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E’ almeno un mese che su tutti i giornali e sui tg ci rompono l’anima sull’estradizione di Battisti, qualcosa di cui alla stragrande maggioranza degli italiani non importa un fico. Su “La Repubblica” del 27 novembre 2009 a pag. 37 (trentasette!) scopro un minuscolo trafiletto sulle indagini riguardo ad un colossale truffa sui contatori del gas.

Dodici avvisi di garanzia
a manager di Eni e di Snam Rete Gas, la controllata del colosso petrolifero che si occupa della distribuzione del metano in Italia. I pubblici ministeri Letizia Mannella e Sandro Raimondi hanno chiuso una parte delle indagini condotte insieme con la Guardia di Finanza sulle misurazioni del gas: le società e i loro manager avrebbero sottratto al pagamento delle accise un miliardo e mezzo di metri cubi di gas, pari a 260 milioni di euro, e all’ accertamento qualcosa come 20 miliardi di euro.

Ora rischiano di finire a giudizio, tra gli altri, Carlo Malacarne, direttore generale delle attività operative di Snam Rete Gas e Claudio Baroni, responsabile dell’ ufficio tributario. Per Eni, Stefano Cao, ai tempi direttore della divisione Exploration & Production di Eni. Oltre all’ illecito tributario, gli indagati sono stati iscritti anche per l’ ostacolo dell’ esercizio delle funzioni di vigilanza, perché non osservavano gli obblighi di comunicazione all’ Autorità per l’ energia elettrica ed il gas (AEEG).
[fonte Repubblica]

No so a voi, ma a me questa sembrerebbe una notizia senz’altro da prima pagina, stiamo parlando di una truffa spaventosa ai danni dello Stato e quindi della collettività. E invece la notizia sta a pagina 37 di uno dei più importanti quotidiani nazionali, in un trafiletto quasi invisibile. Poi qualcuno si lamenta della scarsa credibilità del nostro giornalismo.

C’è vita intelligente anche nel PDL, pare. L’onorevole Roberto Cassinelli ha infatti presentato una proposta di legge per modificare il demenziale decreto legge Pisanu che, con la scusa della sicurezza nazionale contro il terrorismo, prevede l’identificazione, con tanto di documento di identità da fotocopiare e archiviare, di chiunque voglia collegarsi a un internet point.

Scrive Cassinelli nel suo blog: “L’attuale normativa è eccessivamente restrittiva e crea un grosso freno allo sviluppo e alla diffusione delle nuove forme di comunicazione. È opportuno evidenziare che nessun paese occidentale adotta una normativa tanto restrittiva, neppure gli Stati Uniti, le cui leggi contro il terrorismo sono le più severe al mondo”.

Purtroppo il rattoppo rischia di essere peggiore del buco, perché si ipotizza comunque un’autentificazione tramite sms. All’atto del collegamento, un’apposita finestra andrebbe a bloccare l’accesso alla rete wireless, chiedendo all’utente l’inserimento del proprio numero di cellulare. Pochi secondi dopo verrebbe inviato tramite SMS il codice per sbloccare il sistema e accedere tranquillamente alla rete. Questo però introdurrebbe altre complicazioni: chi pagherebbe gli sms? Ma, soprattutto, questo sistema precluderebbe l’accesso a tutti coloro che non hanno una sim italiana, per esempio i turisti stranieri.

Ma quel che più conta sarebbe forse sapere quanti terroristi hanno preso finora con queste norme demenziali. Per coerenza, si dovrebbe identificare anche chi entra in un bar (potrebbe complottare con dei complici), oppure chi prende il treno o una corriera (potrebbe andare a fare un attentato). E vogliamo forse non identificare chi entra in un ufficio postale? (potrebe spedire le istruzioni per fare una bomba o una lettera all’antrace!).

A questo punto, perché non mettere a tutti, nessuno escluso, un braccialetto elettronico e buonanotte? Siamo alla pura follia, quest’ossessione di controllare tutto sta diventando francamente ridicola.

Non si capisce poi quale fesso di terrorista andrebbe in un internet point per commettere dei reati, e soprattutto quali. Manderebbe una mail al complice con scritto: “Ci vediamo il 24 dicembre in località X ad ore 21, porta la dinamite come concordato”? Qualcuno si ricorda l’idea demente di Frattini di censurare su internet le parole “attentato”, “bomba” “esplosivo” eccetera? Noi italiani siamo proprio specialisti a farci ridere dietro.

Aziende dal volto umano / 3

novembre 27, 2009

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Tra la crisi economica e il precariato che avanza, ogni tanto si leggono notizie che appaiono come un barlume di speranza in una società sempre più dura e spietata.

