La carica dei mille si ammoscia?

luglio 27, 2008

Su Codice Internet, la nuova comunità che si propone di abbattere l’ignoranza che circonda Internet, si sono entusiasmati per gli 800 iscritti in meno di 15 giorni.

Potrebbero sembrare tanti, ma temo non lo siano affatto
. I quasi mille iscritti rappresentano in qualche modo la “punta di diamante” della blogosfera, coloro cioè che sono molto informati-impegnati eccetera, e che seguono con grande attenzione le dinamiche della rete.

Ma mille persone in tutt’Italia non sono un po’ pochine
? Ammettiamo pure che gli iscritti crescano, raddoppino o quadruplichino, alla fine della fiera quelli veramente attivi su questa massa di iscritti saranno si e no qualche centinaio di persone. Sarebbe ottimo se fossimo nella Repubblica di S. Marino, ma per un paese come il nostro significa che siamo esattamente i soliti quattro gatti

Vale a dire che la forza comunicativa e mediatica è ridotta al lumicino. Perché l’unico modo di sfondare il muro di ignoranza che isola internet sarebbe quella di andare sulla tanto deprecata televisione… Ma la tv tradizionale vede internet come il fumo negli occhi: infatti non esiste, neppure sulla cosiddetta tv del servizio pubblico, un solo programma decente dedicato a internet, e uno dei massimi ignoranti della rete, Vespa, si permette di definire internet come “un mondo assolutamente spaventoso“.

16 Responses to “La carica dei mille si ammoscia?”

  1. Uyulala Says:

    E’ vero che per Vespa internet è un luogo assolutamente spaventoso. Se ci entrasse verrebbe coperto di improperi fra i più coloriti e fantasiosi, nessuno gli leccherebbe il c**o e nessuno permetterebbe che lui lo facesse ai politici. Quale luogo potrebbe essere più spaventoso per uno come lui?

  2. db Says:

    Secondo me invece il risultato è tutt’altro che disprezzabile. Codice Internet non sta vendendo un iPhone (che nel giro di pochi giorni è arrivato a un milione di utenti): sta proponendo e organzzando idee, iniziative, eventi. Focalizzati su un argomento tutt’altro che semplice da affrontare, che è “portare Internet alle persone”.
    Che, a mio avviso, significa avere la possibilità di far conoscere bene lo strumento (a chi, come dici tu, si permette definirlo un luogo assolutamente spaventoso), ma anche di renderlo accessibile e disponibile a tutti. Questo secondo fattore ovviamente non dipende da noi, ma possiamo contribuire a fare in modo che la classe politica e la classe dirigente si attivino per farlo. Facendo loro conoscere bene Internet come “strumento” e come “risorsa”.
    Considera poi che in questa stagione l’attenzione potrebbe essere anche più scarsa del solito: tu in Internet ci vivi e ci lavori, ma molti potrebbero anche collegarsi una volta alla settimana e non essere a conoscenza del progetto… Spetta anche a noi pubblicizzarlo.

  3. Uyulala Says:

    Mi ci sono iscritta poco fa…

  4. aghost Says:

    dario, io spero che qualcosa si riesca a smuovere, ma la vedo difficile. Perché le persone coinvolte sono poche, le resistenze molte e i mass media sempre quelli e controllati dai soliti noti. Ergo, leggi il mio post successivo :)


  5. […] su come divulgare internet, l’ambizioso obbiettivo di Codice Internet, sono convinto, e lo dico con dispiacere, che la […]

  6. stargazer Says:

    Eppure una dozzina d’anni fa c’era sulla RAI un bel programma di Massarini su internet, allora semisconosciuta all’utenza italiana.

  7. db Says:

    Anch’io apprezzerei moltissimo il ritorno di una trasmissione come MediaMente con Carlo Massarini.

  8. superbisco Says:

    Ma infatti solo la bontà delle divulgazioni renderanno “di massa” questa comunità.

    Ritornare alla TV mi sembra anacronistico, anche se, almeno per il momento, rimane una grande vetrina.


  9. […] Nel frattempo la community che si è raccolta conta più di 800 persone, secondo aghost siamo pochi, secondo me pochi ma […]

  10. Alberto Says:

    Infatti su che canale veniva trasmesso MediaMente?
    Raitre, e ti ho detto tutto… :-(
    Snobbato dai due canali principali, relegato al pomeriggio sul terzo…
    Ciao Aghost, capisco la tua diffidenza ed il realismo delle tue idee, in Italia come dice la canzone, viviamo nel paese delle mezze verità.
    Ci piace tutto e nulla, vogliamo la verità, ma abbiamo paura delle conseguenze, vogliamo la giustizia, ma spesso e volentieri trasgrediamo.
    In un paese dove la libertà di espressione può venire dal supporto telematico, nessuno fa in modo di divulgarne l’importanza.
    dalle mie parti si dice:
    “Una nuci t’on sacco n’un scrusci…
    Una noce in un sacco non fa rumore”
    Quindi, siamo già ad 800 iscritti, un piccolo rumorino stiamo iniziando a farlo, non credi?
    Buona giornata.

  11. Alberto Says:

    Ma scusate, 10 milioni di utenti vi sembrano pochi?
    Vi sembra che oggi, in pieno 2008, ci sia ancora bisogno di fondare associazioni che si propongono di far conoscere Internet?

    Lavorando negli Istituti superiori, posso assicurare che la totalità degli adolescenti italiani usa Internet. Che poi i loro insegnanti ne sappiano meno di loro, questo è un altro paio di maniche…

  12. aghost Says:

    alberto, le nuove generazioni usano internet di sicuro. Ma come usano la rete? Per vedere filmati su youtube? Anche in questo caso mi pare che una alfabetizzazione sulle grandi possibilità offerte da internet sia quantomeno opportuna. Per le generazioni vecchie che frenano, ma anche per le nuove che devono poter sfruttare tutte le opportunità

  13. mfp Says:

    Aghost, iMille sono un esperimento sfigato come Partito Pirata… quest’ultimo culturalmente preparato ma sfortunato dal punto di vista dell’immagine… iMille invece con una buona immagine ma bacati culturalmente.

    Argomento con una battuta di spirito (neanche troppo): i 1168 di Garibaldi sono salpati con un vaporetto comprato da quest’ultimo grazie ad un fido segreto di Cavour/Savoia. Arrivati in Toscana i Mazziniani (ovvero quelli che inseguivano un’ideale di democrazia) li hanno abbandonati (perche’?)… arrivati a Palermo le navi da guerra inglesi Argus e Intrepid li hanno coperti dalla flotta borbonica… e la loro iniziativa ha avuto successo grazie a milioni di franchi francesi (in piastre d’oro turche) portati dagli inglesi, con cui sono stati corrotti gli ufficiali borboni (che “guarda caso” si sono ritirati, allontanati da dove servivano, a volte hanno deposto le armi senza combattere, altre addirittura hanno cominciato a sparare nel verso sbagliato). Se si dovesse affidare a iMille la rinascita dell’Italia avremmo un’altro ricorso storico affidato alla corruzione…

  14. aghost Says:

    il paragone garibaldi-montemagno mi pare un pelo temerario :))))

  15. aghost Says:

    ps: mfp perché definisci “bacata” l’iniziativa di montemagno?

  16. a.g. Says:

    è ufficiale, codice internet s’è sgonfiato, sono fermi a 1300 utenti :)


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