’accordo con Lei, anche il rumore becero, nel blog, ha una sua funzione. Certo, a quello becero preferisco quello spiritoso. Un anonimo mi ha inviato la parodia di “Ti regalerò una rosa” di Cristicchi, dedicata a Bassolino e alla Russo Iervolino, che ancora mi fa ridere quando la rileggo.
Ma va bene tutto, almeno fino a quando non si arrivi agli oltraggi contro terzi. Ma se Lei dice che questo accade solo ai blog dei famosi non ho nulla da temere.
agosto 19, 2007 at 11:34 am
E’ divertente vedere come i politici tentino di usare il web, mentre è ovvio che è il web ad usare loro.
Per quanto riguarda i commenti, alla fine mi son decisa a filtrarli, invece. Anche a costo di rischiare l’impopolarità. Ma sai, per me è diverso: le donne corrono rischi di altra natura…
(N.B.: ora ho un blog su questa piattaforma, ma son la stessa persona dei commenti su Harry Potter – che adoro – a proposito, hai cominciato a leggerne i libri? :-))
agosto 19, 2007 at 12:03 PM
C’è infine il caso del blog del famoso, ancora quello di Grillo per esemplificare, con migliaia di commenti che diventa impossibile leggere. Ma impossibile per chi? Per i lettori del blog può darsi, ma nessuno ti obbliga a leggerli tutti. Personalmente preferisco 100 commenti piuttosto che 10, magari filtrati. Per Grillo può essere effettivamente un problema leggerli tutti, ma è un problema suo
Su questo non sono totalmente d’accordo. Entrare nel blog di Grillo è come essere al mercato: centinaia di voci si susseguono una dopo l’altra e si fa fatica a seguire il filo del discorso.
Si aggiunge poi una notevole quantità di “rumore” (spam o insulti o messaggi pubblicitari, oppure discussioni OT, magari proseguite da 2 o 3 lettori, che esulano dalal tematica) che affatica ulteriormente il lettore.
Magari il commento interessante è il quattrocentonovantacinquesimo… e chi lo legge? Chi ha tempo di leggersi e spulciare 800 commenti?
Se ci pensiamo bene il blog di Grillo funziona come un suo spettacolo: lui parla ed esprime le sue idee, senza dibattito.
Il dibattito avviene dopo, a spettacolo concluso, fra le gente che era presente allo spettacolo, che chiacchiera e commenta allontanandosi.
Però quello che resta è la sua esibizione “microfonota”. I commenti degli spettatori si perdono nel chiacchiericcio e nel brusio di sottofondo.
agosto 19, 2007 at 12:50 PM
si perdono si, in un primo momento. Però restano li, e magari ti capita di leggere il settecentonovantaciquesimo, che ti piace, dopo due mesi, perché l’hai scovato con un motore.
Insomma questa storia dei troppi commenti somiglia un po’ a chi si lamenta che una libreria ha troppi libri :)
agosto 19, 2007 at 12:52 PM
uyulala ma il tuo blog dov’e’?
PS: no, non ho letto harry potter e francamente non mi attira granché :)
agosto 19, 2007 at 1:26 PM
Infatti spesso le librerie più “dotate” sono più un pezzo di arredamento che una fonte culturale… :D
agosto 19, 2007 at 1:27 PM
aghost:
praticamente ne ho due:
http://apiedinudi.wordpress.com/
http://spirtules.blogspot.com/
Ci tratto argomenti diversi
agosto 19, 2007 at 2:05 PM
visti :)
agosto 19, 2007 at 5:10 PM
Merci, onorata delle visite :)
agosto 19, 2007 at 6:08 PM
I politici usano i blog come se fossero dei giornali on line. Non hanno capito niente del fatto che nel blog o rispondi alle domande/critiche o fai meglio a non averlo. Ed infatti sono pochissimi ad usarlo nel modo giusto, visto che la trasparenza non è certo nel loro DNA :-/
agosto 19, 2007 at 8:26 PM
Tutti a vedere i blog di Gentiloni e Mastella.
