Metti un Zuckerberg italiano
agosto 15, 2009
La storia di Mark Zuckerberg ha dell’incredibile, e poteva succedere solo in America. A soli 19 anni si inventa Facebook, il “libro delle facce” che, nato inizialmente per tenere in contatto gli studenti dell’università di Harward, in pochi anni si diffonde in tutto il mondo con oltre 250 milioni di iscritti, diventando una delle maggiori reti sociali di internet e rendendo Zuckerberg straricco.
La rivista statunitense Forbes lo ha nominato “Il più giovane miliardario del mondo”, con un patrimonio netto stimato intorno al miliardo e mezzo di dollari. Ha venduto alla Microsoft l’1,6% della sua Facebook per 240 milioni di dollari, facendo lievitare il valore della società a 15 miliardi di dollari.
Mi sono immaginato uno Zuckerberg italiano, in lotta con la tariffa urbana a tempo, o con l’adsl a consumo di Telecom Italia a 2 euro l’ora a casa di mamma e papà, fare esperimenti sulla sua idea. E poi andare in banca, a chiedere un finanziamento.
E mi sono immaginato il direttore di banca… macché direttore, un funzionario… neanche, un impiegato nel suo ufficietto che, con un sorrisino sulla bocca, gli chiede con aria di sufficienza: “Ma caro signor Zuckerberg, quali garanzie ci offre? Non ha neppure uno stipendio… I suoi genitori hanno terreni, case o altri beni immobili, oltre agli stipendi? E poi, scusi se glielo dico, ma a chi vuole che interessi questo libro delle facce?”.
Ho immaginato il giovine Mark uscire dalla banca a testa bassa, con l’idea triste di accettare quel lavoro nel call center a 400 euro il mese… rinnovabile ogni tre.

agosto 15, 2009 at 4:13 PM
E’ peggio di cosi’ Aghost… peggio. Te lo dico per esperienza. Dal direttore di banca non ci sono andato proprio, perche’ le entita’ finanziarie ti fanno firmare contratti tipo quelli degli editori; contratti in cui prima ancora di vedere un centesimo gli cedi per intero i diritti di sfruttamento economica di qualsiasi cosa esce fuori, e per arrivarci devi farti un culo tanto per produrre una quantita’ enorme di documentazione in una forma a te non congeniale (sei un tecnico informatico, non un legale o un economista; quindi devi studiare una marea prima di poter produrre un documento formalmente corretto e vagamente comprensibile anche da chi lo riceve… che in genere non e’ un tecnico informatico); cosa che diventa praticamente impossibile quando vai a produrre dei sistemi best effort… e industrialmente mooooolto vago dal punto di vista remunerativo se si tratta di sistemi distribuiti. Ma son passato dai centri sociali all’industria alla politica… e ci sono tante persone che vogliono fare da intermediari senza aggiungere valore alla tua idea, a cui dovresti spiegarla per filo e per segno (ie: se e’ gente che ha veramente i soldi, e in genere non li ha, una volta spiegato nel dettaglio… che in genere e’ l’unica cosa importante; tu idei un dettaglio che fa la differenza all’interno di milioni di idee precedenti… parte senza di te). Allorche’ ti si presentano due possibilita’: ti attacchi al cazzo, o fai un brevetto (si attaccano al cazzo Gli Altri; magari ingenerando l’idea che un giorno restituirai il maltolto… ma non e’ MAI cosi’). Oltre ovviamente all’arretratezza culturale degli amministratori, che ragionano come il direttore di banca del tuo esempio; c’era ad esempio un leghista che continuava a ripetermi “vabbe’, ma io che ci faccio?”; allora gli rispiegavo l’ambaradam partendo da un’altra prospettiva, e alla fine lui ripeteva: “ok, ma a che serve?”. Secondo me non conoscono proprio la parola “telecomunicare”.
agosto 15, 2009 at 4:26 PM
Molti anni fa volevo sviluppare un progetto, nulla di che ma all’epoca in italia era abbastanza “avanti”: un rete di tabelloni elettronici a led per messaggi e pubblicità da estendere inzialmente in città, poi in regione o triveneto… (zone pedonali, zone di gran traffico, centri commerciali etc). L’idea in sè era la rete, con un palinsesto di messaggi programmabile sui vari tabelloni e modificabile nel tempo.
Sono andato in una struttura provinciale che doveva fare da “incubatore” a progetti simili, ma alla fine il ciuco doveva essere sempre attaccato dalla stessa parte, le “famose garanzie” che ovviamente non avevo.
Per non parlare della burocrazia: all’epoca i tabelloni a led erano visti dalle amministrazioni come fumo neglio occhi (secondo loro disturbavano il traffico), per giunta il comune voleva 27 milioni di lire di tasse di affissione per tabellone (! circa metri 3×2).
Ma la cosa più comica è che non c’era un parametro tecnico (esempio non oltre x lux) secondo cui valutare l’eventuale “distrazione luminosa” (questa era la loro preoccupazione riguardo al traffico): in pratica, secondo loro, io avrei dovuto installare il tabellone, con tutti i costi e investimenti relativi, poi sarebbe arrivato “il geometra” del comune per valutare sul posto se la luminisità dava fastidio. Magari arrivava con la luna storta e diceva “non va bene levatelo”. Ti rendi conto? Si può tentare di fare impresa cosi? Un manicomio… ovviamente ho lasciato perdere tutto.
Non dico che sarei diventato come Zuckeberg :), ma qui davvero ti castrano in tutte le maniere prima ancora di cominciare…
agosto 15, 2009 at 8:16 PM
Mah… io credo che in fondo a tutti piacerebbe arricchirsi, pero’ nessuno un minimo equilibrato punta a farlo. Io per esempio son partito facendo una rete a maglia qui nel mio paesetto; c’ho smanettato 3 anni giorno e notte; e nel frattempo cercando di aumentare il numero di nodi (ie: coinvolgendo i miei 4 amici), studiare la questione legale, etc. Quando ho trovato dei problemi sociali sia sul fronte comunitario (siamo un paesetto di medie dimensioni, 10k abitanti) che legale, sono allora partito nel cercare qualcuno che condividesse l’obiettivo di estenderne l’uso, e mancando quello, che potesse invece spingerne l’adozione (vuoi socialmente, vuoi per legge, vuoi con i soldi). La seconda era una cosa che non mi piaceva granche’; l’ottica di calare le cose dall’alto non va bene, ma avendo trovato riscontri scientifici ed economici ho pensato che potesse essere positivo tirare un po’ i laici cercando di spiegare perche’ (da li’ ho iniziato a scriverne sulla stampa, ho preso la parola a 2-3 eventi bloggaroli, etc). E pensando che il problema culturale fosse solo qui da me; e invece. Poi se vai ad indagare piu’ a fondo ti rendi conto che non e’ solo una questione interna; non sono solo idiozie culturali italiane; c’e’ proprio una condizione di inferiorita’ bellica che perdura dalla seconda guerra mondiale (e prima, e prima, e prima) e che se non si elimina prima di tutto con una coesione interna – invece di andare sempre a cercare Il Colpevole, e cercare di ricostruire la storia li’ dove non puoi ricostruirla perche’ ti mancano le informazioni necessarie – possiamo tranquillamente rimanere incastrati per altri 500+ anni… perche’ tanto continuiamo a selezionarci per mediocrazia e quei 3-4 squaletti che stanno qui e li’ o si vendono o si limitano a farsi gli affari loro per non avere problemi. Quindi X anni fa erano i cartelloni led e degli amministratori ottocenteschi, oggi le reti a maglia e degli amministratori novecenteschi, domani chissa’ (avremo sempre degli amministratori medi; che cioe’ stanno evolutivamente indietro rispetto ai paesi terzi…). E chissa’ quante persone sono state rovinate da questo tritacarne.
agosto 15, 2009 at 8:50 PM
sia chiaro, io coi miei tabelloni non volevo certo diventare ricco come zuckerberg, solo inventarmi una lavoro onesto :)
Il mio è un piccolo esempio, per dire di quale poderoso freno economico, e sociale, significa il sistema italia strutturato in questo modo.
Infatta la mediocrazia, come dici tu, impera perché espressione di una democrazia malata, che esprime non l’eccellenza della società ma l’uomo medio, ovvero mediocre. Perché quelli che stanno sulla carega sceglieranno sempre gente che non possa stargli a paro.
Io non amo particolarmente l’America, ma su certe cose, come la libertà d’impresa, di fare, di inventare, sono su un altro pianeta, noi simao rimasti alle famiglie di stampo ottocentesco, al potere dinastico o di casta, e a schiere di “figli di”.
agosto 15, 2009 at 9:09 PM
Ma figurati Aghost; ma quando mai si diventa ricchi lavorando. Poi io son sempre stato un 7–; poco piu’ della sufficienza tanto per non soffrire le carestie. Tu pensa che dal mio business plan (quando sono andato dagli industriali toccava farlo; e’ la forma) io ne avrei ricavato un lavoretto part-time (che tanto poi diventa full time) da 1000-1500 euro nel mio paesetto (con possibilita’ di crescita sopra una certa soglia di nodi; tuttavia e’ possibile che sarebbe stato necessario affiancarmi almeno un’altra persona per arrivare a 10k abitanti). L’unica cosa che chiedevo erano garanzie minime di concretezza (ad esempio in un ministero mi avevano offerto quello stipendio, e mi avrebbero inquadrato come ricercatore, ma poi non ci avrebbero messo i soldi per concretizzare e non mi sono fidato) e apertura (il software libero e l’adozione di protocolli il piu’ possibile standard; altrimenti il progetto e’ diseconomico).
agosto 16, 2009 at 4:26 PM
[…] si sono mai degnate di rispondere nemmeno con una mail automatica per dire “no grazie”.Ma un Zuckerberg italiano? « aghost Mi sono immaginato uno Zuckerberg italiano, in lotta con la tariffa urbana a tempo, o con l’adsl […]
agosto 16, 2009 at 11:38 PM
Ma, per assurdo, perche’ una banca dovrebbe rischiare ?
il sistema italiano e’ otimizzato cosi’ com’e’ le banche fanno i propri interessi sui piccoli risparmiatori con costi piu che triplicati rispetto all’europa o algi usa; magari elargendo prestiti non restituibili agli amici degli amici sapendo poi che poi il buco in bilancio verrà ripianato dalla stato ( gli amici degli amici degli amici) che a sua volta si rifà sui piccoli risparmiatori…
Guardiamoci in faccia chi usa la rete nel nostro paese viene indicato come un pedofilo perdigiorno dalla massa non pensante….
agosto 17, 2009 at 3:53 PM
picchiatello, Yunus ha gia’ dimostrato che hai ragione tu… facendo una banca che non ha azionisti (bilancio zero) e presta agli indigenti (che puo’ sembrare strano ma sono piu’ affidabili di chi ha gia’ a sufficienza da vivere)… e cioe’ che non considera la moneta come una merce se non per il fatto che si pagano gli stipendi alle persone che lavorano in banca. Senza stock options, bond, giri, rigiri, e tafferugli vari. E i risultati sociali sono sorprendenti; dai barboni che dai ponti tornano in una casa, ai furti che diminuiscono, alla semplice fiducia e quant’altro che aumenta e si e’ tutti un po’ meno paranoici. Anche se ben prima del premio Nobel c’era arrivato un tizio che scrisse un corollario finanziario alla Legge di Murphy…
Le banche cioe’ dovrebbero giustamente funzionare al contrario (ie: distribuire piuttosto che concentrare).
agosto 17, 2009 at 4:13 PM
quando ho chiesto in banca x un eventuale micro-mutuo x comprarmi casa, mi hanno detto “ma il tuo contratto non e’ un contratto di lavoro!”
ebbene si, da dottorando non hai un vero contratto. ma negli altri paesi riesci cmq a ottenere un mutuo per la casa, qui no… al massimo c’era il mutuo giovane (o simil nome) col quale avrei avuto al max 25.000 euro.. che da me non ci pago neanche mezzo box…
altra cosa: in universita’ non sono incoraggiate idee degli studenti, io ho fondato il primo club di informatica di ingegneria nella mia citta’, abbiamo messo su la wireless (che prima nn c’era.. e infatti all’inizio abbiamo dovuto tenerla clandestina perche’ l’universita’ non voleva che si sapesse che 4 studenti erano riusciti a metterla su e i milioni di tecnici no, in tanti anni), server, autenticazione, sicurezza, progetti, facciamo assistenza agli studenti piu’ giovani…
voi non avete idea all’inizio quanto sia stato difficile partire, con soli 2 professori che ci sostenevano, tanti che ci guardavano male e alcuni (non pochi) che ci ostacolavano proprio…
non solo la burocrazia, ma proprio i professori! ricordo uno che mi disse “voi studenti volete avere potere” quando noi chiedevamo solamente di poter usare l’aula informatica che era aperta 3 ore al giorno, ed altrimenti era chiusa e inutilizzata!
e nonostante ci siamo fatti un mazzo cosi’ a metter in piedi una societa’, siamo riusciti a ottenere stampanti e pc in donazione da societa’ private ecc.. l’universita’ ha tenuto tutto e molti dei nostri elementi migliori sono stati trattati parecchio male.. uno emigrera’ negli USA, dove le sue iniziative di sicurezza sono state apprezzate, e’ andato di sua sponte e gli hanno detto “tu rimani qui” e lui? ovviamente sta la’, perche’ qui non ha un professore forte che lo “sponsorizzi” e la’ invece lo vogliono per quello che sa. altra gente in gamba s’e’ vista chiuder le porte della ricerca e s’e’ buttata sul lavoro, altri annaspano cercando di proseguire nei vari progetti.. ma piano piano tutto il nostro lavoro andra’ scemando, perche’ non c’e’ l’interesse dell’universita’ nel coltivare menti e favorire progetti e innovazione, l’universita’ e’ come un liceo, ci si va per studiare con lo stesso ritmo della scuola dell’obbligo..
se i miei avessero avuto i mezzi sarei andata via anche io!
agosto 17, 2009 at 4:16 PM
Credo che la situazione sia stata descritta alla grande… ma aggiungiamoci anche altro: la situazione nella società italiana, famiglie che non conoscono la tecnologia ed osteggiano la novità. Ho avuto esperienza personale di computer comprati e non usati perché genitori credevano fosse solo un gioco. Internet che è visto come fonte di tutti i mali perché ci sono anche i siti porno e perché da ignoranti non possono avere il controllo del mezzo. Ragazzi che si adeguano al sistema cambiando puntualmente pagina per non farsi beccare come in ufficio, ma rapiti dal fare qualcosa di proibito come fumarsi una sigaretta ma smettere è un problema.
Avrei poi da portare alcuni esempi di come si faccia imprenditoria a livello di giovani, ma si tratta di persone sicure di sé grazie a famiglie addestrate ad un certo modo di farsi largo nella società. Tali persone cominciano a fare molto lavoro in nero per cui la voce arriva al direttore di banca il quale concede credito. Nulla di nuovo sotto il sole, solo un sistema che continua ad alimentare se stesso. Comunque queste persone sono quelle come meno fantasia in fatto di nuove applicazioni, per lo più sanno fare copia incolla di ciò che altri hanno pensato. Che al giorno d’oggi fare qualcosa sia già un gran passo nulla da dire, il nuovo può aspettare.
agosto 17, 2009 at 4:51 PM
mpf il guaio e’ che anche il “microcredito” che nel resto del mondo funziona qui da noi e’ continuamente osteggiato da una parte delle banche e dall’altro anche dalla chiesa….vedi IOR che dovrebbe essere una risorsa anche per l’italia di fatto e’ un vincolo e pesante…
Poi per una banca e’ piu’ facile dare un prestito per comprarsi una audi o una bmw ( bene voluttuario ed altamente svalutato), ma che ha poderosi aiuti di stato e finanziarie dietro, che un macchinario od una serie di server…..
altro inghippo una delle migliori leggi x il finanziamento e’ la legge sabatini e’ del 1965 !!!!!
Ai voglia di parlare di win , mac o linux….
agosto 17, 2009 at 8:05 PM
Arwenh, mi dispiace tanto. Non commento in tema perche’ dovrei fare un triplo carpiato che cosi’ alla cieca non mi sento di fare. Pero’ mi dispiace, credimi. Perche’ cosi’ vi disilludete della possibilita’, vi viene paura del futuro, e vi mettete in coda ancora di piu’ nei dottorati, i partiti, e chiunque altro vi sembra in grado di costituire uno shelter adeguato… invece di continuare a cercare l’indipendenza prima di ogni altra cosa. Purtroppo tutti i danni che potevano essere fatti sono gia’ stati fatti; e per noi che siamo a parlarne sono di tanti anni fa.
Luca, io ho accannato 2 progetti – dopo averci lavorato 2 anni l’uno a buffo… mangiando una volta al giorno come le bestie per risparmiare e comprare il necessario; e di mestiere non sono ne’ un markettaro ne’ un avvocato, cioe’ le cose le devo costruire prima di sperare di guadagnarci – quando mi sono reso conto che non c’era verso che funzionassero solo perche’ la generazione dei miei genitori e molti dei miei coetanei erano lobotomizzati. Battiato tanti anni fa cantava che “i desideri non invecchiano quasi mai con l’eta’”…
Picchiatello, il mese scorso Bankitalia ha bloccato un servizio SaaS di microcredito… Yapi? Sapi? Yasp? …mi pare anche Aghost ne ha parlato. Io ora pero’ invece di continuare a parlarne, vorrei provocarti: tu che fai? Come contribuisci al cambiamento? Non parlo ne’ di stampare propaganda noprofit (per le api, le balene, i boschi, il clima, il pianeta, i poveracci, etc), ne’ di beneficenza (una delle “radici cristiane” piu’ deleterie)… perche’ per esempio Aghost qua ogni tanto e’ un po’ scemotto… si lamenta del decoder DTT (e della forzatura che e’ stata fatta per spacciare quella tecnologia, regalando soldi pubblici a palate) e per togliersi il pensiero che fa? Ne compra 2. (aghost lo sai che te vojo bene, ma questa dei decoder m’e’ rimasta sul gargarozzo)
agosto 17, 2009 at 8:27 PM
mfp, aridaje! :) Ho già spiegato che uno serviva per mia madre, che è una persona anziana e la tv è uno dei pochi passatempi, potevo far e il talebano e privarla della tv? Essù :).
L’altro mi serviva per buttare a mare sky, visto che dalle mie parti la tv analogica NON si vede. E guarda che non sono uno che guarda cosi tanto la tv, ma almeno i notiziari, alcuni anche locali, li vorrei vedere.
