Call center

settembre 7, 2009

call

Prima di mandare affanculo l’operatore “stronzo” del call center, fermatevi un secondo. Lui guadagna 21 centesimi di euro per 1 minuto di telefonata, se si prolunga a 2 minuti guadagna 42 centesimi, se arriva a 2 minuti e 40 secondi guadagna 60 centesimi.

Oltre i 2 minuti e 40 non guadagna nulla, nel senso che il guadagno resta sempre fermo a 60 centesimi. Ecco perché a 2 minuti e 40 secondi della telefonata di solito si viene liquidati sbrigativamente o cade la linea. Si lavora insomma per 6 euro lordi l’ora (circa 4 euro netti l’ora), peggio degli schiavi. Tutti odiamo i call center, in cui veniamo rimbalzati incomprensibilmente da una voce registrata all’altra, in estenuanti attese prima di riuscire a poter parlare con un essere umano, al quale arriviamo già coi nervi a fior di pelle.

I lavoratori dei call center sono quasi tutti co.co.pro, cioé lavorano “a progetto”.  Un lavoro di 3 o 6 mesi, rinnovabili alla scadenza se non hai rotto troppo i coglioni. Ma che progetto è rispondere alle telefonate? E’ un lavoro e basta. Un lavoro tra l’altro che scontenta tutti, il lavoratore e anche il cliente. C’è da chiedersi come si sia arrivati a queste tragiche forme di perversione.

Su questo triste e grottesco precariato, il bravissimo Ascanio Celestini ha dedicato uno dei suoi divertenti monologhi (video).

Schiavi e contenti

settembre 5, 2009

Riprendo dal blog di Pipda (grazie per averlo segnalato!) questo bel video di Silvano Agosti, regista-filososo ma soprattutto spirito libero