Hugh Hefner a Sanremo, ma perché?
febbraio 13, 2009
Qualcuno mi spiega, non dico il milione di euro di compenso a Bonolis, ma il senso di invitare a Sanremo l’ottantaduenne Hugh Hefner, editore di Plaboy? (che comunque si insaccoccia un gettore di presenza di 180 mila euro)
febbraio 13, 2009 at 12:24 PM
Forse perché tira più un pelo di playmate che un carro di buoi?
febbraio 13, 2009 at 12:28 PM
ma dai, pensi di vedere “peli” a Sanremo? :D
febbraio 13, 2009 at 3:00 PM
Peccato che Bonolis si rovina la reputazione ogni volta che fa il festival…vedi intervista a Tyson e relativi dindini
ciau
febbraio 13, 2009 at 6:29 PM
Serve per ‘rompere il ghiaccio’, non sapete che sarà lui il nuovo conduttore di Matrix?
febbraio 13, 2009 at 9:02 PM
forse perchè ha ripreso la pubblicazione della edizione italiana?
febbraio 14, 2009 at 10:22 am
Ciao,
credo perchè con 180k € hai tre f***e anzichè pagarne una sola 250k €.
febbraio 14, 2009 at 4:17 PM
scusa antonio, il problema è avere fighe a sanremo? Guarda che con 180 mila euro te ne trovo a migliaia… Anzi, tante sarebbero diposte a salire sul palco dell’Ariston pure gratis :)
febbraio 16, 2009 at 1:15 am
@a.g.
Non penso di vedere peli a sanremo, ma sai, basta instillare l’idea nell’immaginario collettivo.
E comunque non penso di vederlo proprio sanremo. Anzi, non vedo l’ora di perdermelo :)
febbraio 19, 2009 at 2:44 am
Ma che ce famo col pelo in TV? Pure caro … e col wrustel in mezzo … non va, non va. Sempre peggio!!!
febbraio 25, 2009 at 8:00 PM
Ma… qualcuno apprezza certi inviti.
Un pò come il prossimo film su Moana Pozzi, la
attrice preferita del Pres. del Cons. Cav. Tess. N.
1816 .
marzo 1, 2009 at 12:28 am
IN NOME DEL FESTIVAL DI SAN REMO
Nella competizione con Paesi la cui classe politica incentiva la crescita culturale dei propri cittadini, il Popolo italiano e le nuove generazioni pagheranno a caro prezzo l’ espropriazione dalla consapevolezza sociale e culturale perseguita forsennatamente da gruppi di potere con una onnipresente ed incalzante “industria della distrazione di massa per la creazione di teste vuote”, che non lascia aperture alla conoscenza ed alla riflessione sui problemi veri posti della società contemporanea.
Agli Italiani che notoriamente non leggono, le televisioni, scandalosamente omologate, infliggono quotidianamente notizie filtrate che non li informano, ma sapientemente li distraggono a suon di canzoni, li alienano, li avviliscono, li aizzano con servizi su fatti di cronaca fisiologici alle società complesse, artatamente enfatizzati e volgarmente strumentalizzati. In estenuanti esposizioni mediatiche, Parlamentari che fondano la carriera politica istigando all’ odio sono pronti a cavalcare le emozioni per invocare leggi repressive che spesso calpestano i diritti dell’ Uomo.
Gravissime sono le responsabilità di tutti coloro che alimentano l’ “industria della distrazione per la creazione di teste vuote”, che con la disinformazione mutilano i cittadini della partecipazione consapevole ai problemi reali della propria comunità e precipitano il Paese nel più grave decadimento civile dopo il fascismo.
In questo contesto, particolare valore assume quanto enunciato nell’ articolo 16 del programma del partito internettiano:
“lotta frontale ai mass media ed agli operatori che consapevolmente si prestano a diffondere trasmissioni artatamente devastanti , concepite per sviare la mente e privare, soprattutto i giovani, del tempo prezioso della formazione culturale, dell’esercizio del senso critico, della riflessione e della visione responsabile dei problemi sociali; giovani ridotti a indifesi ricettori di comportamenti dissennati, temi futili e pulsioni babbuinesche, condannati alla passività e all’asservimento come unica risposta al controllo e all’aggressione esercitati impunemente dai poteri forti sulla società civile tramite i mass media.
Francesco Miglino
segretario del partito internettiano
partito internettiano via Torelli Viollier, 33 – 20125 – MILANO
http://www.partitointernettiano.it – partitointernettiano@gmail.com