Francesco Alberoni continuerà a tenere la sua rubrica “Pubblico&Privato” sul Corriere della Sera del lunedì. Ne dà notizia il settimanale  “Chi”, che aveva anticipato il tira e molla tra RCS e il famoso sociologo-scrittore (tranquilli, io la notizia l’ho appresa da L’Adige :).

Nell’ambito dei tagli previsti dal piano di ristrutturazione, la sua rubrica era stata cancellata e il suo contratto non rinnovato. Poi il Corriere ci ha ripensato e ha fatto marcia indietro, chiedendo però un “sacrificio economico” al suo editorialista. “In sostanza” ha spiegato Alberoni “guadagnerò di meno ma continuerò a scrivere il lunedì il mio “Pubblico&Privato”.

Siamo tutti molto contenti. Peccato solo che “Chi”, rivista gossipara per eccellenza, non abbia fatto uno sforzo e abbia omesso l’unico elemento interessante della notizia: ovvero qual era il compenso per la preziosa rubrica di monate dello scrittore, e quale sia stato il suo sacrificio economico.

Non per nulla, ma anche stavolta mi sono ricordato, come per l’altra gloriosa rubrica di puttanate targate Lina Sotis, che il gruppo RCS –  Corriere della Sera,  intasca 25 milioni di euro di finanziamento pubblico (venticinque, nel 2006, secondo il dipartimento Informazione e editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri). Insomma mi sembrava carino sapere come vengono compensati, coi soldi del contribuente, i sacrifici di Alberoni.

Solenni puttanate

aprile 27, 2009

Repubblica è il giornale che leggo di solito, ma in edicola non c’era e allora ho preso il Corriere. Nell’inserto locale ho trovato subito una foto scattata da me, presa dal mio sito senza chiedere nulla e pubblicata senza ovviamente citare la fonte. Passi, ormai ci ho fatto l’abitudine, anche se girano le scatole che a rubare foto sia il più importante quotidiano nazionale piuttosto che il blogger brufoloso e squattrinato. A pagina 46 sono però incappato nella rubrichina di Lina Sotis. L’ex-moglie di uno dei fratelli Moratti ed “esperta” di bon ton (sic), ha un box sul giornale di 8x4cm.  Riporto integralmente, perché è giusto che certe cose si sappiano.

“Bon Ton

La buona educazione non si mette a dieta

Renato Cimino (e chi cazzo è? nda) ci fa osservare un tipico costume dei nostri tempi scostumati. Signore e signorine che arrivano ad una cena rifiutando le pietanze preparate dalla padrona di casa adducendo ragioni dietetiche. Completatamente d’accordo con Renato: se uno o una è a dieta, mangia pochissimo di tutto e fa in modo che gli ospiti non notino la cosa. Le diete migliori sono proprio quelle che mischiano proteine e carboidrati. Al dolce è permesso dire “No grazie”, a tutto no”.

Ma che articolo è? Cosa vuol dire? Mentre me lo chiedevo mi sono ricordato che il gruppo RCS –  Corriere della Sera piglia svariati milioni di euro di finanziamento pubblico (ben 25 milioni nel 2006 secondo il dipartimento Informazione e editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri). Capisco che il Corriere non pubblica solo le solenni puttanate della Sotis, però si capisce perché, alle volte, a uno gli vien voglia di prendere su il mitra…