Prodi contestato a Trento, molto bene
giugno 3, 2007
E’ stato bellissimo: non appena è iniziato il collegamento con Sky24 che trasmetteva in diretta, Prodi ha iniziato a parlare ma è stato subito interrotto da altissime grida “Venduto, venduto, vergogna, vergogna!” dei manifestanti del comitato “No dal Molin” contro la base USA di Vicenza.
Evidente l’imbarazzo di Prodi, che non se l’aspettava. Alcuni solerti commessi sono intervenuti per abbassare gli striscioni (ma dove siamo, in Unione Sovietica?), ma il chiasso non si placava e allora è intervenuto con un insolito piglio aggressivo Ferruccio De Bortoli (mai visto usare un tono simile in un’intervista a qualche politico), moderatore del convegno e direttore del Sole 24Ore, che ha zittito la platea invitando perentoriamente un rappresentate dei contestatori ad esporre in 1 minuto (uno!) le proprie ragioni.
Cinzia Bottene, volto e anima del movimento contro la base USA, è stata fatta salire sul palco: “È una vergogna che la città di Vicenza non venga difesa dal proprio governo, non ci è stato concesso neppure di esprimere il nostro parere con un referendum! Ci stanno trattando in maniera ignobile” ha detto la Bottene mentre De Bortoli gli stava dinnanzi col ditino alzato a ricordargli “1 minuto”. “Mi sono sentita tradita e mi spiace, perché io l’ho votata!” ha detto rivolgendosi polemicamente a Prodi che alzava gli occhi al cielo con sufficienza. “L’ho votata sulla base del programma che parlava di riduzione degli impegni militari e di democrazia partecipativa. Ecco volevo chiederle questo…” ha concluso scusandosi (ma perché?). Poi è scesa dal palco e il presidente del Consiglio ha ripreso impassibile a parlare come se nulla fosse, senza rispondere minimamente alle accuse.
Io dico solo una cosa: vergogna. Questa gentaglia è stampata in televisione 24 ore su 24 a farci le prediche e non ha neppure le creanza di far finta di rispondere a delle legittime manifestazioni di protesta dei cittadini. Concede, con fastidio, un “minuto”, giusto per togliersi di torno i contestatori. Un politico navigato come Prodi non avrebbe avuto nessuna difficoltà a rispondere almeno con qualche frase di circostanza.
Ma ormai il disprezzo delle oligarchie per il cittadino non è neppure mascherato, è persino ostentato.
giugno 3, 2007 at 2:31 PM
pessima ancora una volta l’informazione ufficiale: Repubblica scrive che “I manifestanti “No dal Molin” sono entrati a forza nell’Auditorium di Santa Chiara”
Ma quando mai! I manifestanti erano già dentro e tutti seduti disciplinatamente nelle file di poltrone: si sono semplicemente alzati quando ha cominciato a parlare prodi.
Indecente l’informazione del tg3 regionale del trentino, secondo il quale Prodi sarebbe stato contestato dai “No global”! :(
giugno 3, 2007 at 4:16 PM
ono dei pagliacci quelli del no dal molini. alle elezioni per la provincia di vicenza il centrodestra ha stravinto, e allora quanti sono questi del comitato, venti, trenta? si levino dai piedi…
giugno 3, 2007 at 4:25 PM
antonio, bastava fare un referendum..
giugno 3, 2007 at 4:48 PM
Credo abbia vinto la destra anche per astensionismo. Quelli che contestano attivamente sono pochi, gli altri preferiscono prenderselo in quel posto passivamente. Quelli che hanno cambiato idea sul voto invece non l’hanno fatto solo per manifestare dissenso o perché la destra in provincia ha assunto idee di sinistra. Credo abbia cambiato idea per cedevolezza o per clientelismo, pare che quelli di destra siano in grado di comprare parecchi ed in fondo non esistono persone incorruttibili, costano solo più degli altri ;-) .
Per quanto riguarda il referendum avrebbe messo il governo in condizione di non scegliere mettendo in gioco amicizie internazionali. Non solo politiche ma credo anche economiche, creando instabilità. Se una imbarcazione leggera, così come un aereo è più facilmente manovrabile mentre una petroliera non lo è ma ah bisogno di spazi di manovra ed inoltre ha maggiore inerzia, immaginate un po’ cosa succede ad una nazione… buon lavoro ;-)
giugno 3, 2007 at 4:57 PM
io dico solo una cosa: quando si ha paura del referendum, e lo si impedisce, si impedisce cioè ai cittadini di manifestare la propria volontà, si prende una brutta china.