Ho criticato il metodo con cui si è imposto il DT, non la tv digitale in quanto tale :)
agosto 17, 2009 at 10:36 PM
mfp “vorrei provocarti: tu che fai? Come contribuisci al cambiamento?”
mettiamola cosi’ : come venditore cerco di vendere solo le cose che abbisognano “veramente” al cliente che ho davanti ( da qui vi lascio solo immaginare le critiche che ricevo e la mia poca “carriera” lavorativa) ; come acquirente cerco di andare “oltre” le apparenze … anche se in determinati ambiti nel nostro paese si rischia di scegliere il meno peggio.
a.g.: che ti lamenti che lassu’ ti e’ arrivata anche antennatre il mese scorso in digitale terrestre ? :-P
agosto 18, 2009 at 6:55 am
picchiatello, bene; ma cosa vendi? (non lo prendere come un processo… magari alle intenzioni; sei anonimo… parliamo tranquilli, e’ tanto per scendere nel dettaglio in un caso reale del primo sconosciuto che ho incontrato durante una discussione)
agosto 18, 2009 at 11:41 am
Ad oggi, alimenti e servizi relativi mi sono “distaccato” dal mondo “elektro-eletronico ” tempo fa…
agosto 18, 2009 at 3:31 PM
Picchiatello, BENE, BENISSIMO. Il mondo elektro-elettronico se lo possono pure tene’ Americani e Cinesi… perche’ e’ un 5% di materia (quasi tutta da da comprare all’estero: petrolio,silicio,minerali rari), e un 95% di anima (che qui, in Italia e in Europa, abbiamo a pacchi); per piu’ info cfr. http://cctld.it/internetworking/html/meo_01.html cap. 4.1. (all’indice c’e’ anche un mio commento). Questo significa che (a) oltre un certo punto e’ troppo costoso evolverlo rispetto ai benefici che produce, (b) il 76% degli italiani ancora devono imparare a distinguere una finestra dall’altra su uno schermo 2D (avoja prima di poterlo evolvere ancora!). E le dimensioni sono 3 (che non e’ solo una battuta; i primi ologrammi manipolabili sono quasi a livello di commercializzazione).
Da mangiare invece serve tutti i giorni… e cioe’: oltre al fatto che con il mondo elektro-elettronico non avresti fatto un soldo da taaaaaanto tempo ormai, sei piu’ utile sul fronte alimentare. Su quello pero’ c’e’ la Grande Distribuzione Organizzata, che e’ una entita’ di per se diseconomica per questioni gestionali (oltre X dipendenti l’overhead amministrativo costa di piu’ di quanto produce l’azienda intera; X dipende dall’efficienza dell’organizzazione e dal tipo di prodotto, ma le corp esistenti sono tutte troppo grandi)… e che se ti piazza qualcosa li’ vicino ti sderena, chiudi in 1 anno. Diseconomica se non fosse che essendo la GDO una entita’ finanziaria, e la finanza – indipendentemente da cosa raccontano sui giornali a proposito dei paradisi fiscali – NON E’ TRACCIABILE, viene mantenuta in piedi artificialmente. Perche’? Perche’ cosi’ il contadino sta buono… o vende al prezzo fatto da chi compra (GDO), o i pomodori gli marciscono sul cassone del cammion… hai mai messo una mano – senza stringere, non serve – intorno al collo di un’oca? Si paralizza (se stringi invece inizia a starnazzare).
E quindi dopo un po’ molla il mestiere, si porta dietro anni di vita da represso, e qualcuno di tanto in tanto sclera (suicidi, omicidi, famiglie distrutte da una mignotta, etc). E mollando il contadino, da mangiare lo fa qualcun altro. E noi dipendiamo da qualcun altro; magari indicato dalla stessa GDO->Finanza->ChiC’haLaPistolaPiu’Grossa (americani, cinesi, arabi?).
Tutto questo per dire che da qui a 1 settimana non ti voglio vedere perdere tempo a cazzeggiare con me fancazzista e quel vecchio bisbetico di Aghost; perche’ devi stare a cercare, elencare, e contattare TUTTE le filiere corte che trovi… (una sola: cerca lo SCEC e contatta uno di loro; hanno gia’ affrontato progetti del genere e saranno felici di darti tutto il supporto per farti partire prima possibile) per capire come funzionano e organizzarne una li’ da te. Ovvero contatti i contadini-allevatori-etc, gli dici di portare la merce nel tuo locale, ci metti dentro qualche povero cristo a part-time a fare le confezioni, contatti un trasportatore locale e inizi a proporre ai clienti il trasporto a domicilio di merce locale: una busta mista, a prezzo fisso, con prodotti locali di stagione. Vi organizzate TRA PARI in un consorzio a bilancio zero (ie: con gli extra reinvestite in qualcosa sul posto… sistemare edifici dal punto di vista ecologico, avviare una nuova attivita’ agricola dove metterci qualche giovane di buona volonta’, costruire una centrale geotermica, etc). Stessa attivita’ (sei gia’ esperto), stesso stipendio, ma invece di chiacchierare tra di noi… ci svincoli dalle banche (che non controlliamo noi; tutt’al piu’ la BCE; e la BCE soffre, come tutte le altre istituzioni centrali, di persone che si devono vendere per forza il nostro culo o le fanno sparire, vuoi inventando storie, vuoi intervenendo da un punto piu’ alto, vuoi segandole proprio)… capisci cosa voglio dire? .
Poi c’e’ un problema che purtroppo e’ eterno: la fiducia. Il Barone Rotschild diceva che tutto e’ incentrato sulla fiducia; e si dimenticava di dire che vince chi la tradisce. Ora, io non so se lo SCEC e’ emanazione di una qualche entita’ finanziaria, religiosa, mafiosa, etc – e non si puo’ sapere per lo stesso motivo per cui la finanza non e’ tracciabile, e’ una cosa implicita nella natura stessa dell’informazione e della mente umana – pero’ per quello che ho visto parlando con loro, mi sembrano affidabili (ha radici popolari, ed e’ alimentata da tecnici che sanno il fatto loro). In OGNI CASO il microcredito lo conosci (bilancio zero, microprestiti, etc), non appena CI apparisse chiaro che anche loro nel tempo si son corrotti… si fa presto a telefonare agli altri consorzi/cooperative e cambiare moneta… ma vedrai che presto arrivera’ una moneta non manipolabile… me lo ha detto un angioletto. Nel frattempo noterai un 20% di guadagno autodistribuito a cavallo tra la qualita’ dei prodotti che vendi/mangi e la quantita’ di soldi che hai in tasca. E’ una sfida, e’ vero, ma considera che o la cavalchi o la subisci. Scegli tu.
agosto 18, 2009 at 4:06 PM
spiace mfp, ma il sistema “alimenti” sta sclerando oltre da quello da e elencato anche perche’ molti “troppi” stanno facendo quello che hai suggerito.
Una nazione “sana” dovrebbe avere un bilanciamento nelle risorse, e’ un po’ come successe negli anni di boom e relativo sgonfiamento della rete, tutti mettevano su aziende per fare siti , hosting , consulenze ect….ora tutti stanno “scoprendo” nuovi prodotti alimentari e di per se dopo l’iniziale successo le piccole ditte saranno da qui a qualche anno prese per il collo dalle banche…poi sai tutti nascono come cooperative poi diventano delle multinazionali.
poi vale proprio la pena investire la propria vita nel versante lavorativo nel nostro paese ?
agosto 18, 2009 at 7:53 PM
Picchiatello, stai parlando uno che quando vede il PIL a -5% stappa una bottiglia… e non perche’ sono scemo… ma perche’ ricalcolo tutto in funzione di un altro modello. E secondo quel modello stiamo andando dritto dritto dove piace a me. Che e’ dove la mia cultura – ie: cio’ che ho vissuto negli anni addietro – e’ gia’ dominante. Non sono in grado di prevedere tutte le evoluzioni, tutte le sfumature sociali, tutti i cambiamenti… ed e’ per questo che nei passati 6 anni invece di fare come i miei amici (ho 31 anni ad ottobre), che si sono sposati, hanno fatto figli e adesso cominciano a crepare (es: uno sta aspettando che il padre si riprenda dopo un tentativo di suicidio, per potergli dire che lascia la moglie; fascisti da 3 generazioni… di cui due generali dell’aereonautica… gente che si sente male quando capisce che cosa ha fatto a dare retta al nano, fini, bossi e il resto degli schifosi, sinistra inclusa, che c’hanno rovinato; finche’ sono senza figli ok, ma quando hanno figli i loro eventuali problemi ce li strascichiamo NOI per i prossimi 84 anni)… io sono ancora un uomo libero. Non ho debiti e non ho impegni; sono flessibile, adattabile. Non che la liberta’ non mi costi nulla; anzi (soprattutto perche’ mi sono tolto letteralmente il pane di bocca per pagare anche la tua; anche se tu non lo sai). E non che non mi piacerebbe accasarmi; anzi… tu conta che ho appena perso la mia dolce meta’… dopo 6 anni… la migliore che abbia mai avuto… perche’ si voleva sistemare. Si tratta semplicemente di Responsabilita’ nei miei confronti e nei tuoi confronti. Nel 1997 ho iniziato un lavoro, il perseguimento di un obiettivo personale, e intendo finirlo prima di dedicarmi ad altro. Oramai ci sono, mancano 2 mesi, e non posso rovinare tutto (ie: rovinarmi) perche’ lei e’ impaurita dal futuro e ha fretta di sistemarsi (e sta truccando un concorso pubblico pur di farlo, da brava elettrice del PD).
Questo per dire che dovresti smettere di lagnarti di cosa dovrebbe essere… perche’ cio’ che tu vedi al futuro, e’ invece passato. Solo che avendoti dato info false, tu non te ne sei accorto. Le piccole aziende erano al collasso gia’ nel 2008 (54% in rosso); e proprio perche’ c’e’ stato un eccesso di centralizzazione (cfr. Indice di Gini, +5% in 4 anni) da parte di un popolo cresciuto a pane e cazzate. Ora, che quel progetto e’ crollato a meta’ strada (e lascia perdere l’aspetto finanziario, che e’ il minimo; guarda al premio nobel ad Al Gore… ed il climate change e’ solo l’ennesima cazzata… perche’ dunque? Chieditelo) e le Aquile ci hanno lasciato a meta’ di quel processo (una strategia ben precisa)… stiamo con una mano davanti e una dietro. E bada bene, che quando a novembre 2008 qualcuno nel parlamento ha urlato “Cosi’ bruciate una generazione!”, non parlava della mia. La mia era certamente gia’ bruciata ad agosto 2008, quando io pubblicavo il mio video Italian Crackdown (“La Repubblica e’ perduta”). Quindi da qui ai prossimi 20 anni, a meno che non venga giu’ Gesu’ Cristo, Allah o chi per loro… avrai per strada altre 2 generazione di falliti (anche se non lo sanno). O ti metti a lavorare insieme a tutti quelli che stanno abbassando il PIL tagliando le filiere per liberarci dal giogo finanziario, rifuggendo qualsiasi tipo di centralizzazione (economia… quindi i latifondisti, quindi i monopoli, quindi le telco, quindi le banche, etc), oppure in mezzo al tritacarne ci finisci anche tu. Garantito. Ti basti vedere ad esempio come Dario Denni ha avuto fretta di cancellare il suo blog quando ha capito che era stato stupido ad osannare pubblicamente Silviuccio suo in modo talmente spudorato da sembrare falso… lo ha fatto solo perche’ secondo il suo modello (che e’ sbagliato) dava dittatura 100%… e stava facendo come Pirandello (che da antifascista, quando ha visto l’inevitabile, ha scritto al Duce per mettersi a sua disposizione… ne ha ricavato un teatro, una rendita, e in cambio “solo” di dover fare la mignottella artistica personale del Duce, di tanto in tanto, quando il capo andava a teatro). Oppure il fatto che la Polizia ha restituito le auto di lusso tolte ai mafiosi… oppure al fatto che Berlusconi aveva 150 milioni nella dichiarazione 2007, e 15 in quella 2008 (1/10 in un anno?)… oppure il fatto che Veronica e Barbara hanno preso le distanze dal boss (tu davvero pensi alla storiella dei giornali? E’ cosi’ o forse Papi ha paura di finire a P.zzle Loreto e non voleva portarsi dietro anche le persone care?). E Guzzanti che spara sul suo ex-adorato capo? E la SIAE che cambia regime? E la FIMI che presenta ai tavoli un’avvocatessa con il “veniamoci incontro” invece del solito “la pirateria strangola il mercato dell’editoria”? E i giornalisti che – invece di credere a noi tecnici, che gia’ negli anni ’90 abbiamo cercato di spingere lo shareware e il donationware – stanno pensando all’economia del dono? Picchiate’, SVEJA! Perche’ non te lo ripeto un’altra volta: WAR IS OVER. (e guarda il mio film, appena ho finito l’audio esplicativo; la prima uscita e’ in romano… te sbellichi da le risate)
agosto 19, 2009 at 8:23 am
cit. mfp: “Picchiatello, stai parlando uno che quando vede il PIL a -5% stappa una bottiglia… e non perche’ sono scemo… ma perche’ ricalcolo tutto in funzione di un altro modello. E secondo quel modello stiamo andando dritto dritto dove piace a me”
e sarebbe? Io sono tardo e non l’ho ancora capito… spiegati meglio.
PS: ho inziato a guardare un pezzo del tuo film… ora ho dovuto interrompere perché devo llavorà…
Comunque te possino: hai messo i testi a video troppo veloci! :)
agosto 19, 2009 at 9:53 am
Aghost, “Dalla distruzione emerge ancora un nuovo spirito di creativita’” Werner Sombart, Krieg und Kapitalismus (Guerra e Capitalismo, 1913, p. 207)
E cioe’ piu’ gli uomini sono posti sotto pressione, piu’ perseguono i propri obiettivi perseguendo strade alternative. Come un gas in una pentola a pressione… con, o senza, valvola… Riguardati a mente gli ultimi anni; cosa credi che faranno tutti coloro che sono stati pressati, vessati, etc? In ogni forma… dai rivoluzionari con le tutine di gomma a Genova… agli ex-proprietari di alimentari che hanno chiuso perche’ e’ arrivato un supermercato nel quartiere… dagli aspiranti ingegneri, avvocati, e professionisti in generale – piu’ quei 5 milioni gia’ al lavoro che Berlusconi 3-4 settimane fa ha detto essere l’unica categoria a rischio crisi – che una volta usciti dall’universita’ e sbattuto il grugno per un paio d’anni, capiranno di non avere possibilita’ alcuna di indipendenza (ie: aprirsi uno studio) ma di essere considerati alla stregua di un operaio del ventesimo secolo e aver continuato nonostante gli allarmi ignorati per mera ingenua speranza virtu’ teologale? E tutti quegli operai che si svegliano alle 4 di mattina pur di arrivare alla fabbrica piu’ vicina… per poi vedersi licenziare dopo 5-10-15 anni di onorato servizio, per esigenze finanziarie… e tutti quegli aspiranti artisti che dopo 10-15 anni di testardaggine si dovranno arrendere all’evidenza di essersi illusi di poter campare d’arte?
Sei (e sono, ovviamente) una macchina termodinamica Aghost… piu’ scendi in basso nella scienza (economia->sociologia->psicologia->biologia->chimica->termodinamica->atomo->onde), o in alto nella filosofia… piu’ il tuo modello e’ coerente. E non posso pubblicare il mio modello, non e’ formalmente corretto (ho usato un metodo non molto rigido e strumenti matematici limitati un po’ per pigrizia… per non dover cioe’ studiare una mole impressionante di roba… un po’ per fretta… un po’ perche’ c’e’ una equivalenza delle discipline assiomatiche che permette di procedere piu’ rapidi della forma universalmente riconosciuta come valida; e cioe’ pubblicarlo cosi’ significa farsi – giustamente – ridere dietro; e sto gia’ dando parecchio in tal senso), e non ho intenzione di dotare ogni pinco pallino di strumenti competitivi fino a che la mia cultura sara’ chiaramente e indistruttibilmente dominante. Hai mai visto il comportamento di un ameba alle strette col cibo? E dei cani randagi abbandonati a se stessi? Noi uomini (e tutta la vita) facciamo la stessa cosa.
p.s.: aghost, non sono un artista, e non sono un tecnico a/v… io ragiono in altri termini. E quei video sono tarati per quelli piu’ giovani di te; premi pausa quando non si legge. Scusa per la pessima esperienza audiovisiva, ma porta pazienza e fattelo andare bene. Se poi anzi ti decidi a muovere il culo… una mano da un professionista non mi da’ schifo eh…
agosto 19, 2009 at 10:16 am
qui si sconfina nella filosofia, e mi sta bene (anzi benissimo). Per fare proselitismo pero’ bisogna farsi capire :) Ti figuri in un cinema che fermano la proiezione per far leggere i sottotitoli? :)
E questo vale anche per qualsiasi altra cosa: un’idea è tanto più potente quanto più comunica (anche robe astratte tipo “yes we can).
Comunque, come ho detto, non sono riuscito a vederlo tutto il fiml, mi riprometto di farlo appena posso
agosto 19, 2009 at 12:17 PM
Aghost, quante volte hai dovuto mettere in pausa per leggere (conta solo quelle prima che te lo indicassi io, non serve che sei preciso, vai a spanna)?
agosto 19, 2009 at 4:13 PM
mfp hai messo sivcuramente molta “carne sul fuoco”, in genere sono “pessimista” perche’ nello stato attuale di cose i vari agenti “negativi” possono con l’attuale sistema anche inglobare quelli “positivi” nella loro caduta.
I grandi gruppi bancari ad esempio possono benissimo mettere sul lastrico i piccoli istituti, come d’altronde e’ stato fatto in altri settori perhce’ questi piccoli usano gli stessi strumenti di quelli grandi e qui bisognerebbe tiratre in ballo l’educazione “scolastica e non che ha generato dei copia incolla negli ultimi 100 anni….il che andava bene quando si dovevano copiare i programmi e prodotti altrui per poi metterli sul mercato meno bene ora che dobbiamo in un certo senso inventarci un modo di esistere scome nazione ( ammesso e non concesso che sia ancora valida, io ad esempio opterei per i liberi comuni o una repubblica di tipo veneziana se dobbiamo restare in ambito democratico).