E quello “elettorale” di Enrico Letta?
http://www.enricoletta.it
Con la bacheca inzeppata di messaggi di elogi (non c’è una critica).
E il giro sulle sette spiagge: ma nemmeno al mare ci lasciano in pace (sic!).
E il borsino delle idee…
Tutto molto molto patetico.
agosto 19, 2007 at 8:33 PM
si frap, è pietoso quello di letta, come tutti gli altri del resto. Ritengo che il meno peggio resti comunque quello di Di Pietro.
agosto 19, 2007 at 8:34 PM
Sì è ora di finirla, aghost ha rotto con le sue lagne, ebbastaaaaaaaaaaaaaa
http://www.xxx.com/tette_nude
http://www.succhia.com/bene
aha ha ha haha ha
Commenti come questo sarebbero d bandire?
Scherzo ragazzo.
agosto 19, 2007 at 8:41 PM
frap hai visto anche letta fa la questua, accetta anche contributi di 5 euro :D
agosto 19, 2007 at 9:19 PM
@aghost
Oh, andare al mare costa: quindi… minimo 5 euro!
Ripensando ai problemi coi documenti di italia.it e al fatto che Enrico è il presidente della commissione di accesso… forse dovrei fare come Manuel, che dici? :-)
http://www.enricoletta.it/j/x/21?s=255&v=2&c=116
agosto 19, 2007 at 9:26 PM
marivergine leggi questo :)
“Ciao Enrico, io sono sempre stato di un parere che questa Italia merita il meglio, sia politicamente, che sotto il profilo umano, e pensa che nei dibattiti familiari e non ribadisco sempre la mia testardaggine che saresti adatta per il colle!! Tuo e sempre affezionato elettore.
Pietro”
agosto 19, 2007 at 9:32 PM
@aghost
E siccome anche a me ispira tanta tanta fiducia e trasparenza… magari gli scrivo di nuovo per sapere dove è finito il mio messaggio del 24/07/2007 con cui ripetendo le sue parole gli notificavo il link di questo post
italia.it: nel calderone… ipse dixit.
Casualmente e purtroppo… in Letta-bacheca il primo messaggio utile è del 25/07/2007:
http://www.enricoletta.it/j/x/22?s=2&v=9&c=116&na=1&b=&n=10&p=5&f=50
agosto 19, 2007 at 9:35 PM
io sarò prevenuto ma i commenti sono cosi’ stucchevoli che probabilmenter li ha scritti direttamente “il trasparente” :)
agosto 19, 2007 at 9:42 PM
ma hai letto “il borsino delle idee”? Pazzesco, questi non hanno un’idea che sia una :D
agosto 20, 2007 at 8:17 am
Aghost, allora siamo prevenuti in due
agosto 20, 2007 at 8:42 am
io non so come ragionano i politici: sono convinto che se fermano 100 persone per strada, e gli chiedono la differenza tra DS, ulivo, pd, margherita, coi rispettivi leader, nessuno saprebbe rispondere.
Ben pochi saprebbero decifrare le sigle dei partiti e indicare i rispettivi caporioni (udc, udeur, polo, casa della libertà, an eccetera)
La cosa stupefacente è che nonostante questo i partiti si ingegnano ogni giorno a inventare nuove sigle, nuovi accordi o alleanze.
Il mitico “programma” di cui ogni partito si fa vanto, ad esempipo, con centinaia di pagine che non legge nessuno: alzi la mano chi se ne ricorda uno…
Nella sua semplificazione col “patto con gli italiani”, almeno in questo Berlusconi aveva avuto un po di minimo e furbesco buon senso.
Tutti gli altri sono sulla Luna e dintorni (e preciso che berlusconi è il politico che più mi repelle)
agosto 20, 2007 at 9:23 am
@aghost
Ora c’hanno pure un ulteriore enorme problema. La Festa dell’Unità. Pare che vogliano cambiargli nome, perchè… (boh!?!) e però non sanno come chiamarla.
La Festa dei Democratici? PD Festa? Festa del Partito Democratico? Oggettivamente è un grosso dilemma: ci vuole un referendum con sottoscrizione minima di 5 euro. :-)