Servitori dello Stato oppure fessi?

luglio 23, 2008

Tre colpi di pistola 357 magnum ammazzano Giorgio Ambrosoli la sera dell’11 luglio 1979. Li spara William Arico, sicario mafioso assoldato dal bancarottiere Michele Sindona. Presagendo la fine, qualche tempo prima Ambrosoli scriveva alla moglie, in una lettera diventata in qualche modo il suo testamento spirituale.

Anna carissima,
è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della B.P.I. (Banca Privata Italiana n.d. r.) atto che ovviamente non soddisfarà molti e che è costato una bella fatica.

Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente dì ogni colore e risma non tranquillizza affatto. E’ indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il paese.

Ricordi i giorni dell’Umi (Unione Monarchica Italiana n.d.r.), le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant’anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l’incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato – ne ho la piena coscienza – solo nell’interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo…

I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [… ] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa. Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell’altro [… ]

Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi.

Dopo quasi 30 anni dalla morte, vedendo quello che accade oggi, c’è da chiedersi a cosa sia servito il sacrificio di gente come Ambrosoli, Falcone, Borsellino… servitori dello Stato oppure fessi?

10 Responses to “Servitori dello Stato oppure fessi?”

  1. zen Says:

    I fatti direbbero la seconda che hai detto.
    Questo è un Paese dove siamo tanto bravi a onorare alcuni valori solo quando le persone che li difendono sono morte.
    Sfiducia e fastidio

    ciao
    z

  2. K.Hiei Says:

    Eroi

  3. marinfaliero Says:

    quoto Zen, non potrei dire nulla di più intelligente

  4. Emilio Says:

    Hai tremendamente ragione e spesso anche io mi sono chiesto a cosa siano servite tutte queste morti. Ormai siamo un Paese che di Ambrosoli conosce solo le caramelle…null’altro. Le ultime elezioni sono state vinte con la storia della sicurezza ma poi tagliano fondi alle forze dell’ordine. Siamo un Paese che si fa prendere in giro…e se uno fa il proprio dove in un’Italia di arraffazzoni, è un eroe…vediamo di non dimenticare MAI l’esempio di vita, di coerenza e di politica giusta, dato da queste persone.

  5. K.Hiei Says:

    Il problema è la memoria…gli Italiani tendono a dimenticare troppo velocemente questi eroi che invece dovrebbero essere ricordati sempre.

    Il programma scolastico della scuola superiore in cui andavo neanche molto tempo fa comprendeva almeno per la storia lo studio fino agli anni 80,ma praticamente mai,ne alle scuole medie ne alle elementari gli insegnanti riuscivano ad arrivare ai giorni nostri,sarà perchè il programma era troppo lungo sarà perché spesso dovevano ripassare lezioni già fatte perché la classe”Era rimasta indietro”,ma in un modo o nell’altro uno studente appena diplomato non sa niente degli ultimi 50 anni di storia Italiana,che dovrebbe essere quella più importante a giudicare da come siamo ridotti.
    Mi ricordo che molti dicevano(E dicono),che è importante conoscere la storia,le nostre origini..ecco,noi sappiamo quasi tutto dall’antico impero romano,al rinascimento,al sconfitta della seconda guerra mondiale però nonostante questo la storia si ripete ancora una volta,e sta accadendo in Italia che era considerata ai tempi d’oro uno dei migliori paesi al mondo in termini di storia,filosofia e soprattutto giurisprudenza(Vedi diritto Romano),ed ecco come ci siamo ridotti negli ultimi 14 anni grazie ad un miliardario mafioso.

  6. aghost Says:

    si k.hie,i anche se non sono così sicuro che conosciamo bene la storia passata. Ai tempi miei comunque, alle medie superiori non siamo neppure arrivati alla seconda guerra mondiale, quel poco che so l’ho imparato per conto mio, se aspettavo la scuola stavo fresco!

    In ogni caso è tristissimo vedere quanto sono considerati i servitori dello stato che ci hanno rimesso la pelle, e la gentaglia che c’è ora al govero a iniziare dal premier che definisce “eroe” il mafioso mangano, e tutta la cricca indecente con cui s’accompagna… che pena

  7. ff Says:

    Questi post mi fanno sempre più pensare che questo blog è fondamentale. Complimenti, anche se non sempre sono d’accordo con te.
    Però, permettimi di usare un po’ di pensiero laterale, questo dimostra che la “destra” non è solo il berlusconismo o il manganello. Che peccato che tanta gente debba votare per questi individui che hanno usurpato il posto in parlamento. Ormai a destra c’è solo la “festa della salsiccia”, non gente come Ambrosoli o Montanelli.

  8. aghost Says:

    ff, essere “sempre d’accordo” non è proprio necessario, anzi :)

    A costo di essere qualunquista, devo dire che orami non vedo grandi differenze tra destra e sinistra. E lo dico con dispiacere… :(

  9. Luca Lattanzi Says:

    Ho due figli piccoli e spesso, per ovvie ragioni, ho pensato di trasferirmi all’estero con tutta la famiglia; se non l’ho ancora fatto, lo devo a persone come Ambrosoli. Resto e resto dalla parte dei fessi come Ambrosoli, Borsellino, Falcone e tanti altri.

  10. a.g. Says:

    grazie per il post, luca, e grazie di essere uno che non molla…


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