Qualcosa di buono nella frenesia natalizia

dicembre 22, 2008

C’è qualche cosa di buono, nella frenesia demenziale natalizia e di fine anno. Ed è che in tv riappaiono le comiche di Stan Laurel e Oliver Hardy. Due geni, due geni assoluti. Il fatto che le loro comiche siano apprezzate dopo ben oltre mezzo secolo, da grandi e piccini, è lì a dimostrarlo. Io sono tutt’altro che piccino ormai, eppure guardo ogni volta i loro film con immutato divertimento, anche se ormai li conosco praticamente a memoria.

A mio parere sono più grandi di Charlie Chaplin, perfino superiori al surreale e grandissimo Buster Keaton, più “moderno” di Chaplin che aveva un tipo di comicità più convenzionale. Hardy e Laurel si sono spinti oltre, inventando un linguaggio completamente nuovo, una coppia comica incredibilmente perfetta. Le loro gags surreali e fantastiche, le guardate in macchina, le situazioni paradossali, le trovate assurde ed esilaranti, sono gli ingredienti dello loro comiche sempre spassose, mai scontate, mai banali.

E poi quella strana coppia, uno grasso e l’altro magro: con il grasso Oliver che vorrebbe essere il più intelligente, il leader, ma che alla fine è stupido quanto e più dell’altro. Tutti e due però possono diventare, a sprazzi, anche intelligentissimi, o babbei integrali, a seconda delle situazioni, coi ruoli perfettamente intercambiabili.

Sono entrambi degli ingenui, anzi dei disadattati: sempre in cerca di un’occupazione, sempre a corto di denaro nell’opulenta America, timidissimi e impacciati con le donne (si è parlato addirittura di una loro omosessualità latente) eppure galanti fino al ridicolo. Le loro avventure si concludono quasi sempre con dei disastri tremendi, una sorta di ribellione estrema e sconfitta allo stesso tempo nei confronti di una società che li rifiuta, in cui non riescono mai ad inserirsi definitivamente. Sono due perenni adolescenti che non vogliono crescere in una società dove non c’è spazio per i semplici, per delle anime candide come loro. Cercano disperatamente di conformarsi alle regole della buona società, ma ogni tentativo si conclude fatalmente in catastrofe, con la distruzione totale di beni materiali come case, automobili, o sperpero di grandi occasioni e fortune.

Pare assodato fosse Laurel il cervello della coppia, quello che inventava le situazioni comiche. Anche Hardy però, coi suoi modi di fare ridicolmente affettati, e con i celeberrimi sguardi in macchina rivolti allo spettatore, ha saputo creare un personaggio incredibilmente divertente, che si sposa alla perfezione con lo svampito Laurel.

Da ricordare anche il regista Al Roach, che li scoprì e li diresse in molte fortunatissime comiche. Laurel e Hardy, a differenza di altri comici come Keaton e Chaplin, sopravvissero magnificamente all’avvento del cinema sonoro, ad ulteriore conferma che il loro talento aveva realmente una marcia in più. Ed è stupefacente come a distanza di tanti anni la loro comicità, oltreché eterna, resti ancora insuperata.

One Response to “Qualcosa di buono nella frenesia natalizia”

  1. Medusa Says:

    Sempre adorati.
    Rimarranno sempre inimitabili per me, i migliori in assoluto!
    Medusa


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