Sul blog posso essere chiaro
Maggio 31, 2009
Oscar Giannino ha aperto un blog, dopo essere stato silurato come direttore di “Libero Mercato”, che è stato assorbito da Libero . Commentando lo smacco della Fiat in Germania, scrive testualmente “Sul blog posso essere chiaro, senza peli sulla lingua“.
Dal che se ne deduce che Giannino prima non poteva essere chiaro, e che aveva peli sulla lingua. E’ curioso che i giornalisti, che di norma scrivono peste e corna dei blog, ora trovino proprio sui blog una piccola oasi di libertà.
Maggio 31, 2009 at 10:09 PM
L’ho notata anch’io questa frase e certo non depone a favore di chi poi, la maggior parte delle volte, pontifica dai giornali.
giugno 1, 2009 at 12:08 am
Il blog non è suo, ma di IBL per cui probabilmente ora lavora. Non so se scriva anche altrove. Io francamente trovavo l’inserto economico di Libero piuttosto ben fatto, perché non eccessivamente “tecnico”, quindi assolutamente leggibile anche da neofiti come me dell’economia. Ora invece anche il quotidiano mi pare parecchio scaduto e infatti sto meditando di smettere di comprarlo. Sembra quasi peggio del Giornale, per come è palesemente orientato nella difesa a tutti i costi di Berlusconi e ho l’impressione che sia una scelta che è stata imposta dagli Angelucci.
Giannino deve aver pestato parecchi piedi, non mi pare il tipo che si uniforma e adegua con facilità.
Sono invece assai incuriosito da IlFatto di Padellaro e voglio vedere se e quanto dureranno. LaVoce di Montanelli venne strozzata attraverso la raccolta pubblicitaria. A quanto pare “qualcuno” consigliava di indirizzarla altrove, garantendo in cambio condizioni di favore. Il rischio che la cosa si ripeta nuovamente è reale ed effettivo.
giugno 1, 2009 at 5:13 am
santa pace frap, ma tu leggi libero?
giugno 1, 2009 at 9:52 am
Libero e Repubblica.
Sentire due campane diametralmente opposte aiuta a formarsi un’opinione. Il Libero delle inchieste non era neanche male. Quello odierno, come ho detto, mi pare assai caduto in basso.
giugno 2, 2009 at 5:38 am
su quanto possano durare giornali come “La voce del ribelle” di Fini, o “Il fatto” di Padellaro, è lecito interrogarsi, specie nel panorama italiano dove le tv la fanno da padrone assoluto.
Hanno chiuso anche “Il male”, e perfino il satirico “Cuore” di Serra che pareva lanciatissimo…
Se però tanti giornalisti si aprono un blog, qualcosa vorrà pur dire… il guaio è che oggi di blog non ci campa nessuno
giugno 3, 2009 at 3:25 PM
Il problema non e’ il mezzo ma sono le idee di fondo, per cui se uno in un giornale scriveva cialtronerie continuerà e’ scriverle sul blog o su facebuck o su qualsiasi altra piattaforma.
Siamo sicuro che il gran pubblico volgia veramente essere informato su quanto male andiamo ?