Expo2015, chi ben comincia…
aprile 2, 2008
Si sperava che il disastro di Italia.it avesse insegnato qualcosa. Sembra di no. Il portale istituzionale dedicato all’Expo2015, l’evento che vanta 4 miliardi di euro di investimenti e un indotto di 20, comincia male.
A partire dall’indirizzo, come osserva Marco Camisani, con un improponibile http://www.milanoexpo-2015.com/ col trattino, nome di dominio che neppure l’ultimo dei webmastella che lavora in cantina proporrebbe più ai suoi clienti.
Si comincia male anche con la lingua italiana: quelli di Expo2015 non conoscono l’uso dell’accento. Va bene che sono milanesi e loro dicono “perchè” invece di “perché” (con l’accento grave invece di acuto), ma cribbio! L’accento sbagliato di “Perchè L’Italia” e “Perchè Milano” perfino in home page, fa cascare le braccia.
aprile 2, 2008 at 1:44 PM
[…] è un’opinione? No, ma come sottolinea Aghost (qui e anche nei commenti di questo post), l’utilizzo degli accenti non è proprio da Accademia […]
aprile 2, 2008 at 2:14 PM
l’avrà progettato il ministro stanca :-)
aprile 2, 2008 at 2:17 PM
Dal “View source” delle pagine web si direbbe che gli autori dell’ambaradan siano questi:
http://www.unicomitalia.org/agenzia-associata.php?i=596&r=Lombardia&a=AL%20VILLAGE
A questo proposito leggerei anche il post del 17/12/2005
Il Teatrino della politica qui:
http://imperidellaluna.splinder.com/archive/2005-12
aprile 2, 2008 at 2:33 PM
In proposito a quanto si legge nel post del 17/12/2005
Il Teatrino della politica qui:
http://imperidellaluna.splinder.com/archive/2005-12
il senatore Cortiana presentò appena tre giorni dopo interrogazione parlamentare al Senato
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=14&id=167754
Sarebbe davvero interessante sapere chi sarebbe poi ‘sto Vittorio Dal Pozzo D’Annone e in che modo la Village Srl abbia ottenuto l’incarico del sito per l’Expo (debito di gratitudine?). ;-)
aprile 2, 2008 at 3:17 PM
frap finalmente hai trovato l’osso da rosicchiare! Vaiiii :DDD
aprile 2, 2008 at 3:29 PM
Ci sono due giornalisti, Ferruccio Sansa e Luigi Offreddu che hanno pubblicato il libro “Milano da morire”, sulle consulenze della Moratti.
Sono in tribunale con citazione da 500.000 euro per danni (calunnia).
Tu fai un post di una decina di righe (ripreso da Camisani) su un problema di accenti di una pagina web di un portale e pensi di poterla finire semplicemente qui, scaricando a me il resto dello “sporco lavoro”? :D:D
E poi ti chiamano blogstar… ma per piacere!?! :D:D
aprile 2, 2008 at 3:40 PM
In italiano perché con la e chiusa, in padano perchè con la e aperta.
Ovvio.
O no?
aprile 2, 2008 at 8:33 PM
Non ha insegnato niente neanche alla rete (vedi alla voce rItalia). Desolante anche leggere i commenti di MCC che vanta presunti contatti con sindaco e FieraMilano attraverso il socio.
Fa cascare le braccia come e più dell’accento sul perché.
http://blog.camisani.com/2008/04/facciamo-tutti-insieme-il-sito-dellexpo-2015.html#comments
aprile 2, 2008 at 10:27 PM
Dove si dimostra…
http://alvillagework.com/
;-)
aprile 2, 2008 at 10:40 PM
Che poi se uno è proprio curioso curioso…
lo chiede a Matteo G.P. Flora (aka LK)
http://www.lastknight.com/
che “A partire dal mese di Maggio [2005] ho lasciato definitivamente la carica di Direttore IT di AlVillage a Milano.”
che forse qualche idea in proposito lui ce l’ha… :D
aprile 3, 2008 at 11:08 am
Dal dossier candidatura…
costs of developing and maintaining the websites (five sites): € 13 million;
Based on this list, the total cost for operating technologies would be € 107 million, (equal to 12% of the budgeted operating costs).
Viste le cifre in ballo, è chiaro che come minimo verrà fatta una gara europea, con i criteri ormai ben noti della PA su esperienze, fatturato pregresso, ecc. ecc.
