E-mail che fanno male
settembre 15, 2008
Vai Blackcat, ho letto questa e-mail tremenda:
Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago
Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale. “La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:
• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipoLasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge. Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.
Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.
Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.
Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!”
Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.
Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione. Ho pianto. Dal dolore.
Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:
-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.
Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale. Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.
Firma.
settembre 15, 2008 at 1:57 PM
Avevo seguito la questione dal blog di Blackcat.
Purtroppo la situazione dei megastore – grande distribuzione e’ questa e in alcuni casi ancora peggiore; la terzializzazione dei servizi , il clientelismo nello scegliere i partner ed il mancato aggiornamento del personale fa si che alcune persone non in grado di gestire rapporti personali-cliente-azienda vengano preferiti ad altre realmente capaci ( anche in alto loco) .
Poi diciamolo Carrefour ( a detta dei loro comunicati stampa ) non e’ una azienda che corre buonissime acque nel nostro paese:
http://theretailer.blogosfere.it/2007/11/i-piani-di-carrefour-dopo-labbanmdono-del-meridione.html
settembre 15, 2008 at 6:33 PM
che tristezza sembra che cose del genere non possano succedere… ma d’altronde non mi stupisco, quante volte i bambini un po ciccioni vengono messi dietro nei saggi scolastici e nelle recite perche’ brutti? quante volte al liceo le ragazze carine della scuola sfottevano quelle bruttine? e quante volte si e’ sentita la parola “sfigato” verso il ragazzo brufoloso un po secchione?
la gente e’ stronza, e sa essere parecchio stupida non c’e’ da stupirsi..
settembre 15, 2008 at 7:01 PM
Te lo amplifico sul mio blog
Bruno.
settembre 16, 2008 at 2:47 PM
Vergognoso.
settembre 16, 2008 at 10:41 PM
L’ignoranza, nonostante il progresso, trionfa ancora.
settembre 18, 2008 at 12:09 am
Penso che la miglior risposta sia stata data qui:
http://www.informahandicap.it/struttura.asp?notizia=1210&cerca=notizie
settembre 20, 2008 at 9:13 PM
Vergognoso. Ma qui non è una questione di istruire il personale, piottosto di umanità. Non compassione, umanità.
settembre 28, 2008 at 3:46 PM
Carissima Barbara,
mi chiamo Alessandro Martinelli e sono dipendente presso il Carrefour di Assago.
Sono anchio papà e comprendendo il tuo grande dolore ti sono fortemente vicino abbracciandoti forte.
Ti chiedo di visitare il sito http://www.uiltucslombardia.net dove io, insieme al Segretario Organizzativo siamo i moderatori del forum “Vita in azienda”, ti ho dedicato un topic apposta.
Abbiamo anche deciso di scrivere un articolo sulla tua storia sul nostro giornale “Area Sindacale”.
Rinnovandoti la mia grande solidarietà nei tuoi confronti, ti abbraccio sperando un giorno di potere interloquire personalmente.
Un caro saluto,
Alessandro Martinelli.
alessandromartinellionline@hotmail.it
(Membro del Direttivo Provinciale e Regionale U.I.L. Tu.C.S. Lombardia.)
ottobre 1, 2008 at 11:57 am
leggendo la lettera e i commenti mi sono venute in mente molte cose…ad esempio, perk nn chiamare subito qualcuno della direzione per prendere subito i veri colpevoli e magari provvedimenti immediati? perchè mettere subito tutto sul blog con commenti(probabilmente scritti da pochi) con pubblicità di google e un contatore shynistat professionale? perchè a queste domande fatte sul blog sono stati cancellati ben 5 messaggi e l’utente E’ STATO BANNATO (AUTORIZZAZIONE NEGATA!)?Perchè subito contro la mutinazionale con le leggi? Tanto di rispetto per L’AUTISMO e per questi bambini che da parte mia hanno solo e riceveranno sempre rispetto ma nn per chi lo strumentalizza…L’ITALIA E’ DEI FURBI E NON DEGLI ONESTI…QUESTO PURTROPPO LO SAPPIAMO MA PER FORTUNA NN SIAMO TUTTI COSì.
ottobre 1, 2008 at 11:59 am
lucro mi pare difficile pensare che la madre che ha subito un fatto così doloroso possa in qualche modo pensare di “strumentalizzare” la vicenda… non credi?
ottobre 1, 2008 at 1:32 PM
io lo spero tanto…
ottobre 1, 2008 at 1:33 PM
ma poi nn capisco perchè eliminare i messaggi E BANNARE GLI UTENTI…e tenere solo quelli con scritto “VERGOGNA” oppure “SIAMO CON TE”…