Alitalia? E chi se ne impipa

marzo 24, 2008

Non so voi ma io reagisco con crescente insofferenza alle notizie quotidiane sulle sorti di Alitalia. Sembra che il destino della compagnia di bandiera sia la priorità nazionale: da settimane ormai siamo informati praticamente ora per ora sull’andamento delle trattative.

Tutti i politici, aggrottando la fronte pensosi, si sentono in dove di farci sapere in tutti i tg la loro preziosa opinione. A me francamente di che fine faccia Alitalia interessa poco o nulla. Che fallisca, o la vendano, chi se ne impipa? Mi piacerebbe solo che lo Stato non ci rimettesse altri quattrini (nostri) per tentare ulteriori improbabili “salvataggi”.

Secondo i media mainstream però Alitalia è l’emergenza italiana più importante
di tutte e quindi ci maciullano gli zebedei a tutte l’ore. Ma chi ha stabilito che agli italiani debba interessare tanto la fine più o meno ingloriosa dell’ennesimo carrozzone statale?

10 Responses to “Alitalia? E chi se ne impipa”

  1. sabrina Says:

    Anche a me girano quando lo Stato sperpera i nostri soldi,ma ad arrivare a dire “Chi se ne frega se Alitalia fallisce”io mi tratterei nel dirlo,perchè ci sono tante persone che ci lavorano ed hanno una famiglia da mantenere,proviamo ogni tanto a metterci un pò nei panni degli altri, aiuta molto a capire il prossimo.Io spero che trovino una soluzione giusta per tutti.


  2. pure sta storia della salvaguardia dei lavoratori ha stufato. cos’hanno i dipendenti di alitalia in più agli altri.

  3. sabrina Says:

    Non hanno niente più degli altri pensa che io 3 anni fà sono stata licenziata per le troppe assenze dal lavoro per colpa delle troppe crisi epilettiche che avevo e che ho!quindi posso permettermi di parlare perchè mio marito ha un lavoro dove lo pagano una cicca marcia e abbiamo l’affitto da pagare un figlio da mantenere e tutte le spese che sai pure tu che abbiamo nella vita quotidiana!

  4. aghost Says:

    esatto Antonio: il problema è che il disastro Alitalia è il frutto di decenni di malagestione politica, di clientelismo, di sprechi colossali e gestione allegra.

    Ora i nodi vengono al pettine, ma si ha la pretesa di proteggere ancora una volta una categoria di privilegiati a spese della collettività. Ricordiamoci che alla Thyssen degli operai sono morti bruciati e uno si è suicidato perché ha perso il lavoro.

  5. stargazer Says:

    In Italia ci sono delle priorità. Del precariato, delle pensioni, della salute dei cittadini ai politici non può fregare di meno. Non ci guadagnano niente se la percentuale di cancro diminuisce.

    L’Alitalia è una Priorità, con la P maiuscola, perché è una mangiatoia clientelare che porta voti e potere. Tanto consuma i soldi dei cittadini: se non bastano più è sufficiente aumentare le tasse dicendo che “il Paese ha bisogno di sacrifici”. Sempre i nostri però.


  6. Mi dispiace per Sabrina, ma Alitalia deve portare i libri in tribunale, peraltro i suoi dipendenti sono gli unici ad avere la garanzia di una liquidazione.
    Ero d’accordo con aghost che l’Alitalia ha stufato, e siamo già a 5/6 commenti…
    Dispiace per chi ci lavora, ma non si possono creare rendite di posizione con società para-pseudo-statali che perdono 2 miliardi al giorno.
    Alitalia è ormai un simbolo della reale volontà di effettuare tagli ai rami secchi, se dovessero riuscirci potremo fiduciosamente aspettarci che eliminino qualche provincia o comunità montana.
    Mi sento una merda a dirlo, ma non avrei alcuna nostalgia delle migliaia di forestali dell’Aspromonte o delle decine di dipendenti dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria.
    In caso contrario rassegnamoci a rimanere ai limiti del terzo mondo

  7. Liuk Says:

    Come dice stargazer, l’Alitalia è diventata la priorità politica numero 1 perché è l’unico grande problema italiano dove ci si può mangiare sopra. Con il precariato e le morti sul lavoro c’è poco da guadagnare.

    In realtà l’Alitalia è sempre stata in crisi ma fanno finta di accorgersene solo ora.

    L’Alitala come tutte le grandi società italiane non sono gestite da persone competenti, sennò non si rifocillerebbero puntualmente coi nostri soldi (non di clienti, ma di cittadini).

    Ora fanno la faccia di quelli a cui interessano soprattutto i posti di lavoro, ma in realtà gli interessano solo i loro (e quelli dei loro figli!!!)

  8. Fanky Says:

    Aghost, sono d’accordo con te, anzi per dirla tutta me ne importa ancora meno di Malpensa.

  9. arwen_h Says:

    alitalia dovrebbe fallire… se fosse un’azienda qualunque l’avrebbero chiusa tempo addietro. non capisco questo accanimento terapeutico verso questa azienda, che secondo me non rappresenta l’italia piu’ della barilla o della ferrero. poi per come la svendono ad air france… sono brava anche io a comprarle, se mi danno dei soldi e lo stato copre la cassa integrazione degli esuberi… a queste condizioni sono buoni tutti!!!

  10. Luca Rosso Says:

    Sembra che l’indotto sia un risorsa per il paese, la pubblicità fatta a bordo in fatto di prodotti Italiani e poi ancora quel fiore all’occhiello che sono le verifiche tecniche sulle aeromobili. Purtroppo i gestori ed i politici correlati sono quello che sono e non c’è nessuno che sia in grado di togliergli il posto. Perché non provate voi a entrare in politica??


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