Dopo i casi dell’operaio Carlo Corraini, vittima di un terribile incidente e la cui azienda, l’Aqualfil di Rovereto, gli ha tenuto il posto benché non fosse obbligata, quello del pastaio Enzo Rossi che ha dato un aumento di 200 euro ai suoi operai dopo aver provato a vivere con mille euro al mese, oppure quello dell’ex tornitore Attilio Camozzi, divenuto industriale che salva gli operai della INNSE, ora arriva un’altra buona notizia.

L’azienda Meltasim spa di Rovereto, dopo aver letto la lettera dello studente modello 17enne che voleva lasciare gli studi per aiutare la famiglia in difficoltà, ha deciso di offrire un posto di lavoro al padre neo-disoccupato. Lo ha annunciato con una lettera al Corriere della Sera, Maurizio Azzolini, amministratore delegato, che riconosce al ragazzo al centro della vicenda grande “nobiltà d’animo”.

Tuttavia la sua iniziativa, spiega, “potrebbe trasmettere un segnale non positivo, ossia che studiare è un’opportunità riservata solo ai benestanti”. Inoltre, secondo Azzolini, “se vogliamo dare un futuro al nostro territorio e al nostro Paese non possiamo permetterci alcun arretramento sul fronte degli investimenti, nella conoscenza e nella qualificazione professionale”. Ecco perchè “noi imprenditori – aggiunge – non ci stanchiamo di invocare il massimo impegno nel campo dell’istruzione e della formazione”.

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Brutta vicenda di censura preventiva a La7. Il direttore Antonello Piroso ha cancellato l’inchiesta di Silvia Resta che doveva andare in onda nel programma “Reality” del 16 novembre.

L’argomento principale era la storia del famoso “papello” di Riina, e parlava dei presunti rapporti che Marcello Dell’Utri avrebbe avuto con dei mafiosi, anche di peso notevole nell’organizzazione. In particolare, si parlava dei suoi rapporti con i fratelli Graviano, coloro che fondarono il primo circolo di Forza Italia a Palermo-Brancaccio e che successivamente furono condannati per la bomba ai Georgofili di Firenze.

Piroso ha negato la trasmissione del servizio perché secondo lui l’inchiesta aveva una «costruzione a tesi» e «testimonianze unidirezionali», inoltre ha accusato la Resta di fare «giornalismo militante». E’ insorta la redazione, che ha protestato ribadendo la bontà dell’inchiesta e contestando anche il modo, cioé la censura scattata a poche ore dalla messa in onda. “Sconcerto” e un “invito a ripensarci” sono stati espressi dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio e da Stampa Romana.

Pigeon impossible

novembre 19, 2009

Notevole animazione 3d di Lucas Martell… da vedere!

Spam demenziale

novembre 18, 2009

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Certo in e-mail, quanto a spam e phishing, ne arrivano davvero di cotte e di crude. A volte i messaggi sono ben congegnati, quasi perfetti, ma più spesso sono tentativi goffi e dilettanteschi per spillare dati personali.

I testi sono tradotti in un italiano sgangherato, con delle storie ridicole: dalle lotterie più improbabili al riccone che vuole lasciarvi una ricca eredità perché non sa proprio a chi darla, dal dipomatico africano che, avendo a disposizione grosse somme di danaro, vuole rendervi partecipi dei suoi intrallazzi e non vede l’ora di farvi un un bonfico.

L’ultima scemenza è arrivata nientemeno che da un cacciatorpediniere americano, l’USS Cole DDG 67, da un certo “Capitano JMK” che riferisce di una risibile storia di pirati:

Ciao,
il mio nome и capitano JMK della USS Cole (DDG 67), durante una delle nostre spedizione, alcuni pirati sono stati intercettati in alto mare a circa 30 miglia dalla costa dello Yemen per la mia squadra e alcuni enormi di denaro sono stati recuperati da loro. Tali fondi sono stati ripartiti tra alcuni di noi che sono a conoscenza di informazioni e ci tengo a muovere la propria parte a custodia sicura ed anche per eventuali investimenti vitali.

Non molto и richiesto da voi, se non fiducia e comprensione reciproca, come io sono pronto e disposto a trasferire la mia propria parte di questo denaro per voi per mantenere sicuro e sono stati erogati ulteriori mentre verranno fornite alcune percentuali per il vostro sforzo. Se siete d’accordo ad aiutare me in questa operazione, non me lo faccia sapere in modo che posso darvi ulteriori informazioni.

Mi sarа davvero aspetta la vostra risposta urgente.
Saluti, Capitano J.M. K.

Rimane sempre l’angosciosa domanda: ma chi può abboccare a questo spam-phishing demenziale?

Brunetta dimezzato

novembre 16, 2009

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Il nuovissimo portale di
Renato Brunetta www.riformabrunetta.it, presentato stamane a Palazzo Chigi dal ministro per la Pubblica amministrazione, è stato azzoppato dopo pochissime ore di vita.

Nel primo pomeriggio infatti degli hacker gli hanno lanciato contro un attacco informaticoDoS” (Denial Of Service) in seguito al quale il portale è crollato miseramente, diventando irraggiungibile.

