Voteresti tuo nonno?
aprile 6, 2008
Lo scorso maggio l’Austria ha esteso, primo paese in Europa, il diritto di voto a sedicenni e diciassettenni. Qualcuno ha proposto la stessa cosa anche per l’Italia.
Le ragioni di una tale riforma sarebbero, perlomeno nelle intenzioni, quelle di svecchiare la classe politica, obbligando in qualche modo i politici a prediligere i temi più vicini alle nuove generazioni.
Quest’idea mi lascia perplesso. E’ pur vero che i sedicenni di oggi sono molto più svegli di dieci o venti anni fa, tuttavia questa proposta non mi convince. La propaganda, già terrificante in questo paese, si indirizzerebbe verso i giovani elettori con effetti devastanti: un partito con le veline sarebbe probabilmente votato a furor di popolo, magari con lo slogan “più videogiochi (o motorini) per tutti”.
Non so, mi mette tristezza l’idea di corrompere anzitempo le nuove generazioni con un prevedibilissimo indottrinamento politico. Soprattutto oggi dove la battaglia politica si gioca per poche decine di migliaia di voti.
Per svecchiare la classe politica probabilmente non serve dare il voto ai sedicenni: basterebbe ad esempio limitare i mandati, oppure abbassare il limite di età dei candidati eleggibili, che guarda caso in Italia è tra i più alti del mondo: 25 anni alla Camera e 40 al Senato (25 anni l’età minima per votare i senatori). Ha senso permettere a un sedicenne di votare leader di settantanni e passa?
Insomma il voto ai giovanissimi somiglia un po’ troppo alla proposta della patente ai sedicenni per “emanciparli”. Tra i più entusiasti sostenitori, i costruttori di automobili e i titolari di scuola guida. Chissà perché.
aprile 6, 2008 at 10:45 am
non puoi svecchiare una classe politica se non puoi scegliere di dare il tuo voto ad una persona giovane… Non e` tanto l’eta` degli elettori a fare la differenza (considerato che i nostri politici di punat sono mediamente molto in la con gli anni) quanto quella dei candidati.
aprile 7, 2008 at 8:45 am
Io ad esempio non ho mai capito perchè per guidare ci vuole la patente, ma per votare bsta la carta d´identità