Di per altro non posso obbiettare piu di tanto ai tuoi ragionamenti…
agosto 19, 2009 at 5:50 PM
Picchiatello, parli per esperienza… e basandomi solo su quella non posso darti torto. Tuttavia ci sono motivi sufficienti a ritenere che quell’esperienza (che ho anche io) non sia affidabile. Orwell… Vaticano che tiene chiusi interi piani della biblioteca e delle catacombe… la storia la scrivono i vincitori (Garibaldi eroe? Anche, ma soprattutto Cavour fetente! E fortuna che lo storico italiano ha trovato ancora i documenti cartacei nell’archivio militare inglese dell’epoca!)… le televisioni, i giornali, il 94% del mercato ads legacy era del nano… ideologie sociali ed economiche rivelatisi piu’ o meno storielle per bambini… l’ISTAT che da 10 anni non pubblica piu’ il numero dei suicidi (ie: uno dei pochi dati assoluto)… il cugino della mia ragazza che si e’ laureato 6 mesi fa in statistica con una tesi su una tecnica di analisi statistica dei reati nel Lazio si e’ dovuto ingraziare alla segretaria del questore che era andata a scuola con la madre perche’ i dati non glieli davano… e 60 anni di paradisi fiscali… e altri 40 di scambi intracciabili tra immigati…
Quanta dell’informazione a suo tempo data per buona, incide oggi sulla nostra esperienza? E se tu conti che son due mila anni che e’ cosi’. Certo, quello che troviamo scritto sulle pietre, ok; ma quello che e’ stato raccontato nel ‘700 da uno scrittore che affermava di avere in mano un manoscritto del ‘400, in cui si parlava dell’anno 0 (una delle poche prove ne’ confermabili, ne’ confutabili dell’avvenuta esistenza di Gesu’ Cristo)… o piu’ semplicemente elettronico… apriti cielo… si puo’ solo parlare in termini probabilistici (che e’ conforme pero’ ai risultati della scienza), e fidarsi delle analisi altrui a sufficienza da combinarle con le proprie.
Anche io studiando le forme democratiche dall’antichita’ ad oggi sono rimasto affascinato dai liberi comuni e la repubblica veneziana… cosi’ come dalle federazioni… e una sola dittatura assoluta (Vaticano, che ha un dittatore, ma una architettura distribuita… con una battuta direi “eterea”… da hashishini; uno coordina molti senza imporlo, molti si fanno coordinare da uno spontaneamente, e in forza all’esperienza millenaria… fede reciproca tra piccole comunita’). Distributed Coordination Function (es: Internet) + Point Coordination Function (es: la tua testa)… io l’ho usate per implementare la qualita’ di servizio nelle reti wireless distribuite… algoritmi che nel caso in cui le risorse sono infinite non sono strettamente necessari (ie: l’overprovisioning e’ il miglior qos possibile, hai abbondanza di risorse non ti devi fare pugnette inutili su come far quadrare i conti e tutti son felici), ma quando sono limitate o addirittura scarse (ie: si consumano con l’uso) beh, diventa semplicemente obbligatorio.
Tuttavia oggi bisogna tenere conto:
a) dell’esistenza della tecnologia informatica (e piu’ in generale della cybernetica); sia in termini positivi (e’ garanzia di convivenza), che in termini negativi (e’ garanzia di dominio), il discriminante non puo’ che essere l’esperienza di chi ci ha vissuto, e non puoi pensare di eliminarla e basta… se no fai come i Giapponesi con la polvere da sparo… e cioe’ ti fai segare da chi invece la usa con profitto;
b) della sovrappopolazione;
c) della “geo-posizione” di succubi che – qui da me, Roma – perdura o comunque si ripresenta, da tanto tempo. Non me ne sto lamentando; dico solo che un conto e’ presentarsi ad un tavolo di contrattazione con un m4a1 carico e l’altro disarmato, un conto e’ essere tu quello disarmato… nella seconda posizione, chiamiamola pure pi-greco-mezzi, i margini contrattuali sono risicati anche per il migliore dei piazzisti… e avoja a fare bei discorsi…
E in questa nuova ottica, beh… (NAZI MODE ON) essere pessimisti non aiuta… insomma… se sapessi che sei pessimista sarei quasi tentato di eliminarti, o ancora meglio: appiccicarti un numero con un calcolatore ibm, metterti a lavorare nelle miniere di carbone in Polonia cosi’ se non volontariamente almeno mi sei utile non volontariamente, e cercare poi di diventare senatore una volta vinta la guerra, se riesco pure a magheggiare per passare il titolo nobiliare ai miei figli ho fatto bingo, ho successo… faccio prima e campo meglio (NAZI MODE OFF). Ti ho appena descritto a grandi linee la vita di Prescott Bush cosi’ come raccontata da Wikipedia (che essendo elettronica… pero’ almeno c’e’ distributed coordination function, e buona fede vista la pubblicazione meticolosa del budget donationware; tant’e’ che il Vaticano e’ stato sgamato quando ha alterato truffaldinamente 40.000 voci… anche questo… ovviamente… non e’ verificabile).
Io sto cercando disperatamente di descrivere il miglior metodo tecnologico possibile per identificare, isolare, e eventualmente punire i nodi rogue (ladri) e i leech (egoisti) in un sistema a rete; e una sua possibile applicazione fintanto che siamo nel periodo di anarchia tipico dei transitori… siano essi i transitori di un condensatore… o i periodi in cui non c’e’ un potere locale, e il potere estero e’ distratto da problemi piu’ seri. Poi fa’ tu. Qualcuno si limita a dire di scegliere tra la paura e l’amore… tra dio e l’uomo… tra la guerra e la pace… il passato e il futuro… (tranquillo Aghost, tu continua a pensare che e’ solo filosofia; forse e’ perche’ non hai figli, hai una certa eta’, e sei rimasto tramautizzato quando hai smesso di vivere in una grande citta’… ti senti sicuro)
agosto 19, 2009 at 6:09 PM
mfp, non ho detto che è “solo” filosofia, ma che la questione ha aspetti prettamente filosofici (nell’accezione più positiva possibile, posto che, pur ignorantissimo, a me la filosofia piace :).
Probabilmente hai ragione, certi “furori” giovanili non li ho più, non sono un talebano e non ho aspirazione a diventarlo :) (troppo tardi).
Quanto al trauma che avrei avuto ad abbondanare la città, guarda che è esattamente il contrario :)))
Penso anzi che il motto “lathe biosas”, di Epicuro mi pare, sia un buon insegnamento: stare lontano cioé dalla stronzate che ti rovinano l’esistenza, e dai rimpicoglioni che vogliono riversare su di te le loro frustrazioni.
Sono in fondo un “coroniano” (Mauro!), forse non così radicale: lui dice “la vita è come la scultura, bisogna togliere””. Magari potrei diventare con gli anni, chissà, un seguace dell’atarassia :)
Qualche altro saggio disse peraltro: la vera ricchezza di un uomo è nella quantità di cose di chi può fare a meno. Che poi ci si riesca, è un altro paio di maniche :)))
agosto 19, 2009 at 6:58 PM
– Epicuro (Samo, 341 a.C. – Atene, 271 a.C.)
– vissuto dopo Clistene (democrazia), dopo Pericle (eta’ d’oro), esponente dei partiti Popolari e Progressisti… tra Alessandro Magno, quando cioe’ la grecia si espandeva fino all’India, riportando in patria ogni tipo di ben di dio, e durante un periodo di lenta decadenza che si concludera’ con la conquista dei romani… interessante…
– peccato che li’ la popolazione mondiale non contasse, per quanto ne sappiamo, neanche 300 milioni di persone. Che non vuol dire niente di male di per se; perche’ bisogna vedere se la capacita’ tecnica riesce a soddisfare le necessita’ demografiche. Se non fosse pero’ che all’epoca era abbastanza facile andarsene a vivere da qualche parte dove non ci fossero rompicazzi… di Alessandro Magno sappiamo che spesso facevano giorni e giorni di cammino prima di incontrare qualcuno… provaci oggi. Gia’ solo la burocrazia ti ammazza prima di iniziare a camminare; non vorrai mica andare in giro senza carta di identita’!
Cmq, ho segnato sul mio PC, in caso di Soluzione Finale Aghost e’ troppo vecchio per lavorare in miniera; flag “eliminare”. (non te la prendere eh; sai come sono queste cose… uno puo’ essere carino e buono finche’ non si tocca il portafogli… quando poi siamo al “Leone o Pio, basta che magno io”… mors tua vita mea… e pure senza scomodare Epicuro! Bastava Rugantino!)
agosto 19, 2009 at 7:07 PM
io giro SEMPRE senza alcun documento, tranne quando guido. Per la soluzione finale o la miniera, prima devono prendermi, ho ancora una buona forma fisica e le montagne sono qua vicine :)))
agosto 19, 2009 at 8:25 PM
Eh ma prima o poi hai da scenne… Barba Zef sulle montagne friulane faceva il carbone, ma poi se lo doveva incolla’ pe’ portallo al villaggio, perche’ il carbone nun se magna… e quando scendi ce trovi il potere che ce trovi… mandi mandi!
p.s.:
* Teorema di Ginsberg:
1. Non puoi vincere.
2. Non puoi pareggiare.
3. Non puoi nemmeno abbandonare.
* Chiosa di Freeman al teorema di Ginsberg: Tutte le più importanti filosofie che cercano di dare un significato alla vita sono basate sulla negazione di una parte del teorema di Ginsberg. Per esempio:
1. Il capitalismo è basato sul presupposto che si possa vincere.
2. Il socialismo è basato sul presupposto che si possa pareggiare.
3. Il misticismo è basato sul presupposto che si possa abbandonare.
* Roger Waters: “And any fool knows a dog needs a home, a shelter from pigs on the wing”.
Sto solo tentando di dirti che per quanto tu ti voglia nascondere, o cani o porci prima o poi ti troveranno. Vuoi perche’ te costruiscono un sistema di metropolitana veloce intervalle… i fiumi scendono sotto terra, l’animali muoiono, gli alberi se seccano e li’ non ce viene piu’ nessuno (successo in Toscana per la TAV)… vuoi perche’ nessuno – ne’ comune, ne’ banca… su YouTube c’e’ tutto – s’incula piu’ i tuoi documentari naturalistici (non hai visto gli artisti in piazza il mese scorso?)… vuoi perche’ c’hai bisogno di un ospedale… e allora visto che non hai mosso un dito torni in banca colle recchie abbassate…
agosto 19, 2009 at 8:31 PM
barba zef era un fesso: in montagna bastano un paio di galline, una o due vacche, una capra… semai il problema è l’inverno… farò la fine di Oetzi :)))
agosto 19, 2009 at 9:32 PM
Fesso Barba Zef o il regista se lo immaginava fesso?
agosto 19, 2009 at 10:29 PM
mfp…
sai parlando di miniere mi ha fatto venire in mente il mi nonno mandato a fare le vacanze “volontarie” durante la guerra da benito a Carbonia…..certo e’ che adesso un governo dovrebbe trovare qualcosa all’estero perche’ nel nostro paese miniere non ce ne sono poi molte ed il belgio e’ gia’ stato utilizzato dai democristini ( poi vale la soluzione ag scco a pelo e montagne) …detto tra noi non penso che i polacchi ci vogliano ( sono gente seria)
Il pessimismo mi aiuta molto quando ricevo inviti dalle poste o dalla banca ad aprire quel servizio ad aderire a quei fondi o alla pensione “privata” ect ( manco avessi qualcosa da parte)…..al pessimista-senza soldi gli rompono le p…e di meno …
La differenza tra l’italia (monarchica e repubblicana) ed il vaticano e’ sempre stata che la prima si perde per strada tutte le carte ( Castiglione) il secondo manco una parola di enciclica….. Garibaldi unico eroe ? e chi mettevano sui sussidieri di storia ? Cialdini ? Persano ? Baratieri ?
agosto 20, 2009 at 6:43 am
Beh Carbonia e’ tanto carina… ho un caro amico d’infanzia li’… e pensa che e’ stato uno dei pochi comuni da cui ho ricevuto feedback positivi all’epoca in cui parlavo di wireless in giro (il meetup di Beppe Grillo, insieme al comune, voleva provare ad aggiudicarsi le frequenze wimax… e io mi sono trovato nell’infausta posizione di dovergli spiegare come era altamente improbabile che ci sarebbero riusciti perche’ in realta’ le freuqneze erano gia’ state assegnate, il bando era solo una formalita’ per il popolino).
Picchiate’, la cosa che fa rabbia e’ che indipendentemente da come stanno le cose “reali” (ie: quante risorse naturali sfruttabili allo stato dell’arte della tecnica esistono, e quanto la produzione umana di rifiuti e’ eccessiva), l’unica cosa che ci serve e’ eliminare l’imperativita’ dell’assetto normativo italiano… non l’istituzione, ma l’imperativita’… government->governance. Che e’ proprio cio’ che consente di far scorrere naturalmente la post-globalizzazione, invece di governarla per dirottare risorse in mano a chi ha ereditato – grazie ai giudici, agli interessi esteri, etc – le istituzioni e l’industria. Internet funziona proprio da controllo distribuito, e la propria testa da controllo locale; e il tutto e’ assolutamente armonico. Abbiamo subito, e stiamo subendo il vecchio, in tutti i sensi… da Aghost che alla sua eta’ ha maturato degli assets (finanziari, o un appartamento affittato in citta’, e una rete familistica da cui ricava finanziamenti per la sua attivita’ documentaristica, etc) a cui teme di dover rinunciare, alle istituzioni tutte che cosi’ sono solo un costo che produce danni ricorsivamente. Quando invece le cose – se il popolino fosse meno pauroso – per almeno il 78% della popolazione rimarrebbero assolutamente identiche ad ora. OCCORRE cambiare tutto affinche’ nulla cambi. Io sono solo un pazzo furioso… stappo la bottiglia se il PIL va giu’ solo perche’ so’ che il processo in corso e’ irreversibile – dovresti guardare che bella l’ameba comune che sta nella terra, fa la stessa cosa, solo che quella e’ piu’ intelligente dell’uomo, perche’ gli individui della specie collaborano tutti – e arrivera’ fino a li’ dove avrei voluto trovarmi io quando avevo 10-15 anni. Insomma, quelli che avrebbero dovuto essere i miei nipotini saranno certamente bambini felici. Ma un conto e’ subire questo cambiamento, un conto e’ cavalcarlo. Voi non vi capacitate di come sia possibile gestire questo transitorio in modo equo ed efficiente; quali siano i discriminanti per dire qual’e’ il 78% che rimane tranquillo, e qual’e’ il 22% che invece si DEVE aggiornare, reinventare, contenere. E c’e’ pure un 1% che deve essere identificato e punito. E discriminante che per forza di cose e’ un discriminante organico (non si possono fissare soglie rigide e norme generali senza ricorrere ad un giudice che le adatti al caso specifico; sarebbe un sistema troppo rigido… che quindi e’ in genere chiamato “regime”). E quindi non accettate quell’OCCORRE… state a guardare mentre i media divertono e spaventano (ie: se-ducono) i giovani… rendendoli (di nuovo) oche con la mano intorno al collo. Per semplice ingenuita’. Come pensate che vi ringrazieranno?
agosto 20, 2009 at 3:27 PM
Beh se parliamo di giovani e media rimane solo la tv e l’ipod; i giornali stanno in piedo solo con i contributi statali, tanto che piu’che sembrano le poste delgi anni ’70-’80 dove mugoli di giornalisti timbrano quyalche francobollo em velina.La radio la sentono tutti quelli che hanno una età superiore ai 30 anni o meglio vanno oltre i 40.
Certo e’ che se anche silvio deve vendere parti del milan per finanziare la tv quest’ultima tanto bene non sta….
agosto 20, 2009 at 5:02 PM
Picchiatello: che il bagaglino ha chiuso lo hai visto dal numero di veline che si e’ cercato di piazzare altrove, io ti aggiungo che Publitalia e’ allo sbando da tempo (i creativi rimasti dopo che ci sono state delle marette per via politica… sono gia’ scappati almeno 2 anni fa; “guarda caso” Aghost ha fatto un percorso analogo… e Aghost e’ egoista ma anche svejo), e che la qualita’ delle produzioni televisive non e’ legata soltanto all’assenza di meritocrazia, creativita’, etc… ma anche alla complessita’ sistemica di quel modo di fare televisione (questo e’ il motivo per cui mi son fatto qualche mese dentro gli studi anche se non mi pagavano bene, o non mi pagavano affatto)… e’ semplicemente impossibile renderla competitiva con YouTube (che “produce gratis”) dal punto di vista economico. La TV non producendo niente di materiale, devi prendere i soldi altrove e travasarceli dentro; quindi o te li stampi, o rubi allo stato, o c’hai assets ineliminabili come la GDO del cibo… dove la distribuzione e’ l’attivita’ piu’ remunerativa e a rischi quasi zero, mio nonno contadino diceva sempre che vendeva solo al mercato rionale per non fasse frega’ da chi c’aveva la favella lunga… ti ricordi quando il nano si compro’ i supermercati? Adesso hai capito perche’). Se tu vai a vedere la differenza tra la qualita’ delle produzioni anni 80-90 e la qualita’ attuale, ti renderai conto che l’unica cosa cambiata e’ l’ottica del manager… prima era “Vincere”… ora e’ “Risparmiare”. E allora si produce Grande Fratello pagando due lire 10 coglioni – sono merce abbondante; una volta sono capitato nella via dove fanno i provini mentre c’era la fila…non ti dico che RESSA – che prima fanno Gran-Cassa a suon di sms dei ragazzini (ragazzini+cellulare: un vero e proprio buco nero per le famiglie), e poi ti riempiono i palinsesti del pomeriggio con due soldi… perche’ e’ gente che non sa’ fare un cazzo, quindi o dice di si per 2 centesimi, oppure deve andare a lavora’ in cantiere. Tu che faresti? Meglio ovviamente la TV spazzatura che il cantiere (io non lo faccio per una questione di dignita’ personale; ma una volta superata quella soglia, farei anche io cosi’).
Rincaro la dose: tutta la stampa sicula (1 imprenditore) era sul lastrico e andava chiedendo ai suoi amici stretti come fare (non so come e’ andata a finire; qualcuno, nonostante l’ambiente di squali, gli ha consigliato di pensare ai lavoratori e mettere la cassaintegrazione), stampa sarda e’ gia’ del nano, Caltagirone ha messo le mani su La Stampa… e L’Espresso invece di dirci queste cose parla di quanto e’ cattivo Chavez ad aver fatto una legge per controllare le radio. Da qui il Grande Piano di Rilancio dell’economia usando Cemento: esigenze di cassa, la TV se li sta risucchiando, e loro continuano a succhiare a noi, ma non possono esagerare perche’ la fiducia generale e’ ai minimi storici… per ora hai solo i fascisti seri, i liberisti seri, oltre i 65 anni (ie: i piu’ esperti) che si suicidano o fanno coming out… adesso piano piano la fascia di eta’ dove il nano perde la fiducia si andra’ abbassando…
Cioe’ quando tu mi vedi scrivere in giro: “la minestra a tutta ‘sta gente la paghi tu, il 40% per via finanziaria, il 30% per via fiscale”, io non lo dico cosi’ tanto per dire… lo dico perche’ la paghi proprio tu. Tu picchiatello. Io no; io mi sono accollato a mio padre in attesa che saltano fuori gli altarini, intanto mi sono procurato la mia mega-truffa per monetizzare il lavoro degli anni passati e andarmene a fanculo, e vi sto rompendo i coglioni a voi. E me ne vado a fanculo non perche’ ci sara’ mai una insurrezione popolare… quello e’ MATEMATICAMENTE IMPOSSIBILE… ma perche’ stanno per arrivare il resto dei v6 (i ragazzi che ora sono all’universita’). E devi vedere che carogne che sono… io me ne sono capati 4-5 cazzutissimi, con cui parlo quasi quotidianamente, gli racconto la loro vera storia, li preparo a succedere nella setta degli hashishini. Quelli che son saltati fuori nelle cronache di questi anni erano ancora v5… ne’ carne, ne’ pesce… i v6, se non gli dai quello che vogliono, renderanno questo paese un vero e proprio Inferno. Rimpiangerai Berlusconi come mio padre ha rimpianto perfino Andreotti.
agosto 20, 2009 at 11:41 PM
Mmm… una gran bella confusione, non c’è che dire.