E a Vicenza, su una questione del genere, il referendum andava fatto.
giugno 3, 2007 at 5:13 PM
Anche secondo me. Sarebbe stato segno di cambiamento e discontinuità. Manca coraggio e saper guardar lontano credo. Però credo anche che loro siano ai vertici e sanno che aria tira lassù in tutti i sensi, per cui avranno fatto le loro analisi giuste o sbagliate che fossero. Probabilmente analisi non complete… hanno fatto i conti senza l’oste, cioè il popolo. Forse l’hanno solo sottovalutato. So solo che di questo passo si andrà alla guerra civile o lì vicino. Saluti
giugno 3, 2007 at 5:49 PM
L’ultima frase che hai scritto sintetizza il momento storico che stiamo vivendo. Le oligarchie autoritarie che si sono impadronite del potere nei paesi (ex-)democratici vivono in un mondo a parte, un po’ come Maria Antonietta; un mondo dove certi problemi non esistono, perché vivi praticamente di rendita come un nababbo. I loro problemi sono solo le leadership e il pagamento dei debiti politici (“quello mi ha fatto un favore e devo fargli avere quell’appalto che gli avevo promesso in cambio”). E’ chiaro che il cittadino inquieto venga visto solo come un intralcio.
Non è solo Prodi che si infastidisce alla vista del cittadino. Sono tutti. Non esiste un solo politico che, anche in una pubblica piazza, accetti una seppur minima contestazione. Se il cittadino espone uno striscione polemico le forze dell’ordine intervengono immediatamente per farlo togliere! Alla faccia della libertà di espressione!
Il cittadino per loro deve star buono e pagare le tasse che finanziano le loro rendite. Punto. Qualsiasi altra manifestazione del cittadino li infastidisce come le zanzare d’estate.
giugno 3, 2007 at 5:58 PM
si stargazer, la cosa veramente intollerabile è vedere la polizia che sequestra gli striscioni: ma che siamo in Cile? In Romania?
Neanche più gli striscioni adesso!
I politici oramai vivono in un modo tutto loro e si ritengono intoccabili: in una manifestazione di qualche anno fa il Sagrestano Nazionale, all’epoca presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro, contestò gli insegnanti che fischiavano la Jervolino ad una manifestazione definendoli “crani pieni d’aria”!
giugno 4, 2007 at 1:00 am
Ok, su questo siamo d’accordo. Però mi voglio spingere più in là e notare che mentre a sinistra certe cose non sono molto digerite, a destra si china la testa e si spalleggia il capo. Io vedo il baratro, non so voi… (e non mi sento né di destra né di sinistra, vorrei che esistesse solo buon senso). Buon lavoro ;-)
giugno 4, 2007 at 5:33 am
luca, a me pare che la nausea per la politica cresca indifferentemente a destra che a sinistra. E ci sono molti elettori di (centro) sinistra fortemente delusi da questo governo. E con ragione.
giugno 4, 2007 at 3:58 PM
Sì, perché non si intravede alcuna discontinuità nella più che mai presunta alternanza.
giugno 5, 2007 at 4:17 PM
Aghost, i giornali sono come le telescriventi di Good Morning Vietnam. Ricevono tutti le stesse notizie dalle stesse agenzie, le quali distorcono sempre le cose in funzione delle istituzioni. Quando succedono queste cose in rete compaiono spesso in tempo reale video e audio registrati live dall’evento, se tu vedi con i tuoi occhi e poi vai a leggere l’ansa…beh… è il modo migliore per rendersi conto che qualcuno stà filtrando le telescriventi per far apparire le cose scomode come in realtà non sono.
In questo senso mi ha fatto molto impressione venire a sapere che tutte le traduzioni dall’arabo che vengono riportate in tutta l’europa, vengono fatte dalla stessa agenzia israeliana di traduzione… praticamente tutto quello che noi sappiamo del medioriente è filtrato da un ristretto gruppo di individui che non si sa neanche chi sono (ma che siano israeliani mi fa temere che siano poco oggettivi).
Distribuzione Aghost… distribuzione dell’informazione come i blog… distribuzione dei canali di trasmissione come le reti wireless a maglia… distribuzione. Ovunque c’è una centralizzazione, c’è manipolazione.
giugno 9, 2007 at 4:19 am
Aggiungo due cose: che agli elettori di destra lo stato delle cose non li allarma, è come fossero narcotizzati o almeno la mia esperienza è quella. La seconda è che mi piace un sacco l’accostamento con good morning vietnam! Mi ricorda anche una pseudo pratica detta neuro programmazione linguistica. Inoltre mi viene in mente che la pratica attuale è che se uno ripete un cosa, un parere ad esempio e trova parecchi che lo supportano, non importa che possa essere la peggiore “tavanata” al mondo…. in ogni caso, manco fosse il lavaggio del cervello, troverà che gli darà seguito alimentando la credibilità della “tavanata”. Il problema al giorno d’oggi è come valutare l’attendibilità della fonte, per esempio quando si sentono al tg dei dati discordanti ma mai nessuna smentita… cercano di confondermi le idee facendo passare la gente attenta per demente. Credo che ci provino. Il problema credo sia la mancanza di senso critico nelle persone, ma d’altronde raramente la scuola o la famiglia aiutano in tal senso. Vero anche che forse convenga così. Per ora mi limito… Buon lavoro! ;-)
giugno 9, 2007 at 6:24 am
la propaganda è un vecchio arnese, però funziona sempre :) L’uomo è un animale gregario, se lo addestri in un certo modo gli puoi far fare di tutto (vedi hitler jugend).
Per questo finanziano il digitale terrestre e non la banda larga per tutti. Su internet la propaganda non funziona altrettanto bene come in televisione :)