Aziende dal volto umano
dicembre 16, 2007
«Potevano licenziarmi un anno dopo l’incidente, non l’hanno fatto. Anzi, mi hanno dato un posto di lavoro in portineria. Sono contento e voglio ringraziare di cuore i titolari dell’Aquafil, Carlo e Giulio Bonazzi».
Carlo Corraini, 46 anni, torbolano, operaio Aquafil dal 1980, azienda specializzata in fibre sintetiche e tecnopolimeri, era stato vittima di un terribile incidente stradale il 22 settembre 2006. Stava viaggiando sul suo scooter quando un’auto gli aveva tagliato la strada, l’impatto era stato durissimo: femore destro fracassato, frattura complessa dell’avambraccio e del polso, trauma cranico, 9 costole e 15 denti rotti. Quattordici mesi di calvario e sofferenze non ancora finite: la gamba destra ingabbiata dal 22 giugno 2007 con il rischio di poterla ancora perdere. Sorretto dall’affetto e dalla dedizione della compagna, Carlo Corraini ha saputo andare avanti.
A un anno dall’incidente, sempre «in malattia» per l’azienda, pensava di essere licenziato, la legge lo prevede. Ma poi, il 28 novembre, quella lettera inattesa: «Si presenti al lavoro con mansioni di portineria». È l’Aquafil che lo rivuole in fabbrica, non più come operaio, non potrebbe, ma in portineria. «Non mi hanno considerato un numero – dice Corraini – in tempi nei quali ogni occasione è buona per licenziare mi hanno voluto tenere. Sono proprio riconoscente, mi hanno fatto solo del bene». Aquafil peraltro non gli aveva mai sospeso lo stipendio, Corraini era stato pagato mese dopo mese. «A fine estate – continua l’operaio – giravano chiacchiere che mi avrebbero licenziato ma il capo del personale mi ha detto di non ascoltarle: mi hanno fatto visitare dal medico e poi mi hanno spedito la lettera di assunzione. Il mio avvocato mi ha detto che è una cosa mai vista».
Al suo rientro in azienda ad attenderlo, oltre ai colleghi e agli amici, c’erano i Bonazzi in persona con tutta la dirigenza per salutarlo e incoraggiarlo. «Voglio ringraziare tutti – conclude – i colleghi per l’aiuto che mi danno e i superiori della mia compagna, pure lei operaia Aquafil, perché le hanno concesso ore e giorni di permesso per seguirmi nelle cure e nelle visite».
La notizia è ripresa dal quotidiano L’Adige. Dopo il pastaio che dà un aumento di 200 euro (non richiesto!) a tutti i suoi dipendenti, è un’altra bella storia che fa piacere leggere. Grazie dunque a Carlo e Giulio Bonazzi, titolari dell’Acquafil.
dicembre 17, 2007 at 4:15 PM
Incredibile, mi viene quasi da piangere per la commozione.
dicembre 17, 2007 at 5:36 PM
IN TANTO MALE MI RINCUORA SENTIRE STORIE BUONE E BELLE COME QUESTE NONOSTANTE LA SFORTUNA! BRAVA ACQUAFIL!
dicembre 17, 2007 at 9:17 PM
Proprio oggi ho sentito per l’ennesima volta una storia di mobbing, proprio legata ad uno stato di malattia del dipendente. Leggere queste notizie mi rinfranca un pochino…
dicembre 17, 2007 at 11:11 PM
Allora qualcuno con un cuore c’e’ rimasto in questo paese…
dicembre 18, 2007 at 6:53 am
sembrerebbe… mi stavo chiedendo se non basterebbero più esempi virtuosi come questo per innescare una reazione a catena…
dicembre 19, 2007 at 11:02 am
cinicamente, se comunque gli serviva un portinaio o un addetto alle scartoffie, facendo così ci hanno anche guadagnato parecchio in prestigio
dicembre 19, 2007 at 10:32 PM
ne fanno una buona ma ne sbagliano un’altra: ad un gruppo di persone che avevano proposto un progetto nel settore sportivo, un loro manager non li ha neanche considerati. Soltanto dopo ripetute mail c’è stata la risposta del manager il quale neanche si è scusato! Anzi ha detto che l’azienda non ha ritenuto strategico per il suo business l’investimento…ed inoltre probabilmente la mail sarà arrivata in un momento di grande lavoro e, date le centinaia di proposte che ricevono ogni giorno da riviste, squadre sportive e organizzatori di gare, si saranno dimenticati di rispondere. A chi legge ogni altro commento.
febbraio 9, 2009 at 3:56 PM
[…] Aziende dal volto umano […]
agosto 12, 2009 at 3:59 PM
[…] bella notizia insomma, e magari qualche “padrone dal volto umano” che ogni tanto salta fuori. Almeno si […]
novembre 27, 2009 at 6:55 PM
[…] i casi dell’operaio Carlo Corraini, vittima di un terribile incidente e la cui azienda, l’Aqualfil di Rovereto, gli ha tenuto il posto benché non fosse obbligata, quello del pastaio Enzo Rossi che ha dato un aumento di 200 euro ai […]