O mia bela Madunina

dicembre 13, 2009

Il premier Silvio Berlusconi, al termine del suo comizio oggi a Milano, è stato colpito al volto da un oggetto contundente, sembra una riproduzione del Duomo in ferro, lanciatogli da un uomo di 42 anni, Massimo Tartaglia.

Risultato dell’aggressione: un copioso sanguinamento dal labbro spaccato, una frattura del setto nasale e, pare, due denti fratturati.

Purtroppo per Berlusconi, l’aggressore non è un militante politico, non risulta iscritto a nessun partito, tantomeno comunista o di sinistra, è sconosciuto alla Digos e non ha precedenti penali. Risulta invece in cura da circa 10 anni per problemi mentali al Policlinico di Milano. Ma a questo punto, dopo il fatto di oggi, credo che Tartaglia  si possa dichiarare clinicamente guarito :D

Al Fano contro Facebook

ottobre 21, 2009

angelino-alfano

Il ministro Angelino “Al Fano” si è detto profondamente turbato del fatto che esistano ”parecchi forum su Facebook, quindi su Internet, che inneggiano all’odio nei confronti di Silvio Berlusconi, inneggiano all’omicidio nei confronti del presidente del Consiglio”.

“Poiché nel nostro Paese esiste l’obbligatorietà dell’azione penale” ha aggiunto il ministro “io mi attendo che la Magistratura faccia il proprio dovere indagando, perseguendo e trovando coloro i quali inneggiando all’odio e all’omicidio, commettono un reato penale e compiono un’azione disdicevole dal punto di vista morale. E’ un tema grande di sicurezza che riguarda la persona del presidente del Consiglio”.

Gli iscritti al gruppo che vorrebbero “uccidere Berlusconi” sono attualmente oltre 13.00o. Che facciamo: li arrestiamo tutti?

Égalité, davanti e dietro

ottobre 16, 2009

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Se qualcuno aveva dei dubbi sul fatto che la democrazia fosse una solenne presa in giro, non bastasse quello che accade nell’Italietta di Berlusconi, uno sguardo a quello che succede nella vicina Francia può essere abbastanza illuminante.

Nicolas Sarkozy infatti, tra vivaci proteste, vorrebbe candidare il figlio Jean, 23 anni, alla guida dell’Epad, l’ente pubblico che guida La Defense, l’organismo di controllo e promozione dello svilppo del primo centro d’affari europeo, dove hanno sede sociale 2.500 aziende con 150 mila dipendenti.

Va osservato che in Italia, chiunque abbia 23 anni e non è figlio o parente degli Agnelli, è un perfetto spiantato. Anche in Francia però basta nascere nella famiglia giusta, come ha osservato Jean-Marcel Bouguereau editorialista del Nouvel Observateur: “Il giovane Jean ha un grande futuro davanti a sé e suo papà dietro”.

Manganelli mediatici

ottobre 16, 2009

marina

E’ incredibile il livello di degrado a cui sono arrivati i media nostrani. Canale 5 ha pedinato, e ripreso di nascosto, il magistrato del verdetto Fininvest-Cir (lodo Mondadori).

L’ha filmato mentre aspetta dal barbiere, passeggia sul marciapiede, fuma nervosamente su una panchina. La tesi è che questi “comportamenti stravaganti”  (per non parlare del colore dei mocassini o dei calzini) sarebbero moralmente indegni per un magistrato che ha emesso una sentenza gravemente lesiva degli interessi di Berlusconi.

Benissimo. Allora mi permetto di pubblicare una foto che gira in internet della figlia del premier, Marina Berlusconi. Direste che il presidente della Mondadori può stare con le poppe di fuori?

Esportare la democrazia

settembre 22, 2009

Agghiacciante video su come sono addestrati, e come uccidono, i soldati americani in Iraq. Insomma su come noi occidentali esportiamo la democrazia negli altri paesi…

https://i0.wp.com/www.seniorbrigade.com/consumer_protection/images/baar_security_phising.jpg

Oggi è arrivata un’altra mail-bufala, talmente rozza e cretina che c’è da chiedersi se davvero ci possa essere ancora qualcuno che casca in simili tranelli… Questo genere di phishing è centrato sul trito e ritrito espediente del riccone che vuole lasciarvi una generosa eredità perché non ha nessuno a cui darla :) Ma chi può credere a simili stupidaggini?

Sono signor ADAMS JEAN BERTIN
nato il 18 gennaio 1936, cittadino canadese avendo esercitato come diplomatico da una decina d’anno in Costa d’Avorio (Africa).

Ho un cancro della gola, soffro terribilmente attualmente. Il mio medico curante lo ha appena informato che i miei giorni sono contati a causa del mio stato di salute che deteriora. La mia situazione matrimoniale è tale che non ho né donna ed ancora meno dei bambini a che potrei legare la mia eredità.

È per ciò che vorrei in modo gentile, per amore e per umanesimo darvi questo dice eredità che tocca alcuni milioni di dollari di permettervi di creare una fondazione o galleria o un’associazione per bambini ed i bisognosi o per qualsiasi altra buona opera umanitaria. In modo che il mio passaggio aspro si rintani non sia un fallimento. Vorrei avere conferma delle informazioni seguenti: Il vostro numero di telefono e possibilmente il fax, l’indirizzo e soprattutto il vostro nome e nomi completo e la vostra professione.

Una volta quest’informazioni ricevute, adotterò disposizioni affinché un emissario possa analizzare in quale misura trasferire questi fondi ed incontrarli allo scopo mettere in posto questo progetto umanitario.

Conto sulla vostra buona volontà e soprattutto il buono impiego di questi fondi.  Per favore rispondete io piaciuto rapidamente il possibile.

Contattate ha l’indirizzo seguente: adams.jean_b@yahoo.fr

grazie
Il sig. ADAMS JEAN BERTIN

In galera lo scarparo di Bush

dicembre 17, 2008

scarparo

Montasser Al-Zaidi, il giornalista iracheno che ha tirato le scarpe a George Bush, comparirà oggi di fronte al Tribunale penale centrale iracheno. «Se il giudice non infierisce e lo incrimina per una semplice aggressione se la cava con due anni e magari anche solo con una multa», ammette il penalista iracheno Tariq Harb. A rigor di codice, i sette anni di galera previsti per chi premedita un’aggressione potrebbero starci tutti.

Kalil al Dulaymi, il legale famoso per aver difeso Saddam, è pronto a prenderne le difese: «Io e oltre 200 avvocati iracheni e stranieri siamo pronti a difendere gratuitamente Muntazer Al-Zaidi: la nostra linea difensiva si basa sul principio che gli Stati Uniti occupano l’Irak e quindi – discetta il legale – ogni forma di resistenza è legittima, compreso il lancio delle scarpe». A Sadr City, cuore della comunità sciita di Bagdad, migliaia di fedeli del leader estremista Muqtada al Sadr bruciano le bandiere americane e pretendono la liberazione dell’eroe.

Su un veloce rilascio, nonostante il governo del premier Nouri al Maliki punti all’incriminazione per vandalismo, scommette anche il fratello Udai al Zaidi: «Il gesto di Muntazer riempie gli iracheni d’orgoglio, tutti vorrebbero esser al suo posto, lui quando si rivolge agli orfani ricorda sempre le colpe di Bush e tutti qui sono pronti a difenderlo».

Personalmente sono contrario alla liberazione di Al-Zaidi. Penso anzi che dovrebbe essere condannato ad una pena esemplare. Per aver sbagliato la mira due volte.