Psicologia delle folle

novembre 30, 2007

L’affascinate scritto “Psicologia delle folle” di Gustave Le Bon (1841-1931), lo studioso dei comportamenti di massa, è ora disponibile gratis on line.

Le folle non si lasciano influenzare dai ragionamenti. Le folle sono colpite soprattutto da ciò che vi é di meraviglioso nelle cose. Esse pensano per immagini, e queste immagini si succedono senza alcun legame. L’’immaginazione popolare é sempre stata la base della potenza degli uomini di Stato, dei trascinatori di folle, che il più delle volte, non sono intellettuali, ma uomini d’azione.

Questi sono poco chiaroveggenti, ma non potrebbero esserlo, poiché la chiaroveggenza porta generalmente al dubbio e all’inazione. Essi appartengono specialmente a quei nevrotici, a quegli eccitati, a quei semi-alienati che rasentano la pazzia.”

Gustave Le Bon

Come è noto Benito Mussolini era un grande estimatore di Le Bon. Interessante per chi vuole approfondire il tema della fascinazione delle folle anche questa pagina del mega sito “Cronologia”.

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11 Responses to “Psicologia delle folle”


  1. Molto interessante questo post. Io credo che qualcosina di vero ci sia. Ad esempio il discorso del condizionamento delle masse che fa leva sull’inconscio collettivo. Esistono concetti che noi tutti – inconsciamente – abbiamo in testa (ad esempio i pregiudizi ed i preconcetti). Ad ogni modo queste cose mi fanno venire un po’ i brividi. Non mi piacciono le folle telecomandate. Ecco perché a volte sono perplesso su certi post di Grillo. Sembrano fatti apposta per incitare la folla…

  2. aghost Says:

    c’è molto più che “qualcosina” di vero :)

    I populisti, e i dittatori, fanno tutti leva sulle stesse cose, sugli stessi meccanismi psicologici :)

    C’è chi lo fa istintivamente, chi più scientemente.

    i fenomeni di Hitler e Mussolini per esempio sono impressionati: in gioventù erano entrambi degli spiantati, che vivevano ai margini della società. Se poi pensi a ciò che sono diventati, e come hanno potuto deteriminare il destino di milioni di persone, c’è da farsi venire i brividi…

  3. MFP Says:

    Fantastico. Bella perla. Me lo leggo sicuramente. Qualche mia considerazione sull’estratto che hai postato:

    “Le folle non si lasciano influenzare dai ragionamenti”: Lessig in un suo video anni fa citava un ex-senatore americano che diceva “if you are explaining, you are loosing”. Aveva letto GLB? Non lo so. Pero’ o sono tutti e tre dei geni, o soffrono dello stesso delirio collettivo… che e’ comunque argomento in topic :)

    “Le folle sono colpite soprattutto da ciò che vi é di meraviglioso nelle cose”: non so come lo chiamino gli uomini marketing, ma io lo chiamo “carota”, oppure “paradiso”. Per approfondire dovrei andare a chiedere ai preti, pero’ mi scoccia perche’ con loro chiacchieri magnificamente per circa 5 minuti… poi inevitabilmente buttano dentro Dio e rovinano l’idillio.

    “Esse pensano per immagini, e queste immagini si succedono senza alcun legame”: saggezza orientale. E’ infatti lo stesso concetto dell’impermanenza della realta’. Che tra l’altro trova riscontro nella biologia del cervello umano (noi vediamo, pensiamo e agiamo “a immagini”).

    “L’immaginazione popolare é sempre stata la base della potenza degli uomini di Stato”: hai capito perche’ si litigano tanto la tivvi’? Loro ti fanno vedere in televisione una realta’ che non esiste, e tu senza neanche rendertene conto piano piano la trasformi nella tua realta’, perche’ la differenza tra cio’ che ti aspetti di trovare e cio’ che e’, e’ la causa della sofferenza… se fosse vissuto una trentina di anni di piu’ la scuola psichiatrica di Palo Alto gli avrebbe spiegato il perche’ di questo fenomeno! La retroattivita’ della comunicazione…

    P.s.: di psicotici e’ piena la storia… non parlo di quelle psicosi di piccola portata che abbiamo piu’ o meno tutti… parlo di roba pesante. Hitler era fuori di zucca, completamente. Ma anche Einstein non scherzava. E John Nash (un matematico con i controcoglioni, autore della Teoria dei Giochi, ispiratore del libro e poi del film “A beautifull mind”)? Uno che fa furore, diventa schizofrenico con la bava alla bocca, poi si stende la giacca tirandola dal basso, da’ una stretta al nodo della cravatta, si spolvera le spalle, e torna al posto suo (ie: a ricercare e insegnare) comandando a bacchetta le voci che sente. Direi: PAZZESCO!


  4. Gustave Le Bon, quello che cantava nei Duran Duran?

  5. aghost Says:

    ho una mia teoria: i dittatori rappresentano in qualche modo la figura paterna che ti protegge, il papà magari severo ma buono, che pensa lui a tutto, al bene tuo e a quello dei tuoi cari. La società invece rappresenta la famiglia, e quindi l’individuo ha questa esigenza profonda di appartenere ad una comunità guidata da un “papà” forte che dà sicurezza.