Mi sono fatto un po’ di riflessione in questi giorni togliendo alla vita tutto il possibile, facendo come Michelangelo con le sculture che tolse la materia intorno.
Credo che ci sarebbe da venire fuori con una nuova teoria economica e Nobel relativo, ammesso e non concesso come penso che non sia l’acqua calda. Quando “non so più chi” disse che non abbiamo capito nulla del sistema capitalistico e tutto ciò su cui era fondato, credo volesse dire ciò che segue.
Proseguo per esempi non potendo dilungarmi: la grande distribuzione funziona sui grandi numeri e mancando questi collassa. La grande distribuzione ha demolito i piccoli negozi che però vincono quando la grande distribuzione è in crisi. Il modello che funziona per cui “Leone o Pio l’importante è che mangio io” funzionerebbe ancora meglio se i tempi di reazione dei protagonisti del modello avessero la capacità di muoversi in tempo reale. Ignorare la burocrazia e la forma, le leggi, equivale a copiare il modello esistente e fare rete come la storia insegna: carboneria, massoneria, partigiani, talebani che fanno guerriglia, mafia, Chiesa and so on.
Sarebbe questo il modello proposto?
Riguardo il modello federazione di piccole congreghe di abitanti da 300 l’uno e l’uso dell’informatica lo trovo azzardato qualora potesse mancare un concetto di veloce adattabilità. Il sistema oscilla in quanto vivo. Torno all’esempio della distribuzione: da piccola a grande e poi di nuovo piccola. L’affinamento informatico potrebbe succedere sminuzzando il problema fino a renderlo atomico ma poi per affrontare problemi di carattere generico bisogna tornare su di livello, aggregare per abbattere i costi eccetera.
Con la piccola distribuzione il sistema oscillante ha i parametri di smorzatore, molla, massa in gioco che sono influenzati dal movimento stesso o da termini forzanti (sto provando a spiegarlo in termini fisici perché la teoria dei sistemi è una cosa generalissima e basilare). Le variabili del problema sono però influenzabili dal problema stesso facendogli mancare la stazionarietà.
Si dice che di questi problemi abbiano già discusso le persone più competenti ai forum nascosti a cui partecipano i gota della finanza. Ora non ricordo il nome di questi forum privati e nascosti, ma pur andando a stima non credo di allontanarmi molto dalla realtà. La crisi in sostanza è una cosa pensata da lontano: pensate ad una famiglia dove il figlio è abituato a pretendere e non dare, come se fosse un parassita. Ad un certo punto la famiglia ava in crisi o simula di andare in crisi per staccarsi il figlio che ha rotto…
Così il sistema ha reagito ma: le aziende si appoggiano agli ammortizzatori sociali scatenando una retroazione positiva, che cioè enfatizza il decorso della malattia. Le aziende in realtà non stanno male, così come la famiglia che vuole far crescere il figlio simula la crisi. La crisi però la sente il figlio ed è reale, terribile, tremenda. Nella società delle aziende questo si propaga al contrario sulle famiglie dei dipendenti scaricando la crisi, oppure generando una società parallela di scambi (baratto di oggetti, cibo, verdura) come di vestiti, di ortaggi, prestazioni sessuali, lavori. Tutto in nero e praticamente legalizzato. Insomma la forma cambia ma la sostanza no. Questa sarebbe la generalizzazione del mondo che include sia il capitalismo che la crisi.
A questo punto avrei anche delle idee per vedere come sia possibile rendere stazionari i cambiamenti del sistema oscillante. Stabilità senza il disagio della crisi o le discrepanze del capitalismo sfrenato. Si tratta comunque di applicare del buon senso: qualcosa che possa portare pace in terra agli uomini di buona volontà. Mi spiego meglio: solo delle persone con buona volontà possono stabilizzare il sistema come si presenta attualmente per evitare le storpiature che esso si porta dentro.
Non so se quel che ho detto sia vero o meno e sopratutto se io l’abbia spiegato in modo chiaro. Ciò che rimane da spiegare è se ci sono poche persone in grado di dare via al processo, se ce ne possono essere altrettante poche da cui dipenda la stabilizzazione della stazionarietà… oppure al contrario delle teorie complottiste è tutta una cosa scritta nel DNA della società ed è largamente distribuita e non concentrata.
PS: è questo di cui si stava scrivendo?? :-P
agosto 20, 2009 at 11:43 PM
PS: chiedo scusa per errori vari di grammatica e sintassi… spesso scappano per ignoranza mia ma a volte non rileggo
agosto 20, 2009 at 11:59 PM
PPS: il processo di dilatazione e restringimento del controllo e poi verifica del risultato, di ricerca e sviluppo si ha sempre portando tutte le applicazioni o i modelli al limite. Succede ad esempio in campo fotografico ed automobilistico sopratutto quando i costi di investimento sono senza tetto per esser efficaci. Nel mondo reale i due esempi sono: vendita di macchine fotografiche con molti megapixel a momenti alterni in modo da tirare a collo una caratteristica e lavorare bene su quel fronte; abbassare quindi il target consci delle informazioni acquisite tirando il collo all’applicazione. Fiat sta uscendo con dei motori che in realtà non ha rodato granché ma se non uscisse con l’applicazione sul mercato non avrebbe tanti dati sui quali lavorare.
Viceversa in F1 le applicazioni sono singole e da queste l’innovazione si ripercuote nell’ambito commerciale. Laddove la competenza deterministica non sopperisce la necessità subentra il bisogno di una statistica su cui lavorare. Per quello che sopra ho detto che il modello dei 300 abitanti ha bisogno di affinamenti successivi e velocità nel correggersi le aberrazioni che potrebbe introdurre. Per quello che ho parlato di sistema oscillante nella manovra correttiva: mi pare una cosa di buon senso
…ammesso che quello che ho capito io ne abbia :-D !
agosto 21, 2009 at 12:10 am
Chiedo scusa anche per i ripetuti interventi spot ma riporto un flashback:
http://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_Bilderberg
agosto 21, 2009 at 7:52 am
luca per la F1 io non ho mai capito perché, visto che il carrozzone costa una follia, non la si obblighi ad andare nella direzione tecnica che favorisca ricadute tecnologiche sulle auto di serie…
Ad esempio nel campo dei consumi, emissioni, riduzione della cilindrata, durata gomme eccetera.
Invece è l’opposto: consumi pazzeschi, addirituttura cambio delle gomme in corsa che, tra l’altro, rende lo spettacolo un casino assoluto, perché quando i piloti comunciano a fare i cambi non si capisce più nulla di chi sta in testa e chi sta dietro.
Che ricadute ha la F1 sulle auto normali? Il cambio a farfalla? Ma via…
agosto 21, 2009 at 1:25 PM
Se si andasse sempre e solo in una unica direzione ci si perderebbe il vantaggio di esplorare in tutte le direzioni. Il kinetic energy recovery system per esempio sarà portato sulle auto di serie dopo aver studiato a fondo i problemi critici. Nella tecnica la pratica sovente è differente dalla teoria, comprende molti più casi, interferenze problemi. Tutte le auto ibride si basano su questo principio ma ancora le regole non sono note al 100% per cui si usa l’approccio empirico.
agosto 21, 2009 at 5:23 PM
Luca, grazie e della pazienza di leggere le bibbie e della superba razionalizzazione e della magnifica sintesi. Michelangelo a te te fa ‘na sega; non tanto per la capacita’ di sintesi… la capacita’ di selezione dei bit piu’ significativi… ma per aver capito che (a) avevamo – noi chiacchieroni, io in primis – bisogno di aiuto, e (b) l’aiuto piu’ grande che ci potevi dare al fine di rendere efficace questa conversazione era… scremare e razionalizzare il flusso di coscienza (aka Twitter; visto che, Aghost, tempo fa mi avevi chiesto cosa ne pensavo… ti dovevo ancora quel famoso Gallo di Esculapio) che inizia da Aghost e (per il momento) finisce qui. Ti sei appena fatto un amico; alieno mio. Il nostro problema a questo punto e’ capire come estendere le nostre riflessioni a tutto il mondo senza essere autoreferenziali… nel senso che abbiamo razionalizzato insieme (studiato insieme, cum-scire, coscienza: PCF + DCF, per gli acronimi vedi piu’ avanti) quella che e’ stata la nostra esperienza prima di questo thread, e grazie all’input di Aghost ne abbiamo fatto un merge, ancora una volta insieme (Aghost, King of Pikers: nel senso che lui e’ stato spudorato nel prendere la parola in pubblico per lamentarsi de li sordi, e noi artri tirchiettini abbiamo vibrato in armonia con lui… Finanza come Comunione… that’s all folks… ora ho visto veramente tutto in vita mia… grazie infinite). Bah, sara’ che a fine AGOSTo (ndr: quanti anni hai Aghost? Quanti te ne mancano prima della soglia dell’aspettativa media di vita? Tsk…tsk… se voi esse egoista dividi per 2! Prrrrr!) siamo stati tutti in ferie e ora che abbiamo ancora un po’ di tempo libero siamo tutti rilassati, felici di filosofeggiare.
Umanita’ a parte. Sviscero “un dettaglio” tecnico: la Qualita’ di Servizio (aka Benessere) nei sistemi dinamici a rete con un’architettura centralizzata di solito si implementa assicurando (con una funzione) l’equilibrio tra una funzione di coordinamento del nodo (Point Coordination Function), e una funzione di coordinamento distribuito (Distributed Coordination Function). Per lo meno gli ingegneri (di tutti i tipi) le fanno cosi’ da taaaanto tempo, esempi:
– il meccanismo di Prevenzione delle Collisioni in 802.11 aka WiFi (CSMA/CA, CA e’ Collision Avoiding) quando usato in modalita’ infrastrutturale… cioe’ access point AL CENTRO e terminali sui vertici della stella.
– il meccanismo di Legiferazione nella nostra democrazia rappresentativa, quando esistono infrastrutture… cioe’ Un Governo AL CENTRO e terminali sui vertici della stella (ricorsivo: governo italia al centro, governi regionali come terminali; governo regionale al centro, governi provinciali come terminali; governo provinciale al centro, governi comunali come terminali; governo comunale al centro, cervello del cittadino come terminale).
– il meccanismo di Regolazione nel software di Facebook, in presenza di un’infrastruttura… cioe’ il dipartimento della difesa americana AL CENTRO, e gli utenti come terminali.
Ma cosa accade se l’access point (o il legislatore, o il DoD) e’ schizofrenico (nell’accezione popolare)? Se cioe’ un suo condensatore, o un suo transistor, o un suo parlamentare, o un suo assessore… o un suo frammento di codice… funziona in contrasto con una qualsiasi altra componente? O piu’ semplicemente se nella rete c’e’ un nodo rogue (es: uno che utilizza una logica diversa da quella concordata da tutti i componenti dello stesso sistema di riferimento aka circuito infoeconomico), o un nodo leech (ie: uno che prende dal paniere dei beni comuni senza mai contribuirvi altrettanto; es: una radio che impegna il limitato media trasmissivo condiviso senza lasciarlo sgombro per gli altri nodi, un politico che impegna i canali della TV senza lasciare spazio agli altri politici, un cittadino che truffa il fisco ma quando si fa male corre all’ospedale, un ingegnere gestionale che per soddisfare le richieste dei suoi clienti produce una strategia per realizzare un monopolio all’interno di una economia di mercato pero’ poi si lamenta se treni,autostrade e tlc non sono efficienti, uno che mangia piu’ di quello che produce, etc)? Ti ricordi quando Grillo, nella sua Infinita Genialita’ Buffona faceva la gag dell’italiano che tutte le mattine si alza e va a rubare a casa di un altro, mentre un altro gli sta rubando a casa, e funziona tutto benissimo; poi ad un certo punto uno decide di non andare a rubare quindi rimane a casa, si ritrova a fare a botte con il ladro che pretendeva di rubargli i mobili e contemporaneamente da un’altra parte c’e’ un ladro che non sa dove mettere la refurtiva perche’ nessuno ha rubato i mobili a casa sua, il meccanismo si inceppa, e si cade nel caos piu’ totale? E’ un po’ come Bulgakov (ne “Il Maestro e Margherita”) descrive l’incontro di Hanozri e Pilato sul balcone del governatore (dopo che Joshua ha incontrato giuda). Insomma, cosa accade se una qualunque banca non dice la verita’? O, ancora, se un qualunque uomo non dice la verita’? O, meglio, se un qualunque uomo non e’ cosciente di tutto quel castello di regole a contorno che, volenti o nolenti, e al netto della fiducia nella tecnica esistente o che sara’ inventata, ci limitano… producendo, come feedback, i concetti di verita’, falsita’ e indeterminazione? E da li’ molti altri. Io ad esempio non posso dire di esserne cosciente.
Personalmente mi sento solo di affermare che per eliminare la sofferenza dobbiamo ridurre il numero di esseri umani invece di deterritorializzare le risorse per produrre tecnica che permette di aumentarne il numero. E si puo’ fare o uccidendo di tanto in tanto tutti gli eccedenti (di guerra in guerra si arriva ad una Soluzione Finale), o infilando a tutti nella zucca di essere coerenti con un qualsivoglia sistema di riferimento formale che a sua volta e’ coerente con tutti gli altri.
Ti faccio un esempio, la Chiesa di Roma: i credenti (aka ecclesia, aka DCF; l’assemblea del popolo nelle istituzioni politiche della democrazia greca) dovrebbero disciplinarsi nel seguire (sin. essere coerenti con) il vangelo affinche’ il clero (aka PCF) possa svolgere la sua funzione direttiva (ie: governare la sorte, ovvero ereditare la terra, ovvero rompere, spezzare, belligerare le altre funzioni di coordinamento centralizzate, ovvero vivere e morire aspirando all’eredita’ che li aspetta in paradiso). Lasciando a Dio (la “terza funzione” che agisce da integratore flessibile tra PCF e DCF) assicurarsi che tutto il loro sistema formale di riferimento agisca in solidale con gli altri (es: lo stato… laico, gr. bene comune; e gli stati tra loro; e le altre fedi religiose con tutte; e le massonerie con tutto il resto; e le tifoserie con la polizia e con le squadre e quindi con le banche e i giornali). E questo e’ da pazzi: un credente dovrebbe mantenere i preti affinche’ loro possano muovere guerra alle altre istituzioni centralizzate; essere un “esportatore bombarolo di democrazia”. E’ una roba schizofrenica incentrata sull’esistenza di un dio che, secondo chi ne guadagna (is fecit), ha dato loro l’onere di produrre schizofrenia. Come il liberismo si basa sull’esistenza di una manina invisibile.
Da qui si capisce come sia saltata fuori la regola d’oro ( una paginetta fatta qualche mese fa per abbozzare un gioco di ruolo cervellotico che vorrei proporre verso la fine dell’anno: http://www.meganetwork.org/megaevilcorp_business.html ): “Fate quel cazzo che vi pare basta che non rompete i coglioni a me mentre io non ne rompo a voi”, o anche in modo impersonale come avrebbe detto un uomo dell’anno 0 non cosciente del proprio pensiero quando la gente andava a cacargli il cazzo nella sua splendida isolata stasi meditativa “Fate quel cazzo che vi pare basta che non rompete i coglioni ad un Povero Cristo che non ne rompe a voi”. Io l’ho capito vivendo per lungo tempo solo con i miei pensieri, un computer con cui spippolare – ie: meditare stando fermi nel tentativo di raggiungere il Nirvana – e mandando sistematicamente a fanculo chiunque mi cercasse, tranne la mia donna. E credo che mio nonno contadino abbia vissuto allo stesso modo; si e’ isolato nel suo terreno (comprato con l’eredita’ del mio bisnonno; κληρος, sorte, che poi nel Nuovo Testamento e’ diventata la parte di fortunelli che ne avevano… il clero) alla periferia di Roma, se ne e’ fregato del potere quando ad esempio stava facendo il piano regolatore (mentre tutti gli altri si son fatti gli affari loro; e cosi’ facendo il terreno di mio nonno e’ stato l’unico ad essere destinato in parte a servizi e in toto non edificabile), e quando il comune gliene voleva sequestrare una parte se ne e’ fregato ancora, e ancora, e ancora… cosi’ quel terreno oggi e’ una sorta di enorme punto interrogativo (4 ettari di piante splendide purtroppo trascurate da quando e’ morto lui nel 2001; in mezzo a una fitta serie di palazzoni di cemento). Nel senso che se lo guardi fai: e che cazzo ci fa quella terra qui!? E’ tutto cemento; non puo’ esserci quella terra li’; non e’ possibile; come e’ potuto accadere? Ecco… come sono arrivato qui? Come siamo arrivati a tutto questo? E soprattutto… come possiamo tornare indietro senza disporre di una macchina del tempo e senza poter eliminare la tecnologia? Come facciamo a gestire il transitorio?
Facile: con un nuovo patto sociale che elimina TUTTE le PCF, subordina il reddito all’inverso del numero di figli, e che si coordina con i computer all’interno di piccole comunita’ quindi sostenibili perche’ autodeterminate (ie: non hanno bisogno di controllori). E guardando la scioltezza di Obama – quando va per congressi sembra uno dei tanti tizi qualunque come me, che passeggiano in un parco – e la leggerezza di certi governanti… si direbbe quasi che dal secolo scorso alcuni abbiano iniziato a lavorare silenti per concretizzare questo: The Internet. Quindi dal 1984 hanno iniziato a far ripetere la storia usando i mezzi di informazione per ridefinire costantemente la percezione di chi non ha coscienza. Solo che altri piccoli uomini (noi ne abbiamo uno basso e pelato che rappresenta la meta’ del nostro paese) l’hanno capito solo ora, pastrocchiando tutto con testardaggine, minando gravemente questo processo… e mettendoci tutti in un gran guaio… che noi tecnici stiamo provando a recuperare. Purtroppo in questo momento l’unica cosa che ci puo’ aiutare e’ l’adesione rapida e spontanea a questa visione delle cose, costi quel che costi, ivi incluso sputtanarsi il nome con queste storielle esoteriche che potrebbero invece essere riassunte con poche equazioni elementari.
“Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”
agosto 22, 2009 at 1:22 am
Come tu hai insegnato, il sistema è sempre lo stesso comunque lo si guardi. Cambiando il sistema di riferimento il tuo punto di vista va un po’ a ramengo a mio avviso. Succede che all’interno delle micro comunità molta gente se ne frega come ora, vuoi per disinteresse, vuoi per dare priorità ad altre cose. Ad esempio come io non ho nemmeno uno spazio sul web e cerco ospizio su quelli altrui facendo felice conoscenza alieni miei pari tanta gente non partecipa attivamente e non parteciperà alla vita politica ma continuerà a lamentarsi o chiacchierarne al bar, al centro sociale, all’oratorio eccetera.
Nella questione dell’architettura mi è venuto in mente la storia dei sei gradi di separazione, di come sono fatte le reti e di come continuino a funzionare in caso di guasto.Allo stesso modo è la società grazie al fatto di esser viva. La vita, per chi non lo sapesse è quel meccanismo per cui è in grado di generare se stessa. La prima forma di vita fu una molecola in grado di replicare se stessa… poi per successive evoluzioni e rifacimenti, tentativi si sviluppò assumendo la varietà odierna.
Secondo me la via di uscita è la ridondanza delle funzioni che devono essere distribuite ed il comando funzionare in modo orizzontale e verticale contemporaneamente come una democrazia. Uno decide ma tutti hanno la possibilità di defenestrarlo oltre che eleggerlo. Due che decidono possono dare luogo a conflitto ed inefficienza, tre peggio, molti è anarchia. Nella storia degli agglomerati da 300 ci andrebbe un supervisore indipendente cioè esterno al sistema. Inoltre presuppone che tutti si vada d’accordo orizzontalmente. Per esempio: come si risolvono conflitti di Not In My Back Yard? Oppure: c’è una regione desertica e una ricca d’acqua: i 300 della seconda zona devono fregarsene della prima? E se nella prima ci stanno giacimenti di gas o petrolio (vedi Russia e Italia)? Per questo che mi viene in mente un sistema ridondante. Per cambiare occorre infine cambiare il pensiero comune… Leopardi era in anticipo sui tempi di almeno due secoli, cosa conti di fare ammesso di aver ragione? Una altro dubbio che mi sorge è costituito dalla forza concentrata in alcuni fulcri, senza quella non si va lontano. Il sistema non cambia se non vuole cambiare ed ha forza a sufficienza per non cambiare. Il sistema non può compiere salti discreti da un livello ad un altro ma si muove in modo continuo, contiguo senza grosse e repentine variazioni. Come in matematica le equazioni differenziali diventano domestiche equazioni lineari sotto determinate condizioni e cambiando il sistema di riferimento, ci deve essere un modo per risolvere il problema di far emergere gli Zuckerberg italiani; probabilmente cambiando il punto di osservazione e diffondendolo in giro come per il modello di cui sopra.
Una altra osservazione che posso fare è che la società in generale è lineare solo per piccoli spostamenti… per cui il cambiare i riferimenti non è detto che consenta una linearizzione dello stesso e dunque una semplificazione. Ad esempio il modello capitalismo-crisi ha crisi quando il capitalismo satura. Ho sempre chiesto in ogni scuola di ogni grado ai professori come era strutturato il capitalismo per non saturare. Tutti mi rispiegavano il capitalismo e non capivano il concetto di crisi. Mi dicevano che si alimentasse da solo. Le non linearità sono lo sgambetto che non ti aspetti ma danno pure un grosso indice sui limiti all’interno dei quali esiste un modello coerente. Un modello rinforzabile per evitare che si raggiungano le non linearità.
Sulle eccezioni, come il ladro che non si comporta più come gli altri, il sistema può reagire isolandole. Per esempio un mafioso che vorrebbe redimersi viene ammazzato o il Saviano a cui viene stravolta la vita essendosi ribellato. Viceversa vincente è il germe del cambiamento che nasce, cresce e sbaraglia l’esistente; come un cancro che annienta e sopprime l’origine. Come un Saviano che trova molti sostenitori e la mafia cambia aspetto può regredire speriamo morire.
L’esempio del terreno invece lo gestirei con un altro paragone sempre preso dalla natura: l’homo sapiens e l’homo neanderthalis se non erro trassero origine dallo stesso ceppo eppure solo uno vinse in qualità delle proprie virtù. Nulla vieta che entrambi i modelli vivano secondo la legge della natura finché trova congruenza. Poi però uno deve soccombere ed in tal caso viva la diversità se no rischia di non sopravvivere nulla. Anche in questa chiave di lettura pongo l’oscillabilità dei parametri: non secondo leggi calcolate ma secondo la necessità in modo vivo possibilmente intelligente.
Sull’essere autoreferenti non saprei infine cosa dire. Bisognerebbe appoggiarsi a qualcuno che può. O trovare persone intelligenti pronte a discutere e rendere protagonista l’avvicendarsi di questo flusso di coscienza invece che se stessi. Invece ho quasi l’impressione che sia come il telefono inventato da Meucci e sfruttato da Bell, o come le invenzioni di Tesla usate da Edison eccetera. Se conosci una strada alternativa ben venga, lieto di unire le forze e gli sforzi :-)
A proposito di autoreferenza e per collegarmi al post di “tutti i direttori” direi che il pettegolezzo è autoreferenziato e nei gradi di separazione, la rete scavalca i nodi che non funzionano, le connessioni funzionano in parallelo.
Il modello di cui sopra deve funzionare come un pettegolezzo? Proviamo a dargli la forma di un pettegolezzo!! Che vinca il pettegolezzo migliore, guarda te che sfortuna è toccata alla canapa grazie alla referenza del potere e dei soldi. Tutti i modelli sarebbero ipoteticamente possibili ma essendo noi parte della natura stessa delle cose finisce che si impone il modello più forte, non il migliore. Altro punto debole della catena.
PS: il piacere è tutto mio e anche non avendo un blog non mi sembro tanto parco o piker che dir si voglia… guarda un po’ quanto battiamo… per non dire di ciò che rimane in tastiera ;-)
agosto 23, 2009 at 4:10 PM
Non riesco a capire perche’ tirate sempre fuori tutti questi problemi ex-ante. A farsi male eh. Nel senso: se non lo fai, che senso ha averne paura? E fino a che non ci sei dentro, che ne sai quale sara’ la risposta di tutti i partecipanti (e quindi i risultati che otterrai, i problemi da superare, etc)?
Se vai a vedere bene siamo gia’ organizzati cosi’ (tu e la tua “falange” da 300 persone; io con la mia; etc); qualcuno dedica piu’ tempo ad un numero piccolo di persone, qualcun altro meno tempo ad un numero piu’ ampio di persone. Qualcuno fa un po’ ed un po’. Questo nei fatti; ma poi l’organizzazione formale differisce… e’ questa incoerenza stato-realta’ che ci sta facendo male. Esistono persone che hanno sviscerato con pazienza certosina le proprie difficolta’, e usato i propri strumenti (ie: la conoscenza della propria materia) per suggerire e costruire soluzioni; e se le andiamo a mettere insieme notiamo che una volta rimossa quella struttura formale sono tutte coerenti tra loro. Le incoerenze sono cioe’ solo legate ai pensieri infantili… le fantasie… puo’ essere dio, o l’idea di vivere di rendita, o una delle tante divisioni immaginarie che abbiamo ereditato dal passato (roma contro lazio, destra contro sinistra, windows contro linux, italiani contro immigrati, cristiani contro ebrei, etc)… pero’ per esempio puo’ non esserlo l’idea di vivere del lavoro di una macchina per avere piu’ tempo per l’interazione con gli altri, l’introspezione, e il dolce far niente. Se noi mettiamo insieme tutte le istanze ecologiche (le api, gli orsi, i delfini, etc); ed economiche (i contadini con la GDO, i consumatori con la qualita’ dei prodotti, etc); e informative (anonimato, libera diffusione delle idee, etc); oltre a ridurre il rumore di fondo nel media condiviso, scopriamo che sono tutte coerenti, se non fosse che pre-esistono delle concentrazioni… dei tumori sociali. Allora il solo sforzo condivisibile puo’ consistere nel provare ad integrare i vari strumenti prodotti da questi pensatori “verticali”, partendo da zero (ie: non esiste stato, non esiste banca, non esiste giudice, non esiste tecnica)… producendo gli strumenti basilari… e vivendoci dentro (ie: non rivolgersi a Lo Stato, La Chiesa, la Spa, ma al nuovo sistema di riferimento integrato). Solo che invece di farlo uno alla volta – es: il tizio che va a lavoro a cavallo, usa solo lampadine a manovella, e compra solo alimenti in vetro e alluminio – facendo una fatica bestiale, proviamo a farlo fare alla generazione successiva, in modo che quando uscira’ fuori dalla scuola o dall’universita’ avra’ degli strumenti che conosce, che si e’ fatta con le proprie mani, e che – auspicabilmente – sono sufficientemente competitivi con quelli esistenti da poterli un giorno addirittura sostituire. Fino a li’ pero’ bisogna fare uno sforzo di fede antropologica: “Gli Altri non mi stanno inculando” proprio per non farsi fermare dai dubbi che elenchi… che sono sostanziali; accidenti… pero’ guardando alla storia e al presente con un occhio clinico, si scopre che hanno gia’ un ventaglio di soluzioni! Ad esempio, se tutte le associazioni nate per sopperire ognuna ad una determinata mancanza dello stato formale, si integrassero… avremmo un altro stato. E “guarda caso” c’e’ chi sta gia’ facendo questo lavoro di integrazione. Altro esempio: se il sistema finanziario fosse organizzato per cerchi concentrici “come te e la tua falange”, e non manipolabile… e “guarda caso” c’e’ gia’ chi lo sta facendo. Voglio dire: il lavoro verticale e’ gia’ fatto. Bisogna solo integrarlo al solo fine di accelerare l’avvento di una nuova coesione sociale; perche’ io posso avere coscienza dei problemi informativi, ma so poco e nulla di quelli ecologici, e soprattutto non ho FATTO altre cose; non ho esperienza; non posso essere operativo su tutto… e non su tutto il globo (da cui pero’ posso attingere le best practices, se la cultura – arte e tecnica – e’ libera di circolare; il parallelismo di cui parli tu e’ anche questo… lo stesso problema risolto e processo automatizzato, in due luoghi diversi)… al piu’ posso andare una domenica a pulire un parco in loco… e poi? Sono cioe’ limitato non tanto nell’intelligenza, ma nel tempo, nell’esperienza e nella sfasatura data dal fatto che siamo nati in un istante diverso, in un posto diverso, abbiamo collezionato input diversi, e quindi non ci presentiamo tutti allo stesso modo. Se io qui mi facessi portavoce di questa visione delle cose; e dicessi alla mia falange (dove c’e’ uno che e’ architetto, uno che ha studiato le problematiche ambientali, uno che ha studiato per diventare un regista cinematografico, uno che produce ciambelle, uno che produce vino, un medico, uno fa il fornaio, etc) di fare riferimento ad un nuovo set di strumenti, e tu alla tua, quando poi sconosciuti¶noici ci incontriamo, abbiamo una visione compatibile e realistica (ie: le risorse sono limitate ma essendo noi vicini di casa, e’ bene che le usiamo nel modo piu’ efficiente possibile, esternalizzando i costi al piu’ verso una comunita’ piu’ lontana… ma li’ c’e’ l’arbitro della macrocomunita’ immediatamente piu’ grande). Allorche’ rimane il problema del nimby: ogni falange, ogni territorio, ha le sue risorse; dove non c’e’ petrolio c’e’ terra coltivabile, dove non c’e’ verde ci sono tecnici al lavoro… e infatti l’economia e’ argomento imprescindibile. Cosi’ come l’arbitro. E anche quello c’e’: se vedi le comunita’ a loro volta organizzate in modo ricorsivo, avrai sempre – come dicevi anche tu – la necessita’ di verticalizzare… intuitivamente quindi pensi di tornare dove siamo ora. E questo non e’ vero se per esempio permetti ai giovani di fare carriera “in alto” (ie: in una struttura comune->regione->stato->continente->pianeta) nella prima meta’ della vita, e riscendere “in basso” (pianeta->continente->stato->regione->comune->comunita’) nella seconda meta’ (vivendo il proprio territorio si puo’ avere una visione coerente delle altre persone che lo abitano, con una coscienza matura, e selezionare quindi “istintivamente” i giovani da mandare in alto). Se vai a leggerti “la mia costituzione” (dove ho semplicemente inserito i valori Costituzionali esistenti, li ho estesi, ho considerato che quei valori hanno un costo, ho esplicitato che purtroppo non sono delle norme imperative ma solo una linea guida da perseguire con quello “sofrzo antropologico”) vedrai che non ho escluso i presenti amministratori dall’eventuale “elezione ad anziano” di una comunita’ piccola… perche’ da anziani si tende a tornare alla benevolenza infantile avendo pero’ accumulato esperienza (ie: spessore). Magari si ha una visione macroscopica sballata, ma una profondita’ umanistica irreplicabile (a parte delle notevoli eccezioni; un Pasolini, un Jimi Hendrix, un Gaber… gente che a 30 anni aveva gia’ maturato l’esperienza di molti 70enni, per quanto l’abbia fatto troppo velocemente). Che poi una comunita’ locale preferisca organizzarsi con una gerarchia verticale (uno solo decide) o in modo piatto (c’e’ una consulta dove i presenti decidono), o qualunque altra forma, in rispetto di quei pochissimi valori globali, non e’ un problema. E anzi sono affari loro. Se poi in mezzo tra Status Quo e questo giochino di ruolo c’e’ una membrana omeostatica… e c’e’, e’ il dividendo digitale… allora vedi che chi non si adegua molto presto soccombera’, capitolando nella nuova forma, a quel punto gia’ auspicabilmente evoluta. Evoluta rispetto a quel poco che puo’ fare un singolo; un povero informatico di provincia come me; o un grandissimo tecnico globalmente noto; o un artista affascinante; o un semplice lavoratore che esiste solo nel proprio microcosmo a cui viene detto che c’e’ bisogno di ronde e va a fare le ronde (padane contro comuniste, e la polizia prende gli schiaffi nel tentativo di non far degenerare la situazione; sempre che qualcuno degli omini in divisa non perda il controllo di se stesso ed essendo quindi armato va ad ammazzare gente troppo alla leggera… eventi veramente diabolici… oramai dal 2001 l’elenco si sta allungando parecchio). Voglio dire, se pure Aghost preferisce fare il lurker (radioamatorialmente parlando: “l’orecchia di gomma”) dall’alto della sua montagnola… a noi comunque tocca fargli trovare qualcosa a valle per quando tornera’ con le recchie abbassate perche’ c’ha solo un mal di denti e una vacca. Se no poi va alla bettola ad ubriacarsi per non sentire il dolore – come Barba Zef – e rischia di combinare cose spiacevoli ad altri, magari a quelli che vengono dopo (come Barba Zef). Invece noi lo accogliamo a braccia aperte, e si arrangera’ a contribuire come serve… perche’ quando era nella posizione di scegliere ha scelto di fare da solo… quando arriva a chiedere, si deve quindi adattare o rimane col dentino dolorante. Pora stella… pero’ cosi’ e’; in questo senso arbeit macht frei (ie: art. 1 Cost.) va bene. Ne fa l’enforcement la comunita’ locale, non quella globale; e sulla base di regole locali. Alle volte magari serve del coraggio aggiuntivo; ma abbiamo visto come giovani leoni ci sono sempre (es: Giuseppe Grati’); ed e’ un peccato vederli sprecati nel contestare Sgarbi (o lasciarci le penne, come nel caso di Giuseppe) piuttosto che nel fargli le scarpe Come Odino Comanda. Alcuni sono vittime dell’obsolescenza culturale dei loro genitori (che hanno ignorato l’ICT per 20 anni). Altri della pretesa di continuita’ di alcuni self-serving leaders ( http://www.meganetwork.org/index5.html ); iniziative, ideologie, attivita’ vecchie, magari anche condivisibili, ma che hanno esaurito la loro funzione iniziando a generare scorie piuttosto che energia. Altri della pretesa di continuita’ di alcuni creative destroyers ( http://www.meganetwork.org/index4.html ); l’equivalente cioe’ in termini economici: manager pubblici o privati che siano… che anche se gestiscono bene e tanto… e’ senza utilita’ per alcuno se non che per se stessi. E se vai a vedere nella sostanza, de facto tutti corrono solo verso illusioni; es: tutti quelli che vanno in USA quando tornano dicono “Bellooooooo”, dimenticando freudianamente che se dovessimo acchittare il nostro territorio come loro, dovremmo consumare il 66% in piu’, e se cosi’ volessero fare tutti, dovremmo avere 6 pianeti (iniziando a riprodurci ancora, e ancora… quindi i 6 pianeti gradualmente saranno obsoleti). es: se guardi il numero di artisti che guadagnano a sufficienza finanche a diventare miliardari, sono l’1% (poche centinaia contro milioni che stanno intorno alla soglia di poverta’ per periodi prolungatissimi… e lo stesso schema perdura dai tempi di Shakespeare; l’idea cioe’ di poter vivere di musica, cinema e chiacchiere, nel 99% dei casi e’ falsa).
