Giro di vite su tutto
Maggio 19, 2009
L’articolo 60 del decreto sicurezza approvato alla Camera (e in attesa di approvazione definitiva al Senato) dice che se qualcuno, sulla rete internet, insomma da un sito qualunque, istiga alla delinquenza o alla disobbedienza alle leggi, il Ministero dell’Interno gli può tagliare il collegamento. Non solo: a dover intervenire all’istante (entro 24 ore) è il provider, pena una multa da 50 mila a 250 mila euro (!).
Insomma se rompi le palle, via il collegamento a internet. Questo articolo allucinante è stato infilato nel decreto che doveva servire, in teoria, a regolamentare l’ingresso di immigrati nel nostro paese. Ci è stato messo dentro di tutto, dal pugno di ferro contro i graffitari, con la reclusione fino a 1 anno e 3000 euro di multa, alla procedibilità automatica di ufficio per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, per il quale se si protesta in modo un po’ troppo energico col vigile che fa la multa, si rischiano fino a 3 anni di prigione.
Cosa c’entrino i graffitari, o i bloggers che magari istigano al non pagamento del canone Rai, con la sicurezza, lo sanno solo al Governo.
Maggio 19, 2009 at 9:40 am
Concordo pienamente con la linea di questo governo. Pugno duro contro i graffittari, una vera piaga per la nostra povera Italia e fuori i blogger dalla rete, che, come e’ noto, sono quasi tutti comunisti. Non vedo perche’ censurare la rete, meglio togliere la connettivita’ direttamente a quei navigatori irrispettosi delle leggi e delle autorita’, noti per seminare sempre pessimismo e paura con la loro voce rauca, stonata e sempre fuori dal coro. In questo modo si potra’ traformare internet in un luogo meraviglioso, pieno di ottimismo, di buone notizie, un mezzo d’informazione che tranquillizza il cittadino, visto che oramai la crisi e’ passata e ci ha lasciati indenni!
Povera Italia!
Maggio 19, 2009 at 10:18 am
i graffitari producono certamente un danno economico, ma non mi pare che rappresentino un pericolo sociale. Riguardo ai blogger, porelli, contano come il due di picche
Maggio 19, 2009 at 12:39 PM
E’ chiaro che chi vuole delinquere in rete non ha la possibilità di accedere via UMTS con scheda prepagata attivata con documento falso.
Maggio 19, 2009 at 4:25 PM
io mi tocco se ci sono…
Maggio 19, 2009 at 4:53 PM
Ma l’articolo 60 non era stato soppresso?
Maggio 19, 2009 at 5:23 PM
dario ti risulta sia stato soppresso? dove lo hai letto? In ogni caso è gravissimo che ce l’avessero messo dentro…
Maggio 19, 2009 at 5:25 PM
si Dario hai ragione, è stato soppresso
http://davidepaolillo.wordpress.com/2009/04/30/abrogato-larticolo-n60-del-decreto-sicurezza-internet-e-salva/
Maggio 19, 2009 at 7:32 PM
La mia era una domanda retorica ;)
sapevo dell’abrogazione: http://nbtimes.it/?p=2436
E risulta anche dal testo ufficiale: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=16&id=418179
Sul Barbiere della Sera scrivono “Bisogna leggersela bene la legge”. Appunto…
Segnalerò loro la svista.
Maggio 20, 2009 at 9:58 am
Secondo me i graffitari dovrebbero avere via dura a sporcare i monumenti, però dovrebbero avere luoghi in cui esprimersi.