Soggetti non legittimati all’accesso
luglio 11, 2007
Il diniego della Commissione riguardo la petizione per l’accesso ai documenti del portale italia.it definisce i 1500 cittadini firmatari “soggetti non legittimati all’accesso”.
Ma chi dovrebbe essere più legittimato dei cittadini stessi dal conoscere gli atti dell’amminstrazione pubblica? Dirò di più: anche UN SOLO CITTADINO dovrebbe avere tutti i sacrosanti diritti di conoscere gli atti. E’ grottesco che ci sia una commissione a decidere chi è legittimato a chiedere e che cosa. Tutti gli atti della pubblica amministrazione, per un principio elementare di trasparenza, dovrebbero essere pubblici a prescindere.
Ma in Italia bisogna andare a chiedere, col cappello in mano, anche le cose più ovvie.
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luglio 11, 2007 at 2:11 PM
Ok, qualcuno sa come si gestisce una petizione popolare? Buon lavoro ;-)
luglio 11, 2007 at 10:19 PM
Forse 1500 non bastano. Magari si deve far domanda in carta con marca bollata (una a testa)…..
luglio 11, 2007 at 11:41 PM
Una carta bollata a testa… capisco… ricordo quell’episodio di Asterix e le 12 fatiche. Contro la burocrazia nulla è possibile! :-(
luglio 12, 2007 at 1:31 PM
Intanto Generazione Attiva attende…. ;-)
luglio 22, 2007 at 10:53 am
E’ in atto un ricorso alla commissione governativa di accesso ai documenti. La legge lo consente, a tutela del cittadino. Questo interrompe il periodo di 30 gg. entro i quali è possibile ricorrere al TAR dopo la risposta negativa del DIT.
La commissione si riunirà, la prossima volta, a settembre. Le riunioni della commissione sono valide se sono presenti almeno 7 dei 13 membri. La commissione è presieduta di diritto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Attualmente è Enrico Letta ( letta_e@camera.it ).
Era una possibilità ulteriore ed aggiuntiva: perchè non sfruttarla ?
Il testo del ricorso è leggibile qui:
http://millionportalbay.wordpress.com/2007/07/22/italiait-corsi-e-ricorsi/
Poichè scandaloitaliano è una spontanea aggregazione di cittadini, ma senza “tutela giuridica”, ciascun firmatario della petizione originale ha pieno titolo a presentare un ricorso individuale e motivato contro la decisione del DIT.
Il ricorso può essere presentato anche solo per via telematica, la legge lo consente.
In pratica basta inviare un’ e-mail a questo indirizzo:
commissione.accesso@governo.it
e motivare il ricorso.
La commissione ha l’obbligo giuridico di esaminarlo e di rispondere al ricorrente.
Inondare la commissione di ricorsi individuali contro questa decisione del DIT potrebbe non essere una cattiva idea, tanto per far capire che sulla trasparenza… non scherziamo affatto. :-) :-) Il testo pubblicato qui:
http://millionportalbay.wordpress.com/2007/07/22/italiait-corsi-e-ricorsi/
anche con opportune modifiche, variazioni e sintesi è liberamente utilizzabile.