L’iniziativa di cui ti sto parlando, un giochino di ruolo, e’ qualcosa simile a cio’ che sta facendo GrilloCasaleggio; ma completa (ie: identita’, produzione, baratto, giustizia, etc) e completamente svincolata dalle strutture amministrative formali esistenti. Con cui e’ assolutamente compatibile (nella “mia costituzione” i valori ci sono tutti; e se me ne sono perso qualcuno, come credo, una persona sensibile ad un determinato argomento fara’ presto ad integrarcelo… valutandone pero’ anche i costi, cosi’ che chi e’ gia’ al lavoro puo’ scegliere se pagarli o no). E’ un giochino (ie: che va fatto con piacere; miscere utile dulci; lo vogliamo chiamare “pettegolezzo”? Chiamiamolo invece proprio “propaganda”, solo che invece di farla in broadcast, la facciamo p2p… tu li’ dove sei tu, io qui dove sono io… iniziamo io e te, arriviamo ad una prima comunita’ eterogenea di 300 elementi, poi split e continuiamo, split e continuiamo, come gli embrioni… come la vita che riproduce se stessa) che nella peggiore delle ipotesi dovrebbe comunque aiutare tutti coloro che non hanno ancora sviluppato (vuoi per giovinezza, vuoi per negligenza) la confidenza necessaria a vivere nell’era in cui c’e’ Internet, prodotta da persone che hanno invece gia’ vissuto una vita intera alla luce di questi strumenti. Come vedi in quella pagina ci sono delle fasi che vanno gestite… ma si puo’ fare senza creare altri tumori (ie: concentrazioni); io mi sto muovendo non anonimo – altra forma di concentrazione (ie: autopromozione) – solo perche’ molti hanno bisogno di dare un nome alle voci. E non ho trovato un altro modo per cercare i miei peers senza ispirare paranoia e dubbio. Ma vorrei prima possibile (ri)chiudermi anche io dietro una chiave gpg anonima o qualcosa del genere. Il mio obiettivo e’ chiedere aiuto a voi la’ fuori per farmi IO una disciplina sociale che mi si confa’; perche’ da solo non riesco, e’ troppo complicato; prima di iniziare a condividerla con qualcun altro, piuttosto che dopo. Gli strumenti tecnici ci sono gia’; la necessita’ non credo sia solo mia; unica incognita e’ se qualcuno che ha militato nelle associazioni tecniche (ie: preparato) mi si cachi… eheh… perche’ senza di loro non credo ci sia minima speranza di una buona integrazione. Loro hanno esperienza; io no. Vorrei iniziare contattando una dozzina di associazioni chiedendo se qualcuno dei loro iscritti abbia voglia e tempo per fare brainstorming insieme, anonimi, usando solo uno strumento come Trac (rcs,wiki,ticket), partendo da quella “mia costituzione”… documentando tutto; presentandosi agli eventi popolari con talk e seminari; riprendendo tutto e mettendolo in rete per dare il buon esempio; pagando con soldi del monopoli il lavoro noprofit svolto, tenendo piu’ fermi possibile gli eventuali soldi reali, etc… e poi vediamo cosa succede. Simuliamo una linea temporale diversa; una simulazione che nel prodursi si sostituisce ai sistemi di riferimento legacy e obsoleti. Tanto se e’ tutto costruttivo, su base volontaria, non rischiamo di fare niente di illegale; pensa ad un arbitro locale per risolvere le tante microdiatribe che oggi non possono essere risolte dai tribunali civili… piano piano si puo’ arrivare a risolvere tutte le diatribe piu’ corpose per le quali pero’ non c’e’ comunque l’obbligo di denuncia (ma in linea di massima stiamo parlando di reati penali che noi cercheremo di evitare come la peste; deve essere un gioco educativo, non un massacro). Serve uno strumento simile a Facebook – che abbiamo visto essere apprezzato – ma distribuito (per eliminare a monte tutti i problemi di privacy), ed utilizzabile da un cellulare obsoleto in modo comprensibile anche ad un anziano. Mentre per quanto concerne “il senso comune”, l’unica cosa da dire e’: “usa il tuo buonsenso invece della legge, usa il tuo istinto invece della religione, e prendi i tuoi amici… cosi’ invece di giocare al fantacalcio giocate al fantasocieta’”. OCCORRE cambiare tutto… affinche’ nulla cambi. Se vuoi partecipare puoi benissimo prendere il mio video ed usarlo come strumento di propaganda personale (vai dai tuoi amici, fate serata, e li inviti a costituire una comunita’ locale… una squadra… per competere nel gioco); dentro c’e’ tutto il necessario a toccare un ampio ventaglio di argomenti. A breve esce l’ennesima bozza, con l’audio in roman-esco (e -accio, eheh, :shy:). Con quella chiedo ai tecnici di collaborare, e agli artisti di produrre in modo piu’ professionale uno strumento di propaganda p2p come il concept che ho buttato giu’ io; in modo che chi usa quello strumento avra’ qualcosa sempre migliore per propagandare questa visione aperta di civilta’. Il procedimento dovrebbe arrivare ad essere irreversibile se si dovesse raggiungere il 5% della popolazione… e considerando il numero di noprofit che se non rispondono sono etichettabili come self-served communities… al 5% potremmo pure arrivarci. Se invece vuoi proprio fare l’attivista, mi spiace ma devi aver contribuito ad una qualsivoglia associazione tecnica da qualche tempo (va bene pure la gioventu’ nazista; basta che hai studiato bene le tecniche impiegate per le attivita’ ricreative dei ragazzi, etc).
(minchia quanto ho scritto, mi fermo, che e’ meglio)
agosto 23, 2009 at 6:10 PM
Mah guarda… i dubbi che sollevi sono tutti validi, ma ti assicuro che ci sono gia’ soluzioni. Il giochino non serve a “produrre qualcosa”, ma a prendere atto e accelerare l’avvento di istituzioni formali piu’ coerenti con la quotidianeeta’ delle persone. Tu gia’ oggi frequenti 300-400 persone in tutto… ad alcune dedichi il 10% del tuo tempo l’una (es: la tua donna), ad altre lo 0,1% una volta e poi non le vedi piu’, sostituendole con altre (es: il cliente, il prof, etc). Il lavoro tosto lo hanno gia’ fatto migliaia di persone nei passati anni; diventate oramai milioni; bisogna solo integrarlo con l’ICT come si farebbe con un qualunque altro processo umano (che sia di produzione, di coordinamento, di amministrazione, di studio), e presentarlo in modo divertente piuttosto che propagandistico. E anche quello c’e’ tutto; la tecnologia wireless c’e’; il video e’ troppo esoso, ma ci si puo’ lavorare sopra; oramai linux lo trovi pure sugli orologi dell’uovo di pasqua. Siamo il 4o produttore mondiale di open source; il 2o di creativecommons. Abbiamo un’economia di trasformazione abbastanza distribuita; nonostante la moria di piccole aziende di questi anni (per lo meno so’ che stanno in rosso; non sono ancora andato a controllare i numeri dei decessi). Ci manca soltanto un motivo per farlo. Pero’ credo che contabilizzando il lavoro svolto volontariamente, oltre ad essere dati preziosi su cui testare il software in condizioni reali, si potra’ arrivare anche a monetizzare… alle brutte anche sottoforma di pensione. Insomma, io non so come chiamare ‘sta roba; gioco di ruolo mi sembra appropriato.
agosto 24, 2009 at 10:18 am
Mi faresti per favore un esempio pratico? Da dove si comincia e come si prosegue…
agosto 25, 2009 at 9:10 PM
Da te. Poi dalla tua famiglia. Poi dal tuo branco. Fino ad includere anche i cani e le testuggini della Papua Nuova Guinea (cosi’ finalmente anche su Internet avremo qualcosa di cui parlare con gli Abboriggeni). Per mettere insieme la comunita’ locale procedi come il fascismo: autodeterminazione, onora la tua famiglia, onora il tuo branco, onora la tua patria… quella roba li’; dando per scontato che siamo interdipndenti (ie: che bisogna per forza copulare con le altre comunita’ locali); e cioe’ che comunque non ti conviene litigare ed arraffare con quelli piu’ vicini (si puo’ al piu’ farlo con quelli immediatamente piu’ lontani; tuttavia anche li’ presto o tardi si arriverebbe a dei limiti sistemici, quindi e’ bene considerarsi anche un po’ comunisti… se no poi quando bisogna mercanteggiare risorse non presenti in loco te la prendi in der culo). E ne fai l’enforcement con gli strumenti informatici liberi (es: gpg; prendi una chiave e la usi per firmare le altre personali, stampi su un foglio e la consegni alla prima riunione operativa dicendo di tenerla da parte… in cassaforte… etc). Questa e’ la parte facile; parli solo con i tuoi amici. Poi consegni la tua documentazione, l’esperienza fatta, e quella difficile la facciamo insieme. A me chi siete non mi importa; mi basta vedervi al lavoro in termini compatibili con la “mia costituzione” (ie: i pochi valori che intendo rispettare; c’ho solo travasato dentro la Costituzione Italiana, l’etica dell’informazione, la mia esperienza di semiempirico digitale, e poco altro… manca tra l’altro il meccanismo di subordine del reddito al numero di figli… e’ una misura fastidiosa ma necessaria a poter eliminare la pena di morte, a non subire contraccolpi nell’equilibrio popoplazione/tecnica/risorse, e a non produrre soluzioni naziste tipo quelle impiegate dai cinesi nelle decadi passate… che al di la’ di podurre esternalita’ inumane, producono altri contraccolpi… a Shangai per esempio sono passati dal: “guai a chi si riproduce” al “ve prego, trombate come conigli che se no non sappiamo a chi far pagare la pensione! Almeno 2 figli per 2 genitori!”, da un giorno all’altro).
agosto 25, 2009 at 10:46 PM
Mmm… devo chieder scusa: mi sembra vago. Impostiamo come un gioco di ruolo. Faccio il pizzaiolo in una città capoluogo di provincia. Ho i miei problemi e i miei debiti con i fornitori a causa di un investimento consigliato male quando ho comprato il locale. Il locale era buono sulla carta ed avrei dovuto prendere delle sovvenzioni statali ma il commercialista anzi l’avvocato aveva frainteso un paio di date. Anzi la colpa è mia che le ho fraintese sulla base dei documenti che mi aveva fornito.
Sono a contatto con i miei colleghi, per lo più è gente della mia famiglia, moglie e figli. Poi ci sono i clienti ed infine i fornitori. I clienti che io sappia dovrebbero ignorare la mia situazione finanziaria o perlomeno simulo bene.
Come mi devo comportare secondo il modello di cui sopra? Il giorno di chiusura del mio locale è il martedì.
Ho una età di 45 anni. Mia moglie è coscritta ed i miei figli non hanno avuto voglia di studiare, hanno circa venti anni e sono impiegati lei in cucina e lui in sala. La moglie lavora al bancone del bar, alla cassa e in sala con il figlio, oppure va in cucina quando è pieno. Abbiamo un paio di persone che ci aiutano nel we ed il loro contratto non include molte ore, in parte è in nero, giusto per pararmi il culo in fatto di assicurazione in fatto di incidente.
Cosa devo fare? Cosa devo dire?
W la Costituzione, la Repubblica Italiana è una Repubblica fondata sul lavoro. Purtroppo chi ha potere non lo manifesta seguendo la costituzione. Io sono uno dei poveracci che si arrabatta come può e come è stato rappresentato dai coprotagonisti dei Fantozzi.
agosto 26, 2009 at 2:48 PM
mfp, io faccio il lurker perché per larghi tratti non riesco a seguirti, anche se inutisco che ci sono molte buone cose nei tuoi deliri-ragionamenti :)
(ahò miché nun te la prende, lo sai che te vojo bbene :D)
Non ti seguo per pigrizia mia sicuramente, ma anche tua che non ti decidi a fare un minimo d’ordine in quel casino che c’hai in testa, e non fai uno sforzo per essere più intelleggibile al volgo :)
Come ti ho già detto, per fare proselitismo bisogna anche farsi capire, perlomeno ogni tanto :)
PS: ahò sarà un limite mio, ma il gallo di esculapio m’è rimasto sul gozzo ancora da quella volta… :D
agosto 26, 2009 at 2:53 PM
ma cos’è il gallo di esculapio?
è tipo il ratto delle sabine?
No seriamente: cosa sarebbe? :-P
Giusto per farmi/ci una dose di cazzacci vostri… :-D
agosto 26, 2009 at 2:56 PM
noooo, luca sei pazzo, gli dai pure corda! :PPP
agosto 26, 2009 at 3:11 PM
(Uh, vedi che e’ divertente! Mentre leggi pensa che sia scritto nel tuo dialetto locale…)
Allora, prima di tutto dobbiamo puntare ad eliminare tutto cio’ che mina la tua tranquillita’. Perche’ visto che hai la tua aziendina a conduzione familiare, che e’ perfettamente sostenibile (ndr: overhead amministrativo circa zero, no manager che mangiano a uffa), tu sei sempre stato economicamente sostenibile; se hai debiti e’ per responsabilita’ a te lontanissime. Allora adesso rimandiamo i debiti al mittente. Se i tuoi fornitori sono banche o multinazionali ce ne freghiamo di saldarli: continui a pagare per non farti tampinare, ma tieni tutti i bollettini; considerali come una pensione o una eredita’ per i tuoi figli. Se invece sono altre aziende come te (<12 dipendenti), bisogna saldarli (e' gente onesta come te); quindi fai il giro delle sette banche in modo che prendi i soldi in banca e ci paghi i fornitori… so che in questo periodo non mollano soldi, ma tu insisti che qualche prestatore paraculo in giro c'e' sempre, bisogna spostare il tuo debito da altre aziende italiane oneste (degli extracomunitari va bene uguale; basta che non siano gdo/banche; perche' quelle sono diseconomiche e non controllabili) a quei ladroni… dopodiche' siamo al caso precedente. Come convertirli in crediti? Facile: mano mano che noi cresciamo nel numero i diritti di proprieta' di chi ha fatto la politica sbagliata fino al 2008 – non tu che hai votato, tu sei solo stato preso per il culo, chi l'ha fatta… amministratori pubblici e privati, professionisti, e altre persone su cui in passato si e' investito per formare coscienze piu' mature – si ridurranno, oltre a doversi accollare un debito pubblico crescente tra un numero minore di figli (perche' ai tuoi l'hai saldato tu quando hai aderito a questo circuito)… piu' si riducono, piu' ricchezza riusciamo a riprenderci, piu' ne va a chi come te si e' messo in coda aderendo all'iniziativa; nessun meccanismo complicato, funziona come una corporation… pero' non ci sono azionisti tranne quelli che oggi ci stanno investendo; e una volta che ti sono stati risaldati i bollettini, non sei piu' azionista; gli eventuali surplus si investono sul territorio (e scegli tu come; se non ti va di metterti davanti ad un computer a compilare una specie di facile 740, lo fa automagically il tuo referente di fiducia all'interno della tua comunita' locale… cioe' quando lui destina dei fondi, usa sia i tuoi che i suoi; col computer si puo'). Vedila cosi': accolliamo i tuoi debiti a chi li ha prodotti – suo padre, e figli, inclusi – facendo una vita piu' costosa di quanto produceva. Quanto tempo? Dunque, servono 3 anni di impegno e fiducia: segui l'evoluzione del progetto (o la fai seguire ai 2-3 della tua comunita' locale di cui ti fidi di piu'), se vuoi aderisci piano piano alle nuove tappe che ti verranno presentate (nessun impegno; quando vuoi lasci tutto… e' semplice vita, stai facendo un investimento che al momento ti costa zero, non ti impegna, e ad ogni step puoi decidere di non puntare e tirarti fuori… sembra il poker), mandi i tuoi figli nei campi estivi per imparare a vivere oggi con tutti questi computer in circolazione (bisogna farli smettere di buttare soldi con questa roba… averla si, perche' allo stato attuale delle cose e' necessaria; ma buttare i soldi, no; e poi devono usarla correttamente o ci perdono un sacco di tempo; tranquillo, niente scuola, un campo estivo tipo quello che fanno gli americani, tra gente sana), e li inquadri per benino perche' prima o poi potrebbero rendersi utili nel gestire una attivita' loro… e per quel momento devono essere persone serie. No che vanno e vengono quando vogliono; un'educazione flessibile, sono ragazzi, pero' a 18 anni devono essere maturi, no bambocci… se no bisogna spostare la maggioreta' e cio' che ne consegue (un disastro; es: con la macchina ci vuole coscienza prima di tutto, se e' un bamboccio la patente non gli si deve dare). Insomma, niente di strano: devi continuare a fare quello che gia' fai, solo che invece di tirare ciavatte al televisore quando vedi Ballaro'… ti fai due chiacchiere con qualcuno della tua comunita' locale… e anche questo magari lo fai gia': magari la sera ti fermi a chiacchierare con il cliente affezionato, che magari e' uno con cui andavi a scuola 30 anni fa. Poi torni e a letto. Vabe', io te l'ho detto tanto per indicarti che la politica e lo stato sono solo dei fantocci autorizzati da altri a muovere guerra alla popolazione inerme. E' il fatto che tu li segua in TV che gli da potere… ma se segui il bianconiglio, piano piano te ne liberiamo. Direi che se ti organizzi in una comunita' locale, in 4-5 anni potrete godere di un 20% in piu' di ricchezza; poi quanta te ne entra in tasca dipende e da come vi siete organizzati fuori, e come il vostro referente ha organizzato con le altre comunita' locali. Guarda… descriverlo e' piu' difficile che farlo… cazzo, e' la dimensione sociale in cui probabilmente viveva tuo nonno, attualizzata dalle nuove tecnologie che fino ad oggi ti hanno sbattuto in faccia a forza per farti pagare gli hamburger agli americani. Ti sto parlando di questa cosa solo perche' per farla in modo legale senza ricorrere a stili di vita idiosincartici, e quindi stare male, bisogna per forza essere una sorta di corporation… se no avevo gia' fatto da me. Al momento non ti so' dare dettagli; dal secondo livello di gioco potrebbe essere necessario versare 500 euro per comprarti un router e un cellulare… cmq non ci guadagna mai nessuno su quei soldi. E' una noprofit – bilancio zero – e i conti li pubblica al 100%; l'economo che hai designato potra' spulciarseli in lungo e largo, e partecipare insieme agli altri economi alla ricerca di eventuali frodi: se no che gli paghi a fare la stozza? L'unica cosa che ti consiglio e' di radunare le persone con cui hai un rapporto personale… che ne so… andate in osteria, organizza un barbecue… per proporgli di costituire una comunita' locale formata dalle persone con cui c'e' fiducia, dopodiche' "fare un po' gli ebrei" (o i calvinisti, o altro; ma c'hai capito… solo con i soldi! Non devi mandare a fanculo il papa! Che quello e' incazzoso! Di religione fai quello che ti pare!)… coi tempi che corrono… non guasta. Devi solo assicurarti di includerci gente che lavora il materiale (chiunque estrae o trasforma materia), e 2 lavoratori dell'immateriale: un logico (un informatico, un giurista, un economista), e un artista (un bravo venditore, un letterato, un cantautore, un musicista, un ballerino, un pittore, etc)… il primo serve a fare procedure funzionanti, il secondo serve a sbloccare il primo quando si incastra, iniziando cioe' a produrre sistemi troppo costosi. Al logico digli di andare a cercare il modo di certificare la vostra comunita'; digli che e' una roba che si chiama "gpg". Poi tanto lui va su google e lo trova.
