Testa di carta
settembre 9, 2009
Oggi sono rimasto sorpreso dal Corriere di De Bortoli: dopo essere rimasto zitto o quasi sullo scandalo “Mignottopoli”, portato avanti con caparbietà dal rivale La Repubblica di Ezio Mauro, ecco finalmente uno scoop, ovvero i verbali degli interrogatori di Tarantini, il ruffiano che procurava le escort a Berlusconi.
Con nuove rivelazioni piccanti, nomi e cognomi, dettagli sulle “30 ragazze” per le festicicciole del premier. Incredibilmente però sul sito del Corriere non c’è nulla di tutto questo, solo uno smilzo trafiletto col rilancio della notizia e il rimando alla copia cartacea! Ma come? – mi son detto- hai questa roba e invece di spararla in home page la tieni “nascosta” sul giornale di carta?
A me pare assurdo: il Corriere rivela, ancora una volta, la sua tragica mentalità ancora tutta “cartacea”… Nel pomeriggio, alle 15.33, il Corriere ha corretto la rotta e rimpolpato come si deve il pezzo on line. Ci voleva tanto? Certo così avrà forse guadagnato qualche copia di carta in edicola, ma ha perso terreno on line, dove ormai si combatte la prima linea.

settembre 9, 2009 at 9:43 PM
forse, dico forse, utilizzano delle tempistiche per cercare i vendere qualche copia in più, sono ai ferri corti con gli incassi. Saluti
settembre 10, 2009 at 1:02 am
Qualcuno avrà forse fatto notare a Ferruccio che sulla rassegna stampa online della Camera si poteva leggere il pezzo tranquillamente sin dalla prima mattina… ? :-D
settembre 10, 2009 at 7:40 am
la gente “normale” non legge la rassegna stampa della camera, non sa neanche che c’è. E il Corriere non è l’unico giornale a rimandare i lettori alla copia di carta, forse solo l’esempio più illustre, ed è la ragione per la quale, on line, il Corriere è superatissimo da la Repubblica, che invece ha capito subito fin dall’inizio l’importanza di internet.
A me quella del Corriere e similiari sembra una visione molto miope, è come se sulla copia di carta rimandassero a un libro in biblioteca :D
Cavolo hai il mezzo, usalo no?
settembre 14, 2009 at 10:06 PM
Tutto vero, peccato che al momento i soldoni (quelli veri) si fanno ancora con le copie di carta, non con il web. Che a mala pena mantiene smilze redazioni di 10-15 persone. Gli altri 2-300 giornalisti di un quotidiano nazionale chi li paga? Chi legge gratis online i pezzi (al momento) no di certo. Che poi in ottica di lungo periodo possa essere miope magari è vero, ma resta tutto da dimostrare
settembre 14, 2009 at 10:34 PM
Ma i giornali non li strapagano già i contribuenti in Italia?
Nei bilanci dei giornali come sono suddivisi gli introiti? Qualcuno che li abbia letti?
settembre 14, 2009 at 11:23 PM
“Gli altri 2-300 giornalisti di un quotidiano nazionale chi li paga ?”
Le butto la:
Berlusconi ? le Banche? Le assicurazioni? Le telco ?
settembre 26, 2009 at 4:41 PM
Alcuni degli introiti dei giornali:
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%5E90227,00.html
Inoltre per esempio Ferrara dichiara che un terzo arriva dallo stato, un terzo dalle vendite e un terzo dalla pubblicità. Visto che prende 3.000.000 euro (leggasi tre milioni di euro) e fischia dagli italiani desumo che prende la stessa cifra da chi compra il giornale. La tiratura pare essere la metà di quella attuale de “Il fatto quotidiano” cioè 13 mila. Tre milioni di euro diviso 13 mila persone fanno un prezzo a copia di 2 euro e trenta centesimi. Il fatto quotidiano costa la metà. Su Google News ho appena letto a fondo pagina un articolo di Ferrara un po’ piccato sul nuovo giornale. Eppure da quanto dichiarato “Il foglio” ha introiti per 9 milioni di euro contro i 2 e mezzo circa del nuovo giornale. I dati sul foglio di Ferrara credo risalgano a parecchi mesi fa. Qualcuno ha aggiornamenti?
“Il fatto quotidiano” pare che abbia non molti dipendenti. Qualcuno che sappia quanti dipendenti sfama “Il foglio”?