Che “la rete” si rassegni.
aprile 3, 2008 at 2:53 PM
Ogni tanto una cosa bella, e scusatemi per l’intrusione sul post dell’Expo.
Pordenone, progressivamente, offre internet gratis a tutti i 50.000 cittadini.
Il progetto si chiama ‘Wireless Naonis’
http://marinfaliero.blogspot.com/2008/04/connettivita-gratuita-pordenone.html
aprile 3, 2008 at 3:35 PM
@marin faliero
Gratis è morto in guerra: è un progetto i cui costi sono stimati essere 5.027.847,66 in 8 anni, di cui 1.050.000,00 solo per lo startup.
Il che, visto il bacino d’utenza, non sarebbe nemmeno tanto (100 euro/cittadino in otto anni).
Il problema sta nel verificare quale banda saranno poi in grado di garantire effettivamente ai cittadini e con quale livello di qualità del servizio: guardando a ciò che garantiscono oggi i maggiori ISP (le Telco) e a ben altri prezzi, c’è poco da essere ottimisti.
aprile 3, 2008 at 3:53 PM
@Frap1964
copio e incollo dal link del mio post:
“In base all’accordo, la Regione si assume il compito di realizzare tutta l’infrastruttura di rete wireless (Hot Spot e HiperLan) compreso il portale di autenticazione degli utenti tramite Carta Regionale dei Servizi per un costo complessivo di start up di circa euro 800 mila euro.
Il Comune si occupa della realizzazione di un social network cittadino investendo 120 mila euro. Cura la fornitura di connettività internet gratuita ai cittadini, per il quale ha previsto una spesa di 210 mila euro ed assicura la manutenzione della infrastruttura wireless spendendo circa 40 mila euro. Il Comune in questa fase d’avvio investe complessivamente 370 mila euro.”
Più o meno, credo, come la solita merdosa rotonda.
Il protocollo per Tessera Sanitaria della Regione, una volta fatto, è come il diamante: per sempre.
Se qualche altro comune si accoda al progetto trova tutto pronto
aprile 3, 2008 at 4:00 PM
@Frap1964 – fammi sognare per almeno un minuto, cazzo!
per la banda che ti danno, io non capisco una mazza di dati tecnici.
Questo lo trovi sul *.pdf
Hiperlan, nel rispetto dello standard fissato dal Ministero delle Comunicazioni. In
particolare, per quanto concerne l’Hiperlan opereranno nella banda tra 5,470-5,725
GHz, con limite di potenza, fissato dalla normativa, a 1 Watt EIRP (30 dBm);
aprile 3, 2008 at 4:15 PM
Ma quale Pordenone: io ho già deciso.
Mi trasferisco a Botricello (comune globale). :D
In Calabria un “Comune globale” da un milione e 100mila euro
http://www.repubblica.it/2006/a/rubriche/piccolaitalia/comune-globale/comune-globale.html
Bando di gara “Botricello Comune Globale”
http://www.comune.botricello.cz.it/?q=node/788
Affidato il progetto “Botricello Comune Globale”
http://www.comune.botricello.cz.it/?q=node/812
Che poi Illy è già alle prese in Friuli Venezia Giulia con 440 milioni di derivati. Se il progetto l’han finanziato così… ho paura che molto presto bye bye alla connessione wi-fi. :D
Fai clic per accedere a 001.pdf
[awaiting moderation ;-)]
aprile 9, 2008 at 9:34 am
[…] il progetto di rifacimento di Italia.it. Di sicuro, se non per i cultori del web 2.0 almeno per gli amanti dell’ortografia, un primo passo per il sito di Expo 2015 sarebbe correggere gli errori ortografici che campeggiano […]
aprile 9, 2008 at 10:36 am
hanno corretto gli accenti :)))
Ma allora leggono i blog? ;)
aprile 9, 2008 at 12:33 PM
La vera notizia è che a Panorama leggono i blog. ;-)
http://blog.panorama.it/italia/2008/04/09/ai-blogger-non-piace-il-sito-di-expo-2015-e-si-candidano-per-rifarlo/
aprile 9, 2008 at 1:11 PM
infatti frap :)
però ‘sta pretesa dei blogger di fare loro il portale expo2015 mi pare un po’ grottesca… sarebbe come se noi bloggers pretendessimo dalla fiat di rifare la nuova punto :)