Un paese di miliardari
luglio 28, 2008
Sul marciapiede di uno dei viali centrali di Harare due biglietti da 100 milioni di dollari sono trascinati dal vento. Nessuno cerca di raccoglierli. Non valgono nulla. Assolutamente nulla.
A metà giugno una sigaretta costava 300 milioni di dollari. Per un caffè bisognava sborsare un miliardo di dollari. Senza contare la mancia, meno di 200 milioni è considerato un insulto. I prezzi danzano da un giorno all’altro. Alla fine di giugno il biglietto verde americano valeva 6 miliardi di dollari locali. I biglietti da 100 mila che avevano corso legale nel 2007 sono già un ricordo. Sono stati spazzati via quest’anno da tagli da 10, 50, 100, poi 250 milioni. Da qualche mese circolano speciali «agro cheques» da 5 e 50 miliardi. Presto arriveranno gli «industrial cheques» da 100 o 1000 miliardi. I grandi magazzini Meikles sono una delle attrazioni di Harare.
Le colonne eleganti appoggiate sul marciapiede, è un esempio di architettura dell’inizio del Novecento. Con il suo scalone monumentale, anche l’interno è magnifico. È vuoto, o quasi; sembra alla vigilia della chiusura. Al piano terra qualche vestito, piatti, prodotti d’artigianato…
Leggi l’aggiacciante cronaca dallo Zimbabwe che muore pubblicata su La Stampa
luglio 26, 2008 at 1:45 PM
In Italia sarà peggio:
“Un miliardo per tutti”
S. B.
luglio 28, 2008 at 7:20 PM
Hanno tolto l’articolo?
Non riesco a caricarlo
luglio 28, 2008 at 7:32 PM
marin prova ora..
luglio 29, 2008 at 8:45 am
Apache 5.5.9 Error Report.
Non preoccuparti, non voglio farti perdere troppo tempo
luglio 29, 2008 at 8:58 am
ho provato ora, funziona!
http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=8583149
luglio 29, 2008 at 9:48 am
Embe’? Pensate che quando la produzione petrolifera iniziera’ a declinare (ovvero tra pochi anni) qua’ andra’ meglio?
luglio 29, 2008 at 1:40 PM
boh! mi da ancora Apache error…
Mi interessava, faresti un copy-paste su email?
blogger@marinfaliero.net
Tnhx