In galera lo scarparo di Bush
dicembre 17, 2008
Montasser Al-Zaidi, il giornalista iracheno che ha tirato le scarpe a George Bush, comparirà oggi di fronte al Tribunale penale centrale iracheno. «Se il giudice non infierisce e lo incrimina per una semplice aggressione se la cava con due anni e magari anche solo con una multa», ammette il penalista iracheno Tariq Harb. A rigor di codice, i sette anni di galera previsti per chi premedita un’aggressione potrebbero starci tutti.
Kalil al Dulaymi, il legale famoso per aver difeso Saddam, è pronto a prenderne le difese: «Io e oltre 200 avvocati iracheni e stranieri siamo pronti a difendere gratuitamente Muntazer Al-Zaidi: la nostra linea difensiva si basa sul principio che gli Stati Uniti occupano l’Irak e quindi – discetta il legale – ogni forma di resistenza è legittima, compreso il lancio delle scarpe». A Sadr City, cuore della comunità sciita di Bagdad, migliaia di fedeli del leader estremista Muqtada al Sadr bruciano le bandiere americane e pretendono la liberazione dell’eroe.
Su un veloce rilascio, nonostante il governo del premier Nouri al Maliki punti all’incriminazione per vandalismo, scommette anche il fratello Udai al Zaidi: «Il gesto di Muntazer riempie gli iracheni d’orgoglio, tutti vorrebbero esser al suo posto, lui quando si rivolge agli orfani ricorda sempre le colpe di Bush e tutti qui sono pronti a difenderlo».
Personalmente sono contrario alla liberazione di Al-Zaidi. Penso anzi che dovrebbe essere condannato ad una pena esemplare. Per aver sbagliato la mira due volte.
dicembre 17, 2008 at 12:55 PM
E’ la stessa cosa che ho pensato io. Almeno l’avesse preso…
dicembre 17, 2008 at 6:52 PM
Molta gente si è messa ad editare quella scena guardate un pò qua:



dicembre 17, 2008 at 6:52 PM
casomai bisognerebbe condannare tutti gli altri giornalisti in sala
dicembre 17, 2008 at 7:00 PM
e in contumacia quelli non presenti :)
dicembre 22, 2008 at 12:37 am
Non ha affatto sbagliato mira, per lo meno con la prima scarpa: se Bush non si fosse abbassato, lo avrebbe preso in pieno.
Con la seconda è comprensibile che avesse più fretta, e anzi è già tanto che sia riuscito a lanciarla.