Pd, chi deve andare a casa?
febbraio 20, 2009
Alessandro Gilioli, descrivendo lo sfascio del PD, propone sul suo blog le primarie subito, ma ad eliminazione. Un lettore suggerisce di fare una lista. Eccola. I nomi sono tra quelli più noti presi dal mazzo. Votate!
2009
dicembre 31, 2008
Chi cerca trova?
novembre 25, 2008
Ho sentito la bizzarra orazione funebre di Veltroni al funerale di Sandro Curzi. Più o meno, ha detto: “Sandro ha fatto una bella vita. Perché per tutta la vita ha cercato qualcosa che non ha mai trovato. Perché non c’era. E non c’era perché era dentro di sé“.
Confesso, ho avuto una leggere vertigine… Secondo voi cos’avrà voluto dire? Forse anche Uòlter, col Pd, cerca qualcosa che non c’è, perché è dentro di sé. Sì ma cosa? Forse, agli elettori del centrosinistra, dovrebbe dare almeno qualche indizio…
Il sogno e l’incubo
novembre 5, 2008
Sogno, speranza, futuro. Queste sono state le parole che ricorrevano nel discorso di Obama appena eletto 44° presidente degli Stati Uniti d’America. E’ incredibile quanto un solo uomo, anzi un solo cervello, possa trascinare milioni di persone verso un’idea, un ideale. Ed è per questo che le idee fanno paura talvolta, per la forza che possono sprigionare. Mi sono entusiasmato anche io, come tanti, per queste elezioni americane. Ho seguito i dibattiti in diretta ad ore antelucane qui in Italia. Ed è stato bello alla fine, vedere tante facce, di tutte le età e di tante etnie diverse, gioire e addirittura piangere di commozione nella sterminata, entusiasta folla di Chicago.
Sogno, speranza e futuro, l’America cambia pagina, cambia la storia. Mentre ascoltavo Obama dare speranza e fiducia a milioni di americani, e ad altri milioni di persone nel mondo, ho avuto un pensiero raggelante. Ho pensato a casa nostra: dal sogno di Barack Obama sono precipitato nell’incubo di Veltroni e Berlusconi, alla politichetta italiana da quattro soldi, a leader vecchi come il cucco che nessuno sopporta più, ad una società mummificata dove il novantenne Andreotti l’altro giorno ha rischiato di morire in diretta tv.
Oggi, alle 6 di mattina, mentre Obama parlava agli americani e al mondo, su Rai Due c’era in onda, tanto per dire, il Grande Fratello. Da piangere.
La realtà virtuale dei partiti
ottobre 26, 2008
“Per il principio dell’impenetrabilità dei corpi, 2 milioni e mezzo di persone al Circo Massimo sono un sogno“, ha detto Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del PDL, commentando la manifestazione del PD e citando un calcolo de “Il Sole24ore”. In effetti i 2 milioni e mezzo di persone annunciati dagli organizzatori sembrano davvero un po’ troppi.
Secondo la Questura i manifestanti sarebbero stati circa 250 mila. Cioè 10 volte meno di quelli dichiarati. Se è così, cosa si dovrebbe pensare di una tale opera di disinformazija? Il PD afferma che la manifestazione è stata un grande successo, il PDL ribatte che è stato un flop. In entrambi i casi si tratta di propaganda, cioè di una rappresentazione della realtà che non rappresenta affatto la realtà del paese. I mass media, tv e giornali soprattutto, ci propongono continuamente la realtà virtuale dei partiti.
La tv dei morti viventi
agosto 13, 2008
Dopo il post Il giornale che vorrei tocca alla tv. Ecco che su Spindoc apprendo dell’esistenza di una (web)tv del Partito Democratico. Indagando meglio, scopro che sono almeno 3. La Youdem.tv di Veltroni, la Red-tv satellitare di D’Alema (o meglio della sua fondazione) e la Democratica.tv.
A parte che non si capisce la necessità di ben 3 tv della stessa area politica, che mi pare denunci in partenza la poca chiarezza di idee, mi sono fiondato a vedere. Democratica.tv è letteralmente agghiacciante. Parte automaticamente il video di Veltroni e dopo 2 secondi esatti già viene voglia di “cambiare canale”. Tutti gli altri contenuti sono anche peggio: riunioni, comitati, vertici, conferenze, il viaggio in bus, manifestazioni, insomma la solita paccottiglia propagandistica sparsa a piene mani. Ma chi può guardare questa roba? Mistero. Tv aperta? Maddeché. I contributi inviati dai lettori sono altre conferenze dei dirigenti di partito! Da scappare a gambe levate.