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Ci sarebbero tantissime cose da dire, ma queste sono gia' troppe ("magni de piu' e dai in culo a chi ti ha fatto fare i debiti, senza impegno con qualcuno se non con le persone a te care", e basta)… era solo per darti un'idea. Lo stesso discorso si puo' fare a chiunque altro; il mondo continua a girare… non e' che di punto in bianco si cancellano economisti, avvocati, informatici, pizzettari, e alimentari, etc. Ma anche le aziende e le istituzioni esistenti; piu' il gioco e' armonico e differenziato, piu' ci si diverte. Si possono integrare tutti nel gioco; bisogna solo avere pazienza di evolverlo al punto giusto… e' come Civilization… Age of Empire… all'eta' della pietra gli informatici non c'erano; erano gia' anonimi!
agosto 26, 2009 at 3:20 PM
per il momento mi limito a dire che questo post ha raggiunto i 50 commenti :DDD
Credo sia un record assoluto (per questo blog intendo) e me ne rallegro, anche se in questo caso il merito è principalmente di mfp che coi suoi papiri instilla stimolanti dubbi nei lettori…
Poi ci ragiono su, se ce la faccio, a quest’ora i miei globuli devono ossigenare soprattutto lo stomaco :)
agosto 26, 2009 at 6:54 PM
Aghost, e’ un reality… relax. L’unico effetto reale che puo’ avere e’ togliere dei privilegi tutto sommato marginali al 1% (max.) della popolazione (occorre cambiare tutto affinche’ nulla cambi). Ma senza nemmeno interpellarli – WAR IS OVER – e di certo non va a toccare te se figli non ne hai o li hai sistemati senza farla troppo sporca. E partecipi, ovviamente. Se non partecipi il tuo status e’ Indeterminato; ti puo’ dire bene come dire male. Nel senso che non partecipando continui a prendertela ‘nderculo quando arrivano le botte di statalismo tipo il DTT… o pagare gli stipendi a giovani milanesi che lavorano in attivita’ private. Future never known.
settembre 1, 2009 at 10:50 am
Ciao, torno al gioco di ruolo. Non mi è chiaro cosa devo fare anche perché non ho molta voglia di fare, tifo Milan. Credevo che la pizzeria potesse girare molto meglio. Non ho competenze informatiche ma un amico ogni tanto mi viene a dare una mano con le mail dei fornitori. Di notte prima di addormentarmi guardo sempre la tele e bevo bottiglie di vino.
settembre 1, 2009 at 11:20 am
bottiglie?
settembre 1, 2009 at 3:50 PM
Massì, è un gioco di ruolo ed io rappresento un italiano medio(cre)…
settembre 1, 2009 at 6:55 PM
Non ho capito, hai problemi ulteriori? Cioe’, oltre ai buffi, non arrivi a fine del mese? Oppure vorresti comprarti piu’ cianfrusaglie cinesi ma tolti i soldi per sopravvivere, non ti rimane niente? Perche’ se e’ cosi’ devi farti un’analisi di coscienza per capire quanto sei illuso dal mondo mediatico (esatto, come gli albanesi e i marocchini che vengono qui pensando di trovare un mondo felice; cosa solo parzialmente vera). In ogni caso mettendo insieme una tua comunita’ locale puoi arrivare ad avere tra il 20 e il 40% in piu’. Difficile dirsi a priori quanto effettivamente ti potrebbe andare meglio; pero’ considerando che attualmente il 70% del lavoro e’ trattenuto a monte (banche prima, stato dopo), considerando i costi degli apparati amministrativi, e altre considerazioni piu’ o meno discutibili… direi che nella peggiore dei casi un 20% di miglioramento in termini squisitamente materiali, te lo procuri. Mi sembra una promessa che vale la tua fiducia tutto il tempo necessario a smettere di usare gli euro… cosa che ovviamente non puo’ avvenire di punto in bianco; e cioe’ si inizia piano piano (es: un conto pagato al 20% in una nuova moneta, poi il 30%, poi il 50%), si procede gradualmente, e quando arriviamo al 100% abbiamo finito la transizione e allora puoi tirare le somme: “sto meglio di prima?”
Tu poi non ti devi preoccupare dell’informatica; siamo 4i al mondo per produzione di codice libero; e abbiamo maturato molta esperienza nella produzione di strumenti antropocentrici… ovvero facili e comodi. Il risultato ideale sarebbe di darti un terminale mobile (un cellulare) dove devi solo inserire una tua chiave crittografica di sicurezza, indicare la chiave del tuo amico con cui sei piu’ allineato politicamente, e che ti ha dato la sua disponibilita’, e poi usarlo per i pagamenti come fosse un POS (ma molto piu’ semplice: numeri, bottone verde, bottone rosso). Con lo stesso terminale (o un computer, se ne hai; che e’ piu’ comodo per via di schermo e tastiera a dimensioni “naturali”) potresti destinare granularmente le eventuali tasse (ie: 3 euro per la sicurezza, 5 euro per l’acqua, 25 euro per l’energia, etc); e dove non lo fai tu perche’ non ti va o non ti va di stare a combattere con un cellulare, quando arriva la scadenza i tuoi baiocchi vengono distribuiti allo stesso modo di come ha fatto il tuo amico che tu hai scelto per scegliere al posto tuo (il dettaglio del metodo cosi’ su due piedi non lo so; ma si tratta di un qualche metodo matematico per normalizzare i due diversi redditi… e poi si procede in percentuale; ma a te che te frega? Se te ne frega allora spendi 1 ora al mese per distribuire personalmente le tue tasse). Non sono in grado di darti delle indicazioni esatte cosi’ su due piedi; ma chi puo’ prevedere il futuro? Intanto pero’, anche le cose non arrivassero in produzione, invece di stare a guardare D’Alema e Berlusconi in TV, ti fai due chiacchiere un piu’ con le persone che ti stanno attorno e con cui vivi tutti i giorni. Probabilmente le conosci anche meglio di prima.
settembre 1, 2009 at 9:54 PM
Ah ma praticamente intendi che dobbiamo fare come una “comunità di cinesi” ma italiani in patria? Cioè autosufficienti e fottercene delle leggi ma in modo mafioso, con leggi proprie e fregandocene di quelle che abbiamo già? I cinesi però fanno sparire le salme negli involtini… non mi piace molto l’idea ;-D
Invece il paragone della comunità è già meglio… il problema è dare corso legale con mezzi legali. Questo punto mi manca ancora…
settembre 1, 2009 at 10:36 PM
“Di notte prima di addormentarmi guardo sempre la tele e bevo bottiglie di vino.”
Uno deve farle bene le cose quando si cala in questi personaggi: “Di notte prima di addormentarmi guardo sempre i canali hard e bevo vino in cartoni tetrapack “….
settembre 2, 2009 at 3:07 PM
No no, al ristorante/pizzeria prendiamo anche del vino in nero e mi prendo quello… meglio del tavernello. Di notte a forza di vedere film hard ne ho basta, sono tutti uguali, li conosco già tutti a memoria… ora mi vedo dei film che dei dipendenti (in nero) mi passano, oppure mi vedo le registrazioni di Sky. (comunque ho una moglie)
settembre 2, 2009 at 7:48 PM
“Cioè autosufficienti e fottercene delle leggi ma in modo mafioso, con leggi proprie e fregandocene di quelle che abbiamo già?”
All’incirca… “Autosufficienti”, si ed e’ conditio sine qua (chi non lavora non tromba!); “in modo mafioso”, so/ni (logiche familistiche si solo nel microscopico, pratiche truculente no);”fottercene delle leggi” o “fregandocene delle leggi che abbiamo gia’” assolutamente no, quelle sono solo applicate fin quanto possibile in modo autonomo (giudicare un omicidio non rientra tra gli obiettivi del gioco; ma un falso in bilancio eventualmente si… e comunque e’ a giudizio dei partecipanti). Kibbutz, fasci, soviet, localita’ cinesi, tim tribu’, cosca, anche parrocchia, ashram, campanile, vanno bene… scegli tu la salsa che preferisci. Finche’ la estendi al max alle 300 persone tue vicine e consensienti, e’ uguale. Specifica i tuoi dubbi.
settembre 3, 2009 at 9:53 am
Assolutamente nessun dubbio. Sarebbe già la realtà vivente. Ora non capisco come c’entri l’informatica…
settembre 3, 2009 at 5:46 PM
Esatto. Infatti l’altro giorno ti ho detto che sembra chissa’ cosa deve cambiare; ma nel pratico non cambia granche’ (ie: solo un 20% di minestra in piu’), sempre a lavoro devi andare, sempre con gli altri ti devi relazionare. Cambia solo a livello formale; quello che cioe’ tu gia’ ignori se non proprio obbligato per evitare che ti arrivino un paio di uomini armati (mafiosi o carabinieri che siano) dentro casa, o perche’ in un determinato momento, e per ragioni ad altri pressappoco ignote, decidi di non fare lo stronzo con il tuo interlocutore (cliente, fornitore, amico al bar, sconosciuto all’incrocio stradale). DCF (Gli Altri che si presentano imperativi a casa tua) e PCF (la tua coscienza). E cambia il livello formale perche’ quello in uso non e’ neanche lontanamente aderente all’esperienza empirica.
L’informatica abilita tecnicamente a strumenti e pratiche amministrative prima materialmente impossibili. E cioe’ di ridurre ad una quantita’ prossima a zero (epsilon) i costi di tutte le infrastrutture immateriali; inclusi stato, clero, siae, partiti, autority, ordini professionali, etc; tutta quella gente cioe’ che al contrario di te non estrae-riproduce-trasforma materia; e tutta la gente necessaria al farlo in modo industriale (ie: degradando l’aria che respiri, chiedendoti poi di ripulirla usando le tasse, degradando la qualita’ delle pizze per farle finire in un surgelatore, etc). Che e’ tutto un coacervo di entita’ per lo piu’ immateriali; la societa’ di consulenza tipo Accenture, che progetta monopoli per i suoi clienti, e’ un mercante nel tempio… sta distruggendo il libero mercato mentre tu ti ci muovi dentro, e lo fa con tutta una serie di ingegneri gestionali e manager, ad esempio. La gdo per funzionare ha bisogno di un’orda di lavoratori dell’immateriale – non necessariamente interni, anche in outsourcing, e’ per questo che il prezzemolo in un supermercato arriva a costare 30 euro/kg – che consumano piu’ di quanto produca l’azienda in cui lavorano, che campano cioe’ sulle tue spalle; che mangiano del lavoro di chi estrae-riproduce-trasforma la materia, come te; mentre tu non ne hai bisogno. E cioe’ li paghi per farti concorrenza da te irreplicabile, e non ti servono; anzi, ti fanno concorrenza… una vera e propria guerra ma con armi piu’ potenti… dispongono dei favori di chi stampa i soldi, fatti due conti se la battaglia e’ pari o impari; materialmente; tu produci cio’ che loro mangiano e vestono e usano per farti concorrenza sleale… perche’? Con l’informatica li sostituisci – sostituisci quelle funzioni economiche – con un computer e chiedi al tuo amico informatico (ie: uno che conosci perche’ ci hai spartito il liceo, il militare, un periodo di lavoro, etc, e uno con cui ti sei organizzato infoeconomicamente e quindi ti fidi e sei interdipendente economicamente) di monitorare e contribuire alla produzione di strumenti non manipolabili dal Cattivo di turno. E’ da qui che si tira fuori quel 20% in piu’ che ti ho promesso; mica dal nulla… gli si fa capire che hanno perso la loro indipendenza. Qui talvolta subentra la coscienza: “E tutti quei lavoratori che fine fanno!?”. Ma e’ un falso problema; e’ paura per la propria sorte, o compassione per la sorte altrui. Il processo di cui sto parlando e’ inevitabilmente graduale e gia’ in atto; le figure professionali – il knowhow – non scompaiono, si trasformano. Pensa ad un costruttore che si impegna nel restauro di vecchi immobili, che incontra un architetto che si occupa del recupero degli orrori urbanistici di questi anni; aggiungici la tua pizzeria; un mulino; un coltivatore biologico di pomodori; un allevatore biologico di mucche per la mozzarella; e siete indipendenti come barbari. Ci aggiungiamo il medico, una legge molto sintetica, l’informatica per differenziare la vostra dieta tutti i giorni (ie: oltre al fatto che poracci non gli si puo’ far mangiare solo pizza, dopo un po’ vi annoiereste a stare tutti i giorni a cena insieme! E che cazzo! Dovrete avere voglia di scambiare con i vicini che producono altro! E l’informatica vi fa scambiare senza necessita’ di pagare qualcuno che faccia da conto al posto vostro); e diventate belli :)
settembre 3, 2009 at 6:35 PM
Si ok, ma per organizzare qualcosa del genere si fa dall’alto, dall’istituzione. La società di tipo mafioso invece arriva dal basso, dall’individuo. Mi sembra una cosa primitiva, mentre la cosa dell’informatizzazione per migliorare l’essere primitivo mi sembra una struttura parastatale… non so se rendo…
settembre 5, 2009 at 5:06 PM
Io apprezzo tanto i tuoi dubbi, ma qua {istituzione,mafia,primitiva,informazione,parastatale} ci vuole un’altra bibbia. Se vai a vedere bene, quelle sono realta’ gia’ esistenti e prolifiche; le corporation sono strutture parastatali; la mafia si sta allargando (es: io posso testimoniare strane vicende occorse nel basso lazio, in una localita’ balneare che per me e’ come una seconda casa); e le infrastrutture formali non hanno nessun contatto con la quotidianeeta’ di milioni di persone. Tu, in tutto questo, con la tua piccola attivita’ a conduzione familiare, rimani trinciato… con uno stato allo sbando, tu o finisci a pagare il pizzo o ti fa fuori la catena che si installa vicino a te… sei troppo piccolo e il tuo voto non serve a nient’altro che ad alimentare un baraccone politico costoso, controproducente, e che mai nella storia si e’ autodimesso, ie: inutile che aspetti cambiamenti dall’alto, a maggior ragione quando l’istituzione e’ corrotta. Agli attuali livelli di corruzione non si puo’ intervenire selettivamente, punendo cioe’ chi corrompe/e’ corrotto, perche’ si e’ gia’ tornati ad un c.d. “corruzione ambientale”, e cioe’ che il giovanotto che prende le redini dell’attivita’ familiare non si rende nemmeno conto che il pizzo e la tangente non sono dovuti… che la pratica del padre non e’ sana, ma solo la norma (e’ solo quello che ha visto dentro casa sua)… come ad esempio e’ accaduto durante Mani Pulite (un costruttore, implicato nelle vicende di una clinica milanese, dichiaro’ che lui dava mazzette perche’ il padre faceva cosi’… non si era reso conto che pagare la gabella al politico non era una procedura standard, ma un reato). Io ti sto solo suggerendo di contrapporre ad un processo di imbarbarimento oramai inevitabile, una tecnica altrettanto efficace. Ovvero la stessa architettura sociale, ma usando degli strumenti che gli permettono di assicurarsi che sia piu’ efficiente… essendo trasparente, al contrario delle mafiette (stradali o politiche o imprenditoriali o religiose), non hai nulla da temere. Tu lavori, partecipi ad un consorzio che ti fornisce gli strumenti comuni che non siano manipolabili, e poi della politica chissenefotte. Una volta che ti produci da mangiare senza usare il pubblico mercato (ma scambi lo stesso cio’ che produci con cio’ di cui hai bisogno), e non interpelli i pubblici giudici (ma risolvi comunque le contese in modo pacifico), te ne puoi ben fregare di chiunque non faccia altrettanto. L’informatica in tutto questo ti garantisce l’enforcement delle regole che ti sei dato, mantenendo pero’ la consapevolezza del fatto che siamo interdipendenti (e quindi c’e’ poco da fare gli stronzi); un software e’ un codice come la legge, ma e’ eseguito da macchine che non mentono… possono eseguire solo cio’ per cui sono state programmate, non possono deviare in base a convenienza… qualunque legge tu sposti dal dominio sociale a quello meccanico e’ implicitamente imperativa: avrai a disposizione solo le scelte esposte ai tuoi occhi dal programmatore di turno, e non c’e’ verso che le procedure programmate si evolvano in modo diverso da cio’ che era stato preventivato dal Programmatore. Il tizio che ti vuole inculare non ci puo’ riuscire. E in questo senso io ti sto proponendo di foraggiare la selezione degli strumenti piu’ liberi in assoluto… e cioe’ che ti garantiscano sistemicamente una distribuzione (di informazione e di risorse materiali); tu come me sei piccolo e nero, qualunque concentrazione non ti conviene. Il giorno che sarai diventato ricco (ie: ti puoi comprare anche carne umana da mangiare) allora non ti conviene piu’, sono d’accordo; ma per ora non e’ cosi’, e difficilmente sara’ cosi’ (la ricchezza e’ una illusione, da sempre; solo lo 0,2-0,3% della popolazione arriva al punto di potersene fregare di tutto e di tutti). Allora tutto cio’ che puoi vedertelo con i tuoi amici, fallo con loro; tutto cio’ che invece deve essere per forza di cose discusso – ie: i diritti umani, i protocolli di rete, e poco altro necessario al transitorio – lo facciamo insieme. Durante il gioco potremmo andare a ricostruire le stesse strutture formali esistenti, pero’ sono certo che le avremo quantomeno debuggate… avremo integrato i meccanismi di controllo d’errore maturati in questi 60 anni di Repubblica Italiana fallimentare… gia’ solo per il fatto di dover introdurre nelle nostre discussioni anche l’esistenza dei computer, che come tutte le tecnologie non sono eliminabili (ie: se te le neghi, ne godono soltanto i tuoi concorrenti, e’ quindi stupido fare finta che non esistano o impuntarsi che devono essere cancellate… cfr. bomba atomica, polvere da sparo, etc… si, sarebbe bello che non fosse stata mai inventata, ma una volta che c’e’ e’ infantile pensare che un giorno scomparira’). Usare i computer per convivere non e’ primitivo; e’ una via obbligata e che nei passati 20 anni e’ stata sottovalutata, mal sfruttata (ie: usata a regime di economia di mercato), e addirittura ostacolata. Poi tu fai come ti pare; se vuoi continuare a piangerti addosso aspettando che la provvidenza si curi dei cazzetti tuoi… fai pure… ci vediamo domani mattina al bar nel commentare quanto erano zozzo Berlusconi e insipido Franceschini nella trasmissione televisiva di ieri sera. Contento tu, contenti tutti. Io sto cercando un modo di identificare e isolare in massa quell’1% di popolazione effettivamente problematica che ne’ io, ne’ te, da soli, potremo mai identificare e inibire; se mi assecondi puo’ essere che ci riusciamo senza fare danni… altrimenti problemi tuoi: vivo in prima persona l’informatica da quando ho 5 anni, ho una famiglia benestate, non ho debiti, non ho figli, ho studiato e non disdegno la cultura popolare (anzi, mi sento piu’ uomo per strada che in un ufficio, un’aula, o altre strutture formali)… so’ gia’ cosa mi aspetta, come rendermi utile, e pochi possono farmi concorrenza (tu per esempio non potresti). Cui prodest? Sei tu che hai debiti e 2 figli da sistemare. Non io. Pensaci: ti sto offrendo la possibilita’ di andare a cancellare quei debiti (o meglio: rimandarli al mittente, perche’ cancellarli purtroppo e’ impossibile).
settembre 6, 2009 at 12:34 PM
Ok. Ti chiedo scusa, torno ad un esempio e prima ti chiedo se hai una idea e l’hai già sperimentata oppure per ora è ancora solo un idea. Chiedo, nel caso che fosse una cosa ancora da concretizzare, che tempi ti sei posto e quante delle 300 persone si sono dette d’accordo a fare un primo nucleo. :-)
L’esempio è: facciamo finta di essere un paesino in pianura padana. Stiamo guardando dall’alto questo formicaio che è il paesino. Mediamente là in pianura ci sono agglomerati urbani da 450 a 8000 persone e la distanza fra essi è compresa fra 3 e 12 chilometri. Prendiamo, per ipotesi semplificativa della nostra simulazione dall’alto mentre spiamo il paesino, che il numero di abitanti sia multiplo di 300. Ci sono paesi da 300, altri da 600, 900, 1200, 1500, 1800, 2100, 2400, …, 3000, 3300, 3600, 6000, 6300, 6600, …, 7500, 7800, 8100 abitanti. Prendiamo come paese campione uno da 1200 anime. Sarebbero 4 nuclei fondamentali del modello proposto. In paese si conoscono tutti e memori del detto mogli e buoi dei paesi tuoi sono praticamente tutti parenti. Parenti serpenti dice un altro detto popolare. Nel nostro paese campione c’è una farmacia, un negozio di abbigliamento, tre chiese 4 bar, una pizzeria (per ora non so se sia quella di sopra o una altra ;-D) 5 alimentari, un elettrodomestici. L’economia si basa molto sul terziario (pendolari) e molte persone tornano a casa per l’orto, bar, amici, dormire. Altre attività sono un paio di aziende grosse nell’ambito dell’edilizia, un bel po’ di muratori, una falegnameria, un numero imprecisato di aziende agricole più o meno grosse. Seguono un geometra, un architetto e qualche politico locale.