    Hitler era considerato il padre della nazione e 70 milioni di tedeschi, in un certo periodo, l’avrebbero seguito ovunque. Idem Mussolini. Oggi fenomeni di quel tipo non credo siano più possibili: perché non esiste più un ferreo e invasivo controllo della società (i mass media all’epoca erano pochi, c’era solo la radio e e i giornali). Per il resto si alimentava il culto della personalità del capo con un potente apparato propagandistico, l’iconografia eccetera.

    I capi “carismatici” di oggi si servono sostanzialmente della televisione. Ma l’opinione pubblica subisce un controllo forse più sottile, ma meno totalizzante. Oggi si domina non con la forza ma guidando il consenso. Sottomessi e contenti insomma :)

  6. aghost Says:

    @mfp: “Hitler era fuori di zucca” dici. Epperò è arrivato a governare 70 milioni di tedeschi, che lo amavano e avevano cieca fiducia in lui (quindi in un pazzo). Non sottovalutiamo figure come Hitler, liquidando il tutto come semplice “pazzia” per tacitare la nostra coscienza. Perché è stata una pazzia collettiva che ha coinvolto milioni di persone, non quattro gatti :)


  7. Condivido il tuo commento sulla figura paterna e sulla famiglia: credo che le cose stiano proprio così. Non condivido il fatto che oggi tali fenomeni non siano possibili: e Beppe Grillo? Non è una figura paterna? Leggi i commenti sul suo blog: molti scrivono proprio ‘aiutaci tu’!!!
    Poi non sono d’accordo nell’assimilare la pazzia di Hitler con la particolarità di Einstein. Il primo uno psicotico il secondo un genio.

  8. aghost Says:

    si maurizio ma il fenomeno è su scala molto piu ridotta. E comunque non puoi paragonare il potere che aveva Mussolini con quello che ha o potrebbe avere beppe grillo :)

  9. MFP Says:

    C’e’ arrivato perche’ anche i tedeschi erano mediamente, chi piu’ chi meno, distaccati dalla realta’. E’ l’applicazione della propaganda ad una popolazione che ha generalmente piu’ mangiare del necessario, e nel momento esatto in cui la risorsa principale va esaurendosi, e in condizioni di ignoranza generalizzata. Guarda il Picco di Hubbert (se non lo conosci e non ti va di cercare, immagina una parabola rovesciata) e seguimi: in presenza di risorse naturali, una civilta’ cresce e si sviluppa, diventando sempre piu’ prospera, fino alla punta della parabola… li’, proprio li’ all’apice della prosperita’ c’e’ un flesso… le condizioni generali e dei singoli peggiorano, e la percezione del peggioramento e’ molto piu’ vivida di quella del miglioramento delle proprie condizioni… allora cominciano i malumori… che piano piano diventano bisbigli… ronzii… discussioni… sempre piu’ accese… poi urla… poi guerriglia. A meno che non si sostituisce una risorsa con altre risorse; allorche’ si passa all’oscillazione positiva successiva. Ho citato proprio il Picco di Hubbert perche’ e’ quello che piu’ degli altri prevede l’andamento del rendimento dei pozzi petroliferi… oggi siamo nell’esatta condizione della Germania di quel periodo… e dell’Impero Romano… quello che sui libri di storia ci raccontano essersi sgretolato a causa della flaccidita’ dei suoi opulenti amministratori corrotti… quello in cui facilmente una Repubblica diventa Dittatura… la quale ha forme diverse in base al periodo storico (gli usi e costumi cambiano). Quello che non si riesce a capire e’ come contribuire a far scattare i trigger della rivolta. Perche’ nei fatti abbiamo alternative valide da sostituire a cio’ che ci ha portato avanti nel secolo scorso, e ci sono tutti i presupposti per farlo, pero’ non lo facciamo… ed e’ da stronzi. Follia. Siamo noi ad essere mediamente pazzi; e ci rivolgeremo al piu’ pazzo di tutti per risolvere i nostri problemi…

  10. MFP Says:

    … scusa, dimenticavo la questione Beppe Grillo.
    E’ altrettanto da idioti candidare Beppe Grillo a potenziale dittatore; se vai a sviscerare questa ipotesi alla fine rimane soltanto la tua folle paura per la dittatura e il nome Beppe Grillo e’ scomparso. Non e’ un caso che sia stata sparata con tanta forza in prima serata, dal direttore del telegiornale, sulla seconda rete nazionale, il giorno dopo in cui si parla molto dell’evento (e’ li’ che si imprime la direzione all’opinione pubblica; dopo un certo periodo di tempo si puo’ manipolare soltanto i nuovi arrivati scrivendo stronzate verosimili sui libri di storia). E’ una bufala che funziona da inibitore all’azione di Beppe Grillo.
    Chiunque capisca che bisogna cambiare rimanendo all’interno delle regole (ie: le persone che “fanno massa” intorno a Grillo, che e’ diverso dal “seguire”), andando ordinatamente a firmare una proposta di legge popolare, e’ chiaramente in grado di capire quando il suo primus inter pares sta deviando.


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