Sulla Red-tv satellitare d’alemiana, nata dal connubio con Nessuno Tv, non posso dire nulla perché non l’ho ancora vista, ma le premesse sembrano ugualmente terrificanti: l’ex ministro degli Esteri dovrebbe diventare il protagonista assoluto della televisione, attraverso una conversazione settimanale sul modello dei “caminetti” con i quali Roosevelt parlava al Paese. Ma ci rendiamo conto? Questo si crede Roosevelt… Per curiosità ho aperto la diretta su Nessuno Tv e nooooo… c’era la Finocchiaro col ditino alzato in qualche conferenza-diabattito. Via di corsa!
Youdem.tv è in definitiva la meno peggio, senonaltro per i contenuti un filo più interessanti: ci sono tre “lezioni-intervista” con Luca Barbareschi (?), Lucia Annunziata, Diego Bianchi in arte Zoro. Non sono malaccio, ma tutto comunque ricalca il solito schema muffito della tv tradizionale. Una comunicazione a senso unico: trasmetto questo questo e questo e ciao. Manca cioè qualsiasi interazione. Ma allora a che serve? Non voglio un’altra tv clone di mille altre, dove devo sentirmi la solita barba già sentita mille volte, dove politici e dirigenti di partito si parlano addosso per ore. Non mi interessa, ma come bisogna fargliela capire?
O si usa la rete per un autentico scambio tra elettori e partito, oppure sono altri inutili teatrini catodici. Devo peraltro ammettere come non sia facile immaginare una tv di partito. Ma, se questi sono i risultati, devo concludere che le tv di partito sono assolutamente inutili.
Yes, they can
giugno 8, 2008
Obama ha vinto la corsa per la candidatura democratica. A me non piace troppo l’America, ma in questo caso devo dire che è davvero un grande paese. Un quasi signor nessuno di appena 46 anni, figlio di immigrati e per di più nero, si trova in corsa per diventare presidente degli Stati Uniti.
Dev’essere molto bello il clima di speranza e di cambiamento che aleggia in America, e che Obama ha saputo risvegliare con un’incredibile campagna elettorale. “Yes, we can” ha gridato Hillary Clinton cedendo le armi all’avversario, e ricompattando il partito democratico per la sfida finale con McCain.
Yes they can, loro possono. Se giriamo l’occhio in Italia invece viene la depressione, si ripiomba nel medioevo: un signore miliardario e ultrasettantenne, tra un malore e l’altro e un trapianto di capelli, mentre si genuflette al Papa spadroneggia nel paese. Il centrosinistra è letteralmentre sparito. Dov’è? Se si pensa a Veltroni e Rutelli che si stanno riorganizzando (?) dopo la batosta elettorale, vien da piangere. L’opposizione al Governo Berlusconi? Non pervenuta…
Le case dei politici comprate a prezzi di saldo
agosto 31, 2007
Segnalo l’inchiesta de L’Espresso di questa settimana dal titolo “Casa Nostra” e che riguarda le case dei politici comprate a indecenti prezzi di favore.
L’inchiesta denuncia i prezzi bassissimi praticati a molti personaggi che hanno vissuto in affitto a costi da «equo canone» in appartamenti di proprietà di enti pubblici, quasi sempre grandi metrature o persino attici, e poi hanno avuto l’opportunità di acquistare a prezzi molto al di sotto di quelli di mercato.
L’elenco conta 19 nomi. Tra questi il candidato del Pd e sindaco di Roma Walter Veltroni, la cui signora, Flavia Prisco, nel 2005 ha comprato un appartamento in un palazzo di via Velletri in centro, 190 mq, posto auto e cantina, per 377 mila euro. Secondo stime immobiliari il valore dell’appartamento era di 4900-6400 euro/m2, ma la famiglia Veltroni l’ha “portato a casa” a meno di 2000 euro/m2. In quello stabile il padre di Veltroni, ex dirigente Rai, aveva avuto in affitto dall’Inpdai un alloggio dove la famiglia ha abitato.
Un comune mortale un appartamento da 190 m2 a 370 mila euro a Roma se lo sogna la notte, ma i politici abitano tutti in piazze d’armi, con il record dell’onorevole Ciriaco De Mita che ha un appartamento, un intero piano di un palazzo, di quasi 1000 m2!
Poi dicono che è l‘antipolitica…