Cip e Ciop della statistica
marzo 5, 2008
“Italiani travolti dalla banda larga” titola Punto Informatico commentando l’indagine statistica di ISAE. Ma già il sottotitolo smentisce il titolo fantasiosamente reboante: “La maggior parte dei nuclei familiari è ancora senza computer domestico ma 3 utenti Internet su 4 accedono in banda larga“. Insomma bisognerebbe decidersi: gli italiani sono travolti o no?
Queste statistiche su internet o adsl stanno diventando come quelle delle “città più vivibile”, dove Bolzano un anno vince e l’anno dopo è quarantesima. Ormai si afferma tutto e il contrario di tutto, ed ogni giorno esce una statistica che smentisce quella del giorno prima. Senza scomodare Trilussa, mio nonno diceva che le statistiche sono come l’elastico delle mutande: può essere tirato da tutte le parti, di solito dove dà meno fastidio.
L’Isae (Istituto di studi e analisi economica) è un ente pubblico: se le sue rilevazioni e indagini statistiche sono “serie” come quelle di Istat (e magari si basano sugli stessi dati) stiamo freschi. Perché poi questo doppione, questo Cip&Ciop della statistica in cui uno regge il giuoco dell’altro?
Una scorsa veloce al rapporto ISAE (rigorosamente in formato pdf), non chiarisce, tanto per cambiare, come sono state fatte queste statistiche: si danno cioè i risultati ma non si conosce il metodo. Occorre insomma fidarsi, prendere i dati a scatola chiusa, più o meno come si fa con l’Istat che tiene segreto il mitico “paniere”.
Quando si parla di Adsl o banda larga, per esempio, cosa si intende esattamente? Sono incluse anche le Adsl a consumo? L’indagine non lo dice. Se sì, può essere questo considerato un uso serio della rete? Avere la connessione e non usarla, o usarla poco perché costa troppo, è come non averla.
Affermare poi che gli italiani hanno fatto un “balzo tecnologico” perché possiedono televisori al plasma o LCD è semplicemente ridicolo: la tecnologia sarà anche moderna, ma il risultato pratico è che l’utente vede la televisione esattamente come la vedeva 30 o 40 anni fa. Ma forse anche questa trionfante statistica fa già parte della campagna elettorale.