Ero curioso di poter vedere qualcosa del barcamp di Ritalia.it: non potendo recarmi a Milano ho cercato quindi di capire se c’erano risorse audio o video. Sul blog però nessuno inizialmente sapeva nulla, Davide “Folletto” Casali aveva orecchiato che si sarebbe fatto qualcosa su Second Life.

Cerco su Google e trovo l’indirizzo: l’evento viene trasmesso sull’Isola di Vulcano.
Entro e vedo un palazzone simil-auditorium. Mi catapulto dentro e ci sono 4-5 persone spaesate che vagolano sul palco. Sulle gradinate non c’è nessuno. Sono tutti sconsolati perché mi dicono che ci sono problemi tecnici e sul grande schermo non arriva una mazza.

Mi guardo un po’ intorno: il palazzone è esteticamente gradevole ma penso che i pompieri avrebbero parecchio da obiettare sulla mancanza di uscite di sicurezza, sulle porte di accesso principali addossate ai lati del palco e quindi poco funzionali. La cosa più singolare è un grossolano errore di progettazione: le file di sedie non sono di fronte al palco ma decentrate sui lati, poiché il centro del salone è occupato da un inutile scalone. Per fortuna che il palazzone è solo virtuale, sennò sai che torcicolli :)

Dopo un po’ qualcuno avverte che c’è l’audio. Lo schermo però continua a rimanere nero. L’audio è in realtà un vocìo concitato in sottofondo, come quando qualcuno lascia inavvertitamente aperto il microfono: si sente gente che sta smadonnando coi DNS. Parlano di server intasati e altri problemi, si sente un fitto conciliabiolo e un picchiettare frenetico sulle tastiere.

Poi si sente arrivare uno sull’incazzoso che fa “chi è il responsabile qui? Ti sta cercando X ed è arrabbiatissimo perché nessuno l’ha avvisato, ce l’ho qui al telefono te lo passo…” Poi arriva una tizia, dice che c’è da pagare 50 euro. Avvisiamo sul blog di stare attenti che si sente tutto! Alcuni minuti dopo qualcuno deve averli avvertiti perché l’audio viene brutalmente interrotto.

Tra i pochi presenti serpeggia il malumore, ci sono anche due giornalisti: Pasquale di denaro.it e Donpiano di Sprea italia. Pasquale è, mi pare giustamente, contrariato e dice: “Non si fa così, non si può annunciare l’evento in pompa magna e poi non funziona nulla. Si lavora tanto per costruire qualcosa e poi si butta via tutto così. Mi rifiuto di pensare che non abbiano provato il sistema nei giorni precedenti e solo stamattina siano saltati fuori gli intoppi tecnici”.

L’audio va e viene, del video manco a parlarne. Speriamo non ci sia un infiltrato dell’IBM, sennò sai le risate: questi qui, potrebbe pensare, vogliono rifare il portale nazionale e non sono capaci di fare uno streaming audio. Qualcuno scatta delle fotografie ricordo: ci mettiamo mestamente in posa, nella sala desolatamente vuota.

Quando lo sconforto è ormai totale, tra un cazzeggio e l’altro e con la gente che sta per andarsene, arriva David Oberdan, o meglio il suo avataro: dice che ci sono problemi tecnici e non funziona nulla quindi, nello spirito del barcamp, ci arrangiassimo tra di noi e cercassimo di essere “propositivi”.

Maddeché? Ci sentiamo francamente presi in giro: ma come? E’ dalle 9 di mattina che stiamo qui ad aspettare come degli scemi, ad origliare il chiacchiericcio inconcludente dei tecnici. Chiediamo spiegazioni.

Le giustificazioni di Oberdan ci lasciano francamente esterrefatti, suonando pressapoco così: massì, in fondo il barcamp su Second Life era una mossa pubblicitaria(!) quindi non ci abbiamo badato piu di tanto. Seguono commenti delusi, alcuni si sentono usati come cavie: Oberdan cerca volonterosamente di metterci una pezza, promettendo che cercherà di fare qualcosa nel pomeriggio. A questo punto si va a mangiare, stavolta in “real life” per fortuna :)

Nel primo pomeriggio si ritorna alla spicciolata, torna anche Oberdan che smanetta sulla rete, fa esperimenti, elegantemente sordo alle nostre punzecchiature e agli sfottò. Io strimmo un po’ di musica giusto per tirar su l’ambiente decisamente sullo svaccato.

Finalmente arriva la voce di Oberdan, per il video sarà per un’altra volta: tra dieci minuti si inizia, dice.

Verso le 15 comincia la conferenza in un’atmosfera surreale: le poche persone sparse sulle gradinate deserte ascoltano la voce professionale di Oberdan che dice anche cose interessanti sulla rete e sul turismo. Fa un certo effetto ascoltare i compunti ragionamenti del relatore mentre un avatar, dopo pochi minuti, dorme già dalla grossa sulle gradinate, col capo reclinato in avanti. Poi c’è gente che “svolazza” per la sala mentre alcuni si “ejettano” violentemente dal sedile volando fuori dall’auditorium (che è senza soffitto: e se dovesse piovere?)

Nelle prime file, due curiosi e inquietanti personaggi sembrano ascoltare con attenzione: uno ha una specie di costume da mazinga mentre l’altro, o l’altra non si capisce bene, ascolta la conferenza con in testa uno scafandro da palombaro e un pesce che gira intorno alla testa.

Alle 15.30 devo andarmene. Quando tolgo le tende mi pare che il tutto abbia preso una piega meno assurda e vagamente inquietante, con Oberdan che dice cose interessanti allo sparuto pubblico immobile in sala. Chissà se quei quattro gatti ascoltano, dormono o pensano ai fatti loro.

Conclusione: come prima esperienza in SL mi è sembrata a dir poco disastrosa e anche organizzata in modo approssimativo :). Tuttavia bisogna dire dire che chi fa sbaglia, e chi non fa non sbaglia mai: va quindi comunque apprezzato lo sforzo organizzativo, che non dev’essere stato per niente facile.

Tuttosommato, per noi utenti in SL, completamente ignari dei casini tremendi che ci devono esser stati in Bicocca, è stato anche divertente. Darei quindi un giudizio tuttosommato positivo di questo primo esperimento, se non altro per la buona volontà: alla prossima occasione le cose andranno sicuramente meglio. Almeno si spera :)

Qui il log della chat in Second Life dalle 9.00 circa fino alle 12.30