Le persone si accoppiano ancora di frequente per cui nascono molti bimbi (almeno dieci l’anno) ma gli adulti tendono ad emigrare per viaggiare meno lavorando oppure a morire per cause naturali (es vecchiaia). Ci sono parecchi giovani dediti allo spaccio per pagarsi le gomme dell’auto, la benzina, il meccanico, il night, la discoteca. A volte succede qualche rissa perché i traffici illeciti pestano i piedi di qualche altro ragazzo (per ora niente omicidi se no il quadro si complica con le forze dell’ordine). Il gruppo di delinquenti è sparuto ma basta ad alimentare e addormentare gran parte degli altri ragazzi che hanno disponibilità finanziaria grazie ai genitori. Lavoro chi non l’ha in questo momento non ne trova e quasi nessuno si tira su le maniche per inerzia o almeno così pare dall’alto (tanto i soldi ci sono).
Aggiungiamo un parroco attivo che ha disponibilità finanziarie grazie ai contadini che gli anni passati guadagnavano bene ed erano molti di più.
Il paese ha 5 paesi limitrofi, distanze 2, 3, 5, 6, 6 km fra esso e gli altri. I ragazzi si conoscono tutti o diciamo che gli scambi non sono infrequenti nei paesi. Pure gli adulti sono stati ragazzi, insomma i gradi di separazione fra le persone sono molto bassi. Però anche trovare dei dissapori non è infrequente (invidie, gelosie, mancanza di educazione, prevaricazioni, bullismo, gestione del potere).
Insomma trovare 300 persone e farle funzionare non è banale a mio avviso. Ammesso che eliminiamo tutti i rompiscatole dalla scena, 300 persone che facciano funzionare un nucleo si trovano ma forse non nello stesso paese?
Aspetta: funziona come una cooperativa? E gli aspetti legali come sarebbero gestiti? Come farebbe uno ad avere garantiti i propri diritti? E se l’informatico fosse uno stronzo ed aggiungesse regole non proprio precise per lucrare sul margine?
Non ti chiedo dei dettagli telematici-informatici perché chiaramente se lo vuoi implementare avrai paura che qualcuno dei milioni di lettori di Aghost (ne basterebbe uno) ti rubasse l’idea.
Come funziona il modello aggiungendo l’idea che proponi? Come potrebbero essere le interazioni fra i paesi? E fra nuclei dello stesso agglomerato urbano?
Purtroppo ancora non riesco ad immaginare… (non potevo avere hobby diversi? ;-D)
settembre 6, 2009 at 3:51 PM
Premesse:
1) stai descrivendo grossomodo il mio paesetto, dove sono nato e cresciuto fino ad oggi… e ti assicuro che non e’ impossibile perche’ lo sto gia’ facendo. Al contrario ad esempio della logica grilliana della lista civica (che sarebbe stata impossibile proprio per quel coacervo di intrecci storici e piuttosto primitivi a cui accenni nella tua descrizione).
2) questa non e’ una “mia idea”, e’ difficile che si possa brevettare… teoricamente e’ roba di scienziati, divulgatori, opinionisti, editorialisti, letti o ascoltati qui e li’… tecnologicamente poi, gli strumenti ci sono gia’ tutti (c’e’ del lavoro da fare, ma e’ pochissima integrazione, zero matematica; e’ la parte facile)… quindi non sarebbe un problema neanche descivere quello (ma serve? Voglio dire, serve imbrattare il blog di aghost con una bibbia tecnica? O forse e’ piu’ facile farlo+usarlo?).
3) non ci siamo, perche’ continui a partire dall’esistente… tu cioe’ prendi come punto di riferimento le strutture formali esistenti (es: i comuni). Che sono rigide – solo la forma – e non rispecchiano piu’ i pattern sociali esistenti (ie: la sostanza). Spinoza, da sempre interpretato truffaldinamente dai giuristi per mera (loro) convenienza… dice che realta’ c’e’ se e solo se forma e sostanza coincidono. Capisco che tu dici: “eh vabbe’, i comuni ci sono e hanno anche delle forze di polizia… qualcuna armata”; ma a parte i vigili urbani, tutto il resto del “Comune” e’ mera invenzione di fantasia; e’ una roba immateriale che puo’ essere sostituita in uno schiocco di dita nella testa di chiunque. Tu stai fermo, il grafico cartesiano che da’ le tue coordinate invece, si muove; ricordi? E’ questo: tu invece di considerare il comune, consideri le persone via via piu’ lontane, a partire da te stesso, e le consideri sul piano umano ed economico; lascia stare la forma esistente; quella va sostituita con la nuova forma di cui stiamo discutendo e di cui ti rendera’ conto il tuo informatico (anche i giuristi vanno bene; sono macchine logiche; basta insegnargli una forma diversa che lavorano da dio come informatici). In questo senso la divisibilita’ per 300 degli abitanti formali di un comune, come altre cose, e’ superflua.
Prima di tutto prendi in considerazione il principio di causalita’… includi il tempo… non pensare cioe’ che devi mettere insieme 300 persone dello stesso paese, o che si passi da uno stato all’altro del sistema dinamico senza incorrere in transitori (transitori che in tanti fenomeni fisici sono descritti da equazioni diverse da quelle degli stati; caos-ordine-caos-ordine-caos-ordine). Immagina quindi che ci sia un transitorio composto da 7 stati evolutivi; iniziamo dagli strumenti informativi (ie: comunicare a distanza in sicurezza e senza possibilita’ di manipolazioni infrastrutturali); aggiungiamo sostanza (ie: persone che parlano, artisti che artistano, lavoratori che lavorano) e i soldi del monopoli. Ogni comunita’ locale procede per se, in parallelo con le altre, il software funge da funzione di coordinamento. Poi resettiamo e ricominciamo fino a che non avremo un sistema infoeconomico sostenibile (e/o ad un max di 7 reset; una misura di sicurezza per non far durare il gioco all’infinito); nel frattempo facciamo propaganda usando il mio filmato opportunamente lavorato da professionisti a/v, che spero diventera’ presto anonimo e fruibile da chiunque (ie: chiunque puo’ prenderlo e portarlo a cena da uno o piu’ amici, per discuterne). Piu’ celle si attivano, piu’ aumenta il parallelismo, piu’ il gioco si evolve rapidamente. All’inizio ci vorra’ molta disciplina perche’ ovviamente si parte dal caos… dal brodo primordiale… per questo vorrei provare a coinvolgere qualcuno dei tecnici dell’informazione che ci hanno illuminato in questi anni. Loro quella disciplina la conoscono bene; metterne una dozzina a ciarlare tra loro per rispondere alle istanze della Scimmia MFP, usando gli strumenti opportuni (ie: Trac, o git+wiki+ticketing, o bazaar), dovrebbe essere abbastanza affidabile nonostante la partenza dal vuoto cosmico.
Se vedi bene la “mia costituzione” parla di celle da 64 a 300 individui, senza riferimenti territoriali. Questo perche’ essendo solo un gioco, e dovendone fare il bootstrap, non puo’ avere riferimenti territoriali. Allora inizio io con qualche volontario di una delle associazioni dell’informazione; che spero di accalappiare (slap!slap!) ad un qualche evento; questo per selezionare gli strumenti informativi necessari e sufficienti a far giocare chiunque. Appena arrivo a 64 pazzi come me, fondo la cella 0, e siamo al primo stato. E si continua a procurarci il necessario a continuare… quando arriviamo a 264 (reset, e si riparte anonimi per non far sapere a nessuno in quali delle due celle ci siamo distribuiti) splittiamo in due celle da 128 su base territoriale (solo per aiutare l’immaginazione: una a nord, una a sud)… e poi ancora, e ancora, integrando diversita’ (ie: qualunque attivita’ ci capita a tiro; con i limiti di cui parlavamo in precedenza), fino ad aver prodotto tutti gli strumenti che servono alla Scimmia MFP (una scimmia spartana). Pensa a come si moltiplica l’ovulo fecondato; a come clona il codice. E in questo senso facciamo anche una contabilizzazione del tempo dedicato all’iniziativa; perche’ occorre studiare un sistema di remunerazione del lavoro immateriale (ie: cmq delle tasse ci sono, solo che invece di essere concentrate e poi redistribuite sono direttamente distribuite… da te… al progetto o area di intervento specifica; paghi sicuramente di meno). All’inizio la comunita’ locale e’ una sola, non ha bisogno di regolamenti per l’interazione tra comunita’ locali diverse; quando saranno due inizieranno ad averne bisogno, se li dovranno fare, e io personalmente conto di stare li’ a guardare come fanno (per curiosita’). Ci saranno cioe’ i due giuristi esperti che discuteranno in pubblico (se sono timidi si puo’ restringere l’accesso alla trasmissione alle sole due comunita’ locali chiamate in causa; la loro privacy e’ importante; ma a quelle due comunita’ devono parlare a viso aperto per una questione di trasparenza; cfr. “mia costituzione”: tutti gli atti giudiziali sono pubblici affinche’ si impari costantemente dal passato) su come risolvere la prima diatriba intercella che si presenta, interpellando l’attore, le altri parti chiamate in causa, etc. O una qualunque procedura venga in mente alle comunita’ locali; e noi gli facciamo da pinocchietti tutti in coro (correzione d’errore). Come backup in caso i due giuristi falliscano, abbiamo (cfr. “mia costituzione”) tutta la giurisprudenza prodotta dalla Repubblica Italiana; che procedendo con estrema cautela, e sfrondando buona parte del diritto amministrativo, civile, societario, etc, si puo’ applicare “all’inglese”. Una soluzione si trova; mi dirai che all’inizio ci vorra’ perfino piu’ tempo di quanto impiega oggi un tribunale, e la procedura di per se e’ molto error prone, ma si trova; e come tanti altri progetti liberi (es: wikipedia) si spera di riuscire a farli migliorare nel tempo. Il gioco consiste proprio in evolversi dall’eta’ della pietra a quella dei computer, sfruttando l’artificio letterario della Scimmia MFP. Ma se lo facciamo scrivendo non e’ utile; c’e’ gia’ troppa chiacchiera… troppa informazione in circolo… va fatto materialmente, e in modo divertente. Anche perche’ con l’overload informativo ti vengono un sacco di dubbi, paure, retropensieri, che sono primitivi e controproducenti. Ad esempio ti chiedi “come farebbe uno ad avere garantiti i propri diritti”: paura fondata ma dovrebbe essere motivo necessario e sufficiente a giocare, non ad avere paura di giocare. Guarda:
http://it.wikipedia.org/wiki/Democrazia#Le_contraddizioni_della_democrazia
http://it.wikipedia.org/wiki/Teorema_dell%27impossibilit%C3%A0_di_Arrow
Capirai che ORA, con le strutture formali in essere, al piu’ un individuo ha garanzia dei propri diritti (che puoi interpretarlo come “Solo il nano ha garanzia dei propri diritti” o anche “Solo la cultura dominante ha qualche volta garanzia dei propri diritti”). Nel giochino invece si cerca di andare oltre il paradosso liberale delle democrazie rappresentative. E cioe’ fare si che tutti abbiano garanzia dei propri diritti come regolati insieme ai propri famigli e via via fino all’ultimo sconosciuto sul pianeta terra. Nel messaggio precedente tu hai descritto questo procedimento come “primitivo, mafioso” etc; qualcuno lo definisce “fascista”, qualcun altro “comunista”, qualcun altro “ebreo”, qualcun altro “arabo”. Io comprendo tutte queste paure di “derive”; ma non le condivido. Il livello tecnico maturato, l’aumento demografico, l’enorme diffusione di tante paure per lo piu’ infondate, ha fatto si che ci rendessimo conto di dipendere l’uno dall’altro. E che ce lo potessimo comunicare in milioni di modi diversi. Chi in questi anni ha usato Internet lo sa. Analogamente si potrebbe discutere in termini piu’ darwiniani: siamo piu’ forti noi, o i cinesi. A qualcuno dei due conviene farsi guerra invece di scambiarsi beni e servizi? E potresti reiterare questa domanda includendo avversari diversi… Bene e Male… fare ammucchiate… e quant’altro… ottenendo sempre lo stesso risultato: conviene trovare un buon meccanismo di limitazione delle nascite (e dei flussi migratori) piuttosto che farsi guerra di tanto in tanto. Allora se tu procedi costruendo sulle ceneri di quello che c’era prima, e limitato solo dalla tua coscienza, non arrivi sicuramente a fare una guerra. Non ti conviene. E’ stupido. Pensa a quando torni a casa tua, litigate per una stronzata, e nel giro di 2 giorni state tutti incazzati… perfino di tornare a casa non ce n’e’ tanta voglia (anche in altri casi: magari perche’ si vive soli e si ha voglia di stare in compagnia). Ti conviene? E con pesi diversi accade anche allargando il radius (famiglia->comunita’->regione->stato->continente->pianeta). Anche se tu non lo osservi perche’ giustamente tanto altro e’ piu’ piacevole; ogni tanto e’ crisi finanziaria; ogni tanto e’ condono; ogni tanto e’ Mani Pulite; ogni tanto e’ frode finanziaria; qualche volta ci scappa pure un’amnistia.
Se di paure non ce ne sono; di problemi logici ce ne sono a bizzeffe; ma ce li scaglioniamo nel tempo: “quando si presenta, si risolve” (come e’ anche oggi; solo che oggi si da’ troppa importanza alle previsioni, si fanno scommesse troppo azzardate, si manipolano troppo le strutture formali). Considera la finanza pubblica come un perimetro di sicurezza piuttosto che come un sistema nervoso capillare. Al settimo inning dovremmo essere in grado di tenere gli euro fermi; usarli solo per la comunicazione economica con l’Estero. Ci sono gia’ pacchi di esperimenti in tal senso (movimenti transnazionali, movimenti per il recupero delle citta’, consorzi monetari, tutte che si integrano semiautonomamente in Internet). Governi del mondo, stanchi giganti di carne e di acciaio…
(pensaci; e per aiutare la tua fantasia leggi Hakim Bay; io mi fermo qui… questo thread e’ stato luuuuuuuungo)
settembre 7, 2009 at 1:33 am
Lungo sì, collegandolo a quello
https://aghost.wordpress.com/tutti-i-direttori
Comunque complimenti per la costanza. Io credo di dover fare sedimentare delle cose e informarmi meglio. Chissà che in futuro non ci sia l’opportunità di conoscersi di persona e venire a vedere dal vivo gli esperimenti. Per altro non mi è chiara la storia della scimmia e del film non ho trovato il link.
Per ora anche io mi fermo qui, mi aspettano settimane moolto impegnative ;-)
Grazie dello scambio di informazioni… ciao! Al prossimo thread! :-)
settembre 7, 2009 at 2:12 PM
Mah, l’idea della scimmia me l’ha data un bravo hacker (un White Hat) che ha usato il teorema della scimmia instancabile per il suo blog. Il teorema dice piu’ o meno che “basta mettere una scimmia davanti ad una tastiera per un tempo sufficientemente grande, per scoprire che avra’ scritto la Divina Commedia”. E io condivido. Nel senso che se vado ad osservare onestamente la mia storia, le volte che ho fatto (o detto) qualcosa di intelligente e’ stato per lo piu’ fortuna (nell’accezione latina di “sorte”). Ti ricordo poi che in una fase della tanto decantata democrazia ateniese, i funzionari pubblici venivano estratti a sorte…
Il “mio film” lo trovi clickando sul mio nome qui nei commenti; non badare a come e’ presentato, a parte il fatto che non mi andava di spendere tempo in fronzoli markettari, e’ fatto cosi’ per evitare derive propagandistiche involontarie (ie: word-of-mouth only; propaganda p2p); e’ ancora alla release 2, ma conto di renderlo piu’ fruibile a breve con gli audio aggiuntivi, e ancora di piu’ appena avro’ integrato i feedback che ho ricevuto quest’anno (a breve apro un Trac per automatizzare e ordinare questo meccanismo di creativita’ collettiva). Se lo vai a vedere, per favore segnati le cose che non ti piacciono, gli errori, quelle che secondo te potrebbero essere fatte meglio, quelle che ti piacciono, etc. che appena ho Trac in posizione mi sarebbe di grande utilita’ (anche) il tuo feedback. E cmq me le puoi mandare via mail gia’ da ora.
Quanto a conoscerci: magari! Se c’e’ una cosa che vale vivere e’ spendere il tempo con le altre scimmie! Se passi da Roma manda una mail! Qui siamo ancora agli inizi; ho soltanto ri-agganciato le 3-4 comunita’ locali piu’ coese e produttive, gli devo ancora proporre il tutto. Io, col fatto che studiavo, e viaggiavo, e preferivo il computer al motorino, e mio padre aveva un tenore di vita un po’ sopra la media, non ho mai passato molto tempo con i miei coetanei locali (grave errore; ma da ragazzino che ne capisci… se ti prendono per il culo perche’ sei nerd, li eviti e basta). Ma stai tranquillo che appena ci sara’ qualcosa di concreto mi faccio vivo.