Lo ha reso noto lo stesso dicastero, aggiungendo che i tecnici stanno lavorando per ripristinare al più presto l’accessibilità e le funzioni del portale. A tarda sera però il sito era ancora “down”. Una discreta figura di palta per il vulcanico ministro che ha fatto dell’iper-efficienza la sua bandiera. Brunetta caccerà dal ministero i suoi tecnici fannulloni?

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Il giudizio più feroce sulla nuova legge del “processo breve” è dell’avvocato Carlo Taormina, ex deputato di Forza Italia ed ex sottosegretario del Governo Berlusconi. L’impressione è che le sue parole siano dettate da qualche risentimento ma tant’è:  parla di ddl vergognoso, criminale, crimonogeno e ridicolo, di attentato alla Costituzione e invita addirittura i cittadini onesti a ribellarsi.

Dal comunicato stampa ASCA:

GIUSTIZIA: TAORMINA, DDL VERGOGNOSO. CITTADINI ONESTI SI RIBELLINO

(ASCA) – Roma, 12 nov – ”Vergognoso, criminale, criminogerno e ridicolo”: sono le definizioni che l’avvocato Carlo Taormina, docente di procedura penale, riserva al ddl sul processo breve. Tale è il suo giudizio negativo, una bocciatura senza mezzi termini, al punto di dire che è ”auspicabile  una ribellione dei cittadini onesti”.

”Il disegno di legge sul processo breve dice Taorimina in una nota in cinque punti, 1) è vergognoso perché per vietare il giudizio su di un imputato se ne vietano centomila, con danno morale e patrimoniale delle vittime dei reati.

2) E’ criminale perché implica l’utilizzazione dello strumento legislativo per fini personali ed integra un attentato alla Costituzione sotto il profilo della vanificazione della giurisdizione che rappresenta elemento portante della vigenza di un ordinamento giuridico che, per esistere, ha bisogno della attuazione, appunto, giurisdizionale.

3) E’ criminogeno perché, essendo materialmente impossibile celebrare un processo di primo grado in due anni, il disegno di legge è una licenza a delinquere, soprattutto per i delitti che attentano alla sicurezza di ogni giorno dei cittadini.

4) E’ ridicolo perché chiaramente ritorsivo rispetto alla caduta del Lodo Alfano, è fatto presentare al Senato perché in Consiglio dei Ministri siede l’unico interessato a sopprimere la giurisdizione, dopo averlo però concordato con la maggioranza, attraverso una blindatura che rende una buffonata il ruolo del Senato e della Camera, sul modello di una autentica dittatura.

5) E’ frutto di imbecillità giuridica, non solo perché si tratta di una normativa contrastante con il principio di ragionevolezza per la naturale incompatibilità del tempo di due anni per un processo di primo grado, non solo perché la giurisdizione non può essere soppressa senza sopprimere la Costituzione, ma perché i poteri doveri fondamentali dello Stato non possono decadere: può estinguersi l’azione, ad esempio per prescrizione perché si incide sull’esercizio di un diritto, ma non può estinguersi il potere di giudicare, ragione per la quale tutti i casi di regolamentazione del potere del giudice, anche quando costituiti da termini – per esempio per il deposito di una sentenza o per la sua emanazione – non sono mai perentori, ma ordinatori, cioè non produttivi di decadenza, tant’è che nel processo civile l’estinzione del processo non impedisce che l’azione sia riproposta, cosa impossibile in penale.

L’imbecillità giuridica sottesa da disegno di legge giunge fino al punto di non aver compreso che la norma è facilmente aggirabile considerando, appunto, ordinatorio o non perentorio il termine dei due anni, proprio perché afferente all’esercizio del potere – dovere giurisdizionale.

Se in Tribunale entra in Camera di Consiglio oggi e la deliberazione si protrae per dieci giorni ed al quinto scadono i due anni, cosa fa il Tribunale? Non decide? Decide, eccome! E questo dimostra l’imbecillità della proposta.

Il diretto interessato al disegno di legge, stia attento perché l’imbecillità dei consigli, per l’ennesima volta, si tradurrà in altra legge ad personam inutile. Invito la Magistratura, per la quale nutro odio profondo, a vanificare l’iniziativa considerando ordinatorio il termine dei due anni. Invito i cittadini onesti a rivoltare i tavoli di questa politica che, proprio ad opera centro-destra, sta distruggendo lo Stato e i diritti garantiti dalla Costituzione, per uscire dai guai di qualche potente”.

Il muro del sonno

novembre 12, 2009

Altra figura di palta internazionale per il nostro glorioso premier Silvio Berlusconi. Presenziando alla cerimonia ufficiale della caduta del Muro alla porta di Brandeburgo a Berlino, mentre parlava Medevev si è fatto riprendere in diretta mondiale mentre schiacciava un sonnellino. Non potrebbe dormire in Italia e