I politici impestano anche Second Life, arriva anche D’Alema
luglio 6, 2007
I politici sono diventati un flagello, peggio delle cavallette. Sono ormai ovunque: non contenti di aver occupato ogni amministrazione pubblica e privata, ogni angolo della società civile, perfino le piazze al posto dei dimostranti, sono particolarmente attivi sui media, su tutti i giornali, su tutte le radio e tutti i TG, stampati in televisione 24 ore su 24, perfino nei varietà. Adess hanno scoperto Second Life: dopo Antonio Di Pietro (e passi) ora arriva anche Massimo D’Alema.
La sua Fondazione di cultura politica riformista “Italianieuropei” ha edificato la sua isola (Italianieuropei, 50,146,24, queste le coordinate) e il 6 luglio scorso l’ha inaugurata ufficialmente. Trasmettendo una differita registrata, un filmato in streaming del suo incontro del 5 luglio con il presidente brasiliano Lula al parlamento Europeo sul tema Brasile ed Europa: le frontiere del futuro.
Se il futuro è internet infestata dai politici, modello Rai, si salvi chi può! Ma D’Alema sarà capace almeno di accendere un computer?
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luglio 7, 2007 at 11:13 am
non riesco a capire cosa vogliono trarci da sl. in fondo quello è il posto di internet dove regna sovrana l’antipolitica.
luglio 7, 2007 at 1:25 PM
credo che cerchino di comunicare con il vertice della piramide. Il popolo di internet è giovane e piuttosto disincantato. Gli opinion makers sono difficili da conquistare e da gestire. Secon life, you tube, sono piazze piccole ma ben frequentate, frequentate da una fetta appetibile di elettorato (presente e futuro); gente importante per il mercato e quindi per la politica.
luglio 7, 2007 at 1:29 PM
Secondo me ci regna il cazzeggio. Non c’è nulla di meno prevedibile del cazzeggio e ancor meno pronosticabile.
Considero che per chi non ci entra, per quelli che ne stanno fuori ma fuori anche da gran parte del mondo visto in digitale (per esempio chi salta di conoscere il mondo dei blog e/o il mondo dei forum e/o ecc), sia tutta comunicazione che arriva, leggesi pubblicità agevolata dall’ignoranza. Secondo me poi ognuno ha modi diversi di farsi pubblicità in modo efficace e dunque più ne sperimenta e meno probabilità ci sono di soccombere.
Purtroppo poi, aggiungo, più aumentano i mezzi e le realtà con i quali si propaga il messaggio della propria presenza e più quest’ultima arriva distorta nelle altre realtà. Per esempio: dal panettiere arriva la notizia che D’Alema, nel cui immaginario dell’ambiente panetteria è uno importante, agisce anche su Second Life e tutti ne pensano che sia un Dio. Lo fa Di Pietro e dal panettiere, per come parla pensano sia un poveraccio, non entrano nemmeno in merito a cosa significhi realmente o cosa comporti, oppure ne hanno una interpretazione ad hoc.
Buon lavoro ;-)