L’uomo che rubò 5 miliardi di euro
gennaio 26, 2008
E ‘ imbarazzante raccontare come un «signor nessuno», Jerome Kerviel, 31 anni, dipendente senza particolare esperienza o posizione dirigenziale abbia potuto eludere i sofisticati sistemi di controllo e di gestione del rischio che dovrebbero essere propri di un’istituzione come Société Générale, generando un “mega-buco” di 5 miliardi di euro.
In realtà, ha spiegato una fonte finanziaria qualificata al Sole 24 Ore, proprio questo suo essere un perfetto sconosciuto, «con anni diesperienza nel back office e quindi con una conoscenza approfondita dei sistemi informatici» potrebbero averlo aiutato a fare ciò che ha fatto. La Societé generale, uno dei pilastri del sistema bancario francese e punto di riferimento della finanza mondiale scopre,come per caso, che uno dei suoi broker la ha truffata giocando in borsa
nelle sale stesse dell’istituto, grazie alla sua conoscenza dei sistemi informatici.
Daniel Bouton, presidente e direttore generale di Société Générale, ha presentato una lettera di dimissioni, subito respinta dal cda dellabanca e, assieme al vicedirettore generale Philippe Citerne, hacompiuto un gesto di contrizione rinunciando sia al bonus previsto per l’anno scorso sia ai primi sei mesi di remunerazione fissa per quest’anno. Oggi, sui giornali francesi si scuserà con i clientispiegando in una lettera che cosa è accaduto.
La ricostruzione dei fatti non convince tutti. Elie Cohen, economista e docente a Sciences Po, ha detto all’Afp che «è difficile credere a questa spiegazione», soprattutto perché pare che il trader avesse aperto queste posizioni sui futures durante tutto il 2007. E riporta il sentimento generale colto nelle sale operative dove si pensa che la banca «abbia esagerato l’ampiezza della malversazione per nascondere altre operazioni di mercato andate male» e che non si arriva ad unasimile cifra da soli, per giunta senza responsabilità dirigenziali.
Il dubbio che si insinua è pesante, ma al momento non esistono elementi oggettivi di riscontro. Un’altra fonte finanziaria non lo ritiene invece possibile, proprio alla luce della precipitosa liquidazione delle posizioni in un momento estremamente critico per i mercati, segnale di una scoperta improvvisa e traumatica: «La divisione banca d’investimento a Société Générale è il fiore all’occhiello dell’istituto, la gallina dalle uova d’oro, e come tale ha sempre goduto di una certa autonomia, quasi fosse uno Stato nello Stato. È dunque possibile che questo atteggiamento abbia portato ad un allentamento dei meccanismi di controllo».
Raymond Soubie, consigliere economico del presidente Nicolas Sarkozy, chiede “più trasparenza” sui movimenti di capitali di Societe Generale. “Dobbiamo interrogarci sui controlli interni della banca — dice — è incredibile che una sola persona possa aver gestito affari per più di 50 miliardi di euro”. Soubie nota che il 31enne Kerviel avrebbe gestito un giro di contrattazioni superiore all’attuale valore di capitalizzazione di borsa della banca che è di 35,9 miliardi di euro.
Powered by ScribeFire.
gennaio 29, 2008 at 12:15 PM
Questa storia è molto interessante, ma al momento le notizie sono incerte, frammentarie e poco chiare.
La mia impressione è che il tizio non stesse per niente cercando di fregare l’azienda, ma vedremo con il tempo cosa è veramente successo.
Mi riesce davvero difficile credere che abbia potuto gestire quelle cifre senza che nessuno dei suoi responsabili, i suoi colleghi, i gestori dei conti, abbiano saputo nulla.