A sbafo sull’aereo di Stato: si dimette Capecchi

settembre 20, 2007

Riccardo Capecchi, giovane funzionario della presidenza del Consiglio (e nipote di Enrico Letta), ripreso da un paparazzo mentre saliva sulla scaletta dell’aereo di Stato che portò Rutelli e Mastella al Gran Premio di Monza a spese nostre, si è dimesso.

E’ un bel gesto
, che sarebbe stato strepitoso se fatto subito e non dopo la pubblicazione del suo nome su Dagospia. Della serie: se il mio nome non usciva, col cavolo che mi dimettevo… Ma tant’è, qualcuno che dà le dimissioni in Italia, per di più irrevocabili, è già un miracolo.

Tuttavia le dimissioni di Capecchi, pur apprezzabili, non sono giuste: dovevano dimettersi Rutelli e Mastella, non lui. E anche il figlio di Mastella, che nonostante la giovane età pare abbia un succoso contratto di consulenza per il Ministero di Bersani, pure lui abusivo almeno quanto se non più di Capecchi, a che titolo viaggiava sull’aereo di Stato? Non dovrebbe dimettersi pure lui?

Poi la domanda sorge spontanea: chi altro c’era su quell’aereo? Da notare infine l’eleganza di Rutelli: “Capecchi si è presentato al gate di sua iniziativa”.

18 Responses to “A sbafo sull’aereo di Stato: si dimette Capecchi”

  1. Cristian Says:

    Letame, sento sempre più odore di letame..

  2. Paolo Says:

    Non farà fatica a trovare un nuovo lavoro.


  3. E poi l’antipolitica è colpa di Grillo …

  4. Cappuccetto Rotto Says:

    Non preoccupatevi, d’ora in poi le cose cambieranno….

    Il Garante della Privacy ha già tuonato imperioso:

    “Terminal privato e protetto da un servizio di guardie private , ma pagate dai cittadini, e da da forze armate dello stato , distolte da altre importanti funzioni, un bel tunnel a proboscide atto a garantire la riservatezza dei ministri dello stato e dei passeggeri in transito sarà realizzato entro il mese corrente.

    Causa la recrudescenza ,involuzione, peggioramento, aggravamento, impennata, ricaduta , riacutizzazione,dei fenomeni eversivi e sovversivi , nonchè terroristici in atto nel nostro paese , si rendono necessarie tali precauzioni per il BENE DEL PAESE E DELLA CITTADINANZA TUTTA!!!!

    E’ IL POPOLO CHE CE LO CHIEDE !!! “

  5. Manzotin Says:

    sicuri sicuri che siano irrevocabili?
    speriamo


  6. Come sempre la memoria della rete è fonte di profondo sollazzo.

    Workshop “Vedrò” 2005

    seminari:

    La guerra della classe creativa: politica dell’emergenza o immigrazione di qualità?
    Coordinatore: Isabella Falautano

    La rivoluzione del merito: selezione casuale o formazione della classe dirigente?
    Coordinatore: Massimo Bergami

    L’Italia delle caste: tutela delle corporazioni o competizione dei talenti?
    Coordinatore: >>>Riccardo Capecchi<<<

    Fai clic per accedere a Workshop_2005.pdf

    Posto che non sia un caso di omonimia (a pelle sento che non è), devo dire che il nostro Riccardo ha dimostrato un indubbio talento ad adattarsi ai costumi della Casta.


  7. Interessante questa “vedrò”, un’associazione di quarantenni attiva nel 2005 che promuoveva la meritocrazia e l’ingresso dei quarantenni nelle stanze del potere, e di cui facevano parte capecchi (all’epoca responsabile relaz isitutzionali poste italiane), letta, e il lelio alfonso attuale responsabile per la comunicazione del governo – noto a chi ha seguito la vicenda di italia.it.

    riporto dalla cache di gugol (leggete perché val la pena):

    —-

    Le 10 parole chiave
    Mobilità
    Creatività
    Merito
    Tolleranza
    Intraprendenza
    Diversità
    Etica intergenerazionale
    Opportunità
    Sostenibilità
    Orizzontalità

    I tesori nascosti
    • La generazione Erasmus, che ha vissuto all’estero, è entrata in contatto con altre culture, parla varie lingue, ha un rapporto positivo con le nuove tecnologie ed è in grado di dialogare con un giovane di Edimburgo o di Copenhagen come se fosse di Bari o di Vicenza
    • Gli italiani che lavorano all’estero, i quali, lungi dal rappresentare un fenomeno di impoverimento del Paese, potrebbero diffondere nel tessuto economico e sociale il formidabile patrimonio di conoscenze che hanno accumulato
    etc etc

    Le Visioni
    (…)
    • Una società in cui il merito venga valutato più delle rendite di posizione, le donne possano essere nella condizione di scegliere liberamente il mix tra un’attività lavorativa equivalente a quella di un uomo e l’attività familiare, i giovani siano spinti ad assumersi più rischi, avendo a disposizione più opportunità di conoscenza e di mobilità
    • Una cultura più aperta all’incontro con gli altri, allo scambio tra chi parte da posizioni diverse per tagliare tutti insieme un traguardo più lontano
    • La frontiera dell’Europa come l’unico soggetto politico capace di trasferire i valori e le identità degli europei nello scenario internazionale.
    Un’Europa dei cittadini, della democrazia, della politica, nella quale i governanti e la società civile dei paesi membri, e in particolare dei fondatori, tornino a credere davvero, a investire. E un’Italia che sia nuovamente in prima linea in questo processo. L’obiettivo è far diventare l’Europa un’area leader non solo per benessere e ricchezza culturale e sociale, ma anche per dinamismo e modernità, per reddito e conoscenza

    “Riccardo Capecchi, 40 anni, laureato in giurisprudenza, è responsabile dei rapporti con le istituzioni nazionali di Poste Italiane S.p.A.
    Formatosi nello scoutismo, di cui è stato responsabile italiano per i rapporti internazionali, dopo l’università ha svolto esperienze in campo amministrativo e istituzionale (centro studi confcooperative, comitato per la riforma elettorale).
    Ha iniziato la sua esperienza nel Gruppo Poste Italiane curando come esperto la fase di trasformazione da pubblica amministrazione a società per azioni ed in seguito, come assistente del Presidente, gestendo le relazioni sui temi della regolazione con parlamento e governo.
    E’ consigliere di amministrazione di società del gruppo.
    interista tiepido ma persistente malgrado tutto fa un uso assolutamente smodato di ogni tecnologia ed da considerare “sms addicted”.

    Questo due anni fa, quando ancora lavorava in poste. Chiamato al governo dal suo compagno di “lobbyna dei quarantenni moderni, etici, meritocratici e intraprendenti” Letta, il nostro moderno, europeista Capecchi se ne va a vedere il gran premio (il gran premio!) coll’aereo di stato.

    Viste le premesse, diciamo che le dimissioni sono il minimo, per questo nostro campioncino di coerenza.

  8. aghost Says:

    si e Letta allora? quello che fa il “nuovista”, che ha il braccio destro, che guarda caso è suo nipote, che si fa i giretti sui voli di stato…


  9. (aghost a tal proposito – letta e soci – ho messo su un lungo commento qui che il tuo wp s’è mangiato: guarda mo’ se l’ha messo in spam)

  10. aghost Says:

    e meno male che si era formato negli scout, sennò si rubava pure l’aereo :D

  11. S.B. Says:

    In inghilterra i dati sui passeggeri dei voli di stato sono pubblici. Non pubblicati subito per motivi di sicurezza, ma pubblicati dopo. Costi, personale, motivo del viaggio. Altro paese .. :-(


  12. […] 20th, 2007 · No Comments Faccio riferimento al blog di aghost ed al suo articolo sull’uso di mezzi pubblici espressamente destinati al divertimento dei nostri politici, con […]

  13. Kijio Says:

    @ aghost
    concordo in pieno con te, anzi faccio di piu’ .. mi permetto di aggiungere un paio di pensieri sul mio blog.

  14. stargazer Says:

    Marini direbbe che sei solo un qualunquista :)

  15. CasinaMauradier Says:

    Gentile Luca Carlucci,

    non è vero che Capecchi “Ha iniziato la sua esperienza nel Gruppo Poste Italiane curando come esperto la fase di trasformazione da pubblica amministrazione a società per azioni”. Questo, magari, lo raccontava lui: faceva il portaborse come dice il giornale MF del 6 dicembre 2007, aggiungendo che la parte più consistente del suo curriculum era lo scoutismo.

  16. CasinaMauradier Says:

    MAI ANDATO VIA?
    Riferisce Franco Adriano su “Italia Oggi” il 2 ottobre
    Giornata davvero turbinosa quella di venerdì scorso a palazzo Chigi, sede della presidenza del consiglio dei ministri (…). Ma non è passata inosservata la presenza, proprio al piano dell’aula dei ministri, di Riccardo Capecchi, (…)Capecchi aveva manifestato l’intenzione di andarsene e proprio nessuno, almeno ufficialmente, aveva provato a trattenerlo. Dimissioni sicure, dunque. Ma a pochi giorni dal fatto è rispuntato fuori. Anche questa volta era di passaggio?

  17. frap1964 Says:

    La Corte dei Conti ha archiviato l’istruttoria.
    Nessun danno all’erario.

    Voooolareeee oh ooooohhh…


  18. […] A sbafo sull’aereo di Stato: si dimette Capecchi […]


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