Come internet mi ha cambiato la vita
aprile 13, 2008
Dario Bonacina ci ricorda che oggi Google celebra, con un logo particolare, Antonio Meucci, inventore del telefono. E segnala anche il “Meucci Blog Day“: senza il telefono e senza linee telefoniche, Internet non esisterebbe. Giusto quindi celebrare questa grandiosa invenzione.
Io però vorrei dire come internet mi ha cambiato la vita. In meglio.
Mi ha permesso anzitutto di “inventarmi” un nuovo lavoro, che metteva insieme due mie passioni: la fotografia e la rete. Questo mi ha permesso di dare un calcio al vecchio lavoro e all’orario d’ufficio, e lavorare a casa mia. Curo un portale turistico, e il grosso del lavoro lo faccio via internet.
Niente auto, niente traffico, niente perdite di tempo. Consumo di meno e inquino di meno. Ho potuto anche cambiar casa e scappare dalla città, andando a vivere in un posto tranquillo in montagna, circondato dai boschi. La qualità della mia vita è migliorata di parecchio. Anche la mia vita sentimentale ne ha tratto giovamento: ho conosciuto la mia compagna attuale sulla rete :) Che si vuole di più?
Ecco perché vedo rosso quando la rete è trattata con sufficienza e non, invece, come la più straordinaria fucina di opportunità. Senza internet non avrei potuto far nulla di quel che ho fatto. Ecco perché vedo rosso quando sento parlare di adsl che non c’è, di adsl lente o peggio ancora a “consumo”, insomma di tutti quei freni assurdi che impediscono la diffusione di questa fantastica invenzione che è internet.
A voi internet come ha cambiato la vita, se l’ha cambiata? :)
aprile 13, 2008 at 8:42 am
Aghost, la tua testimonianza rappresenta pienamente come Internet – strumento spesso demonizzato (e noi, come altri, ne parliamo spesso) – da strumento di comunicazione possa costituire in realtà una fonte di opportunità, nonché il modo migliore di utilizzare ciò che il progresso e la tecnologia sono in grado di offrire.
Per rispondere alla tua domanda, non posso ancora dire che Internet mi abbia cambiato la vita: mi ha fatto conoscere molte persone e per molti versi mi ha fatto aprire gli occhi e la mente su molte cose. Proprio perché, fondamentalmente, è un potente strumento di comunicazione. Internet mi affascina proprio per questo: permette a tutti di comunicare e, se utilizzato intelligentemente, è una straordinaria fonte di opportunità.
aprile 13, 2008 at 9:08 am
APPENDICE
Stamattina ho notato che da Google non si sono sprecati: mentre a Bell hanno dedicato una celebrazione “planetaria”, a Meucci hanno dedicato solo il logo di Google.it. Sarebbe bello che dalla rete arrivasse a Google una montagna di link su Meucci.
aprile 13, 2008 at 5:31 PM
Aghost… io lo so che le parolacce non piacciono, ma sono romano… cioè a volte i pensieri nascono così, nella propria lingua madre… e bisogna dirli come vengono perchè altrimenti sarebbero qualcosa di diverso nell’istante stesso in cui escono dalla bocca… o dalle dita (peggio)… ti confido dunque il mio pensiero spontaneo (prima del filtro che avrei dovuto applicare dopo per convertirlo in qualcosa di più “sociale”): “me cojoni!”. Cioè belle le foto, belle le storie che scegli di raccontare, e bello il cambiamento di vita che hai fatto.
La cosa che mi fa più rabbia è che la tua esperienza potrebbe essere intrapresa da milioni di persone se solo… bah… in nord europa sembra che qualcosa sul fronte del telelavoro si stia muovendo, qui invece, ecco, deve essere una fortunata invenzione personale… fa rabbia però pensare che (con tanti “se”, “ma”, etc) chi vive in città o comunque ci va a lavorare tutti i giorni, potrebbe evitarsi di buttare tempo e benzina nel traffico, magari andarci solo 2 giorni a settimana… significa che statisticamente, per strada, ogni giorno, ci sarebbero circa 1/3 delle macchine che ora ci sono tutti i giorni… meno inquinamento, vita meno costosa, meno stressante, più produttiva… non e’ certo come andarsene a zonzo per le alpi (che magari a qualcuno può pure non piacere)… però è già un gran passo avanti fare la stessa vita con più soldi in tasca, meno smog nei polmoni e più tempo a disposizione. Internet, che invenzione… sarebbe!
aprile 13, 2008 at 5:45 PM
be’ mfp, è proprio quel che volevo dire! Io sono un caso sporadico ma queste opportunità potrebbero essere colte da moltissime altre persone, se fosse possbile.
Invece ci costringono a fare i pendolari, a consumare, inquinare, per stare otto ore al tornio o in ufficio a girar scartoffie…
Certo mi rendo conto che in un certo senso sono un privilegiato, perchè non tutti i lavori si prestano al telelavoro… ma certamente non si fa nulla per incentivarlo.
Qui in trentino, per dire, si sono messi in testa di fare “metroland”, una metropolitana in ogni valle!
Una spesa spaventosa ma sopratutto decenni di cantieri (e di “magnadore”) sfasciando piccole valli alpine. Una cosa demenziale che santifica il pendolarismo invece che ridurlo! Tieni poi conto che la gran massa dei pendolari sono dipendenti pubblici! A pensarci è da piangere…
aprile 13, 2008 at 10:56 PM
Per il Meucci Day ho costruito una foto. Ti ho linkato. Ciao.
aprile 14, 2008 at 6:52 am
grazie alberto!
aprile 14, 2008 at 10:05 am
La mia vita non è cambiata nel senso pratico, anche se per me internet, i blog che seguo, la chat, il fatto di trovare tutto con un clic, per me, dicevo, significano molto. Mi pare di avere il mondo in casa, di “conoscere gente”, anche se in realtà non è così. Diciamo che è un’opportunità in più, un hobby diverso, un modo per passare del tempo in compagnia, anche se molto discutibile. Si rischia di isolarsi, di dare troppa importanza a questo mezzo, di illudersi di essere meno soli, mentre quando si spegne tutto, la reltà torna addosso, a volte come un macigno. Direi che si deve essere abilissimi a non farsi sopraffare da tutto ciò, gestire bene, filtrare il tempo, il modo, le “persone”. Complimenti a te che, a quanto pare, lo hai saputo fare.
aprile 14, 2008 at 7:00 PM
Questo post è uno di quelli dei quali condivido ogni singola parola. Anche le virgole, guarda.
Però ora sto rosicando, perché quello che fai tu, sto cercando di farlo anch’io da parecchio tempo. Difficile ingranare un’attività dovendo continuare a fare le 8 ore di ufficio classiche. Ora ci sto riprovando, speriamo sia la volta buona. :)
aprile 18, 2008 at 7:11 am
be’, ho scritto questo post a mo’ di incoraggiamento per tutti coloro che vorrebbero “cambiar vita” grazie a internet. Non è facile, non è tutto rose e fiori ma con volontà, caparbietà, idee (e un po’ di culo), non è impossibie :)
aprile 21, 2008 at 3:34 PM
Beato te che hai la banda larga i montagna. Io abito a Roma e a 15 km non arriva neanche fastweb…
t’ho detto tutto
aprile 21, 2008 at 4:29 PM
superbisco, si però ho penato tre anni con la connessione via cello (un incubo) e per avere adsl ho dovuto cambiare casa :(((
luglio 25, 2008 at 10:58 PM
[…] ho già scritto, a me internet ha cambiato la vita, e mi chiedo quanti altri potrebbero avere nuove opportunità se la rete fosse diffusa come […]
agosto 10, 2008 at 2:27 PM
proprio ieri sera ho scritto un post sul mio rapporto con il mondo grazie a Internet.
http://lisa2007.splinder.com/post/18047857/LA+MIA+BANCARELLA+SUL+MONDO
Bellissimo blog, tornerò a trovarti!