Il marketing impazzito
agosto 29, 2007
“E’ tutta pubblicità” si dice ormai per qualcosa che è considerato poco serio, non veritiero o addirittura truffaldino. La pubblicità ha assunto ormai, nel modo di dire comune, una connotazione decisamente negativa: una gran rottura di scatole nel migliore dei casi, tentativo di truffa nel peggiore.
Direi che la stessa cosa sta accadendo al marketing, scienza rispettabilisima di per sé ma i cui eccessi ne fanno il degno complemento della pubblicità, cioè strumento utile sostanzialmente a creare e vendere fumo.
Un esempio di quanto sostengo sono i cervellotici piani tariffari nella telefonia mobile, dove ormai è non solo praticamente impossibile capirci qualcosa, ma soprattutto è impossibile fare un confronto serio tra i piani tariffari dei diversi gestori. Oltretutto le tariffe cambiano con una tale velocità da rendere vana qualsiasi comparazione.
Dibattendo sul blog di un addetto stampa del gestore “3”, l’accusa di scarsa trasparenza era respinta con decisione, ma nel contempo di ammetteva candidamente che certe “segmentazioni tariffarie“, apparentemente incomprensibili (con le solite opzioni, offerte, bonus, scatti alla risposta, menate varie), avevano lo scopo di rendere le tariffe più “sexy”.
La tesi era che, essendo le tariffe dei gestori sostanzialmente simili (ma e la concorrenza?), quelli del marketing si erano dati da fare per inventarsi dei rimedi “estetici”. Quello più in voga era appunto scomporre in varie voci la tariffa: scatto alla risposta, tariffa a consumo, canone, iva eccetera, e in più incasinando tutto con le opzioni, i bonus e altre trovate-specchietto per le allodole, col chiaro intento di impedire al consumatore di percepire il costo reale complessivo.
Il risultato è che la tariffa scomposta in questo modo, che è poi quella sbandierata in pubblicità, appare molto più “conveniente” di quello che è nella realtà. Ma è serio questo modo di fare? Davvero i gestori telefonici pensano, alla lunga, di guadagnare clientela con queste trovate?
Questi espedienti sembrano piuttosto la filosofia di una sorta di spregiudicato banditismo commerciale, di cui tutti purtroppo siamo stati vittime prima o poi. E’ un marketing aggressivo e scorretto, fatto di ingani, tranelli, agguati da scippatore di strada. E’ un marketing basato sulla fuffa, sulla pubblicità ingannevole, con meschinerie e furberie “scientifiche” ben assortite.
Tutte cose che c’entrano ben poco con la famosa “fidelizzazione del cliente” ottenuta con un rapporto chiaro e trasparente tra chi offre un servizio e chi lo compra.
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agosto 29, 2007 at 2:09 PM
Io sono letteralmente affascinato da certo Marketing Intelligence. :D
agosto 29, 2007 at 2:10 PM
Io sono letteralmente affascinato da certo Marketing Intelligence :D
http://marketing-intelligence.blogspot.com/2007_02_01_archive.html
agosto 29, 2007 at 11:00 PM
Ti segnalo la compagnia telefonica della Carrefour, la 1mobile, che sto provando per sostituire la 3, che mi ha deluso parecchio.
1mobile: 18 centesimi al minuto, niente scatto alla risposta, sms a 12 centesimi, senza asterischi o sottovoci.
agosto 30, 2007 at 1:27 am
Stesso pensiero ma trasposto alla politica o alla realtà del mondo d’oggi in generale.