Obama vs. McCain, vince l’idraulico
ottobre 17, 2008
Alla fine il colpo da KO non c’è stato. McCain è partito all’attacco fin dall’inizio, ma Obama ha controllato la situazione parando i colpi con calma e autorevolezza. Il vecchio senatore repubblicano dopo la prima mezz’ora però s’è ammosciato, e il confronto è diventato piuttosto noioso, con continue citazione di cifre che per il grosso pubblico sono ormai prive di significato, pure astrazioni: chi è in grado di immaginare o quantificare i 700 miliardi di dollari del piano di salvataggio delle banche?
Stavolta i due contendenti erano seduti allo stesso tavolo, quasi faccia a faccia, in una sala con un pubblico scelto di “indecisi”. Curiosa la disposizione del conduttore, il giornalista Bob Schieffer, che dava le spalle agli spettatori.
“Charmant” e disinvolto come al solito Obama, con vivace cravatta rossa a righe che gli dava freschezza e spigliatezza. Pessima invece la cravatta da “vecchio” di McCain, blu con righe grigio-topo. Anche da seduto il senatore repubblicano appare molto rigido, muove le mani e le braccia come se fosse un pupazzo. Rimedia subito alla gaffe dell’altra volta, quando aveva chiamato Obama “quello lì” (that one) con una stucchevole ruffianeria dicendo “E’ bello rivedere Obama” (figuriamoci).
Il maggior difetto di McCain a mio avviso è l’essere troppo stizzoso: da uno della sua età e della sua esperienza ci si aspetterebbe maggior controllo, calma e riflessività. Invece è troppo aggressivo e sembra spesso un vecchio bilioso che non suscita troppo affidamento. Un altro errore è quello di attaccare troppo il suo rivale sul piano personale: in genere fa migliore impressione attaccare i ragionamenti piuttosto che il ragionatore. Agli elettori interessano poco le rivalità personali tra i due contendenti, preferiscono sentir parlare dei loro problemi e di come i candidati pensano di risolverli.
Obama è più abile a guardare in camera, anche se ogni tanto si dimentica di farlo. In uno studio televisivo ci sono molte telecamere, ciascuna con un compito preciso: primo piano di Obama, primo piano di McCain, primo piano del conduttore, poi inquadrature dei “totali”, campi medi eccetera. Ogni camera ha una piccola luce rossa che si accende quando il regista la manda “in onda”. Non è facile, mentre si dibatte con un avversario, seguire l’alternarsi della luce rossa che si accende da una camera all’altra (anche per le luci molto forti in studio). Quando si vuole parlare “direttamente” al telespettatore, bisogna fissare la camera in onda. McCain se ne dimentica spesso, nella foga guarda Obama o il conduttore.
Interessante osservare nei controcampi (l’inquadratura di chi ascolta) come si esprime il dissenso dell’avversario: McCain scrolla la testa o ha un ghigno sprezzante, Obama invece usa un largo sorriso. Funziona meglio il sorriso, secondo me. McCain prende spesso appunti su un quadernone, Obama no. Il non dover prendere appunti esprime in qualche modo la superiorità di chi ha una buona memoria.
Il dibattito ha avuto momento surreali, almeno per noi italiani, quando i due candidati hanno cercato di accattivarsi le simpatie di “Jo l’idraulico” (tirato in ballo parecchie volte e diventato una specie di celebrità), figura assai invisa dalle nostre parti, o quando promettevano “più sostegni ai vigili del fuoco”. Qualcosa di semplicemente incomprensibile in Italia visto che, dei vigili del fuoco, con rispetto parlando, non frega niente a nessuno (se non quando ci brucia la casa). Sarebbe assai bizzarro sentire Veltroni o Berlusconi in campagna elettorale fare promesse a idraulici e pompieri.
Per il resto normale amministrazione: McCain arruffone nei suoi attacchi disordinati e poco incisivi, Obama molto controllato, calmo e, anche in questo come nel primo e nel secondo dibattito, più “presidenziale”. Vince anche stavolta, senza strafare, questo terzo e ultimo confronto televisivo.
ottobre 17, 2008 at 1:19 am
Mi sto gia’ immaginando Silvio e McCain che si stringono la mano….
ottobre 17, 2008 at 7:44 am
Io mi sto già immaginando lo slogan:
‘Un presidente idraulico e vigile del fuoco’
ottobre 17, 2008 at 9:18 am
Io spero solo che vada bene … perchè altrimenti siamo messi male anche noi :(
ottobre 17, 2008 at 10:39 am
Anche in Italia c’è l’equivalente di Jo l’idraulico, ed è la casalinga di Voghera.
ottobre 17, 2008 at 10:46 am
non credo sia proprio la stessa cosa: Jo l’idraulico è un artigiano, la casalinga di Voghera, per l’appunto, una casalinga
ottobre 17, 2008 at 12:10 PM
@aghost -> Ho sentito la sintesi di “joe l’idraulico” alla radio … penso che ad ogni modo la maggior parte della gente i 250000$ non li guadagnano :(
(poi magari non ho capito nulla io…)
ottobre 17, 2008 at 12:17 PM
@innovatel, infatti Obama ha ribadito che il 95% dei lavoratori NON guadagna 250 mila dollari
ottobre 17, 2008 at 1:07 PM
secondo me la citazione di “Joe the plumber” non è surreale: Joe “the plumber” Wurzelbacher ha detto ad Obama che Joe avrebbe pagato più tasse con il piano fiscale di Obama e McCain cosa ha fatto? Ha usato “Joe the plumber” durante il dibattito per attaccare Obama. La casalinga di Voghera è una figura astratta, Joe the plumber invece è una persona reale.
ottobre 17, 2008 at 1:10 PM
hamlet, è surreale per noi italiani ovviamente, chi mai porterebbe in campagna elettorale un idraulico?
ottobre 17, 2008 at 2:19 PM
@aghost -> Io non ho guardato il dibattito (a parte l’orario) ma anche per la questione linguistica. Quindi sò quello che le fonti dicono. Certo, usare il 5% dei casi come “attacco” all’avversario non è molto una bella tecnica. Forse puntare sul restante 95% è molto meglio … a mio avviso
ottobre 17, 2008 at 3:59 PM
@ a.g se prima di un dibattito Berlusconi-Veltroni un libero professionista dicesse a Veltroni “è vero che col suo programma io pagherei più tasse?”, secondo te Berlusconi non userebbe quella persona contro Veltroni?
Secondo me, si.
ottobre 17, 2008 at 4:39 PM
@Hamlet -> i nostri politici credo non fanno testo … nel senso che dopo certi “show” che hanno fatto è meglio evitare le considerazioni in merito … … …
ottobre 17, 2008 at 5:00 PM
pare che joe non si chiami joe e non sia un idraulico
http://tauzero.wordpress.com/2008/10/16/joe-lidraulico-tutto-falso/
http://run4chocolate.wordpress.com/2008/10/16/joe-the-plumber-a-wurzelbacher-charlatan/
ottobre 17, 2008 at 11:20 PM
@sbronzo
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/us_and_americas/article4961157.ece
‘notte
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h.d.
ottobre 18, 2008 at 9:50 am
Chi voteranno gli elettori indecisi?
http://www.marinfaliero.net/2008/10/il-voto-in-america-prevarra-la-paura-o-il-coraggio/
ottobre 19, 2008 at 12:00 PM
in effetti non fa l’idraulico, non si chiama Joe ed è in arretrato con le tasse: ma McCain dove l’ha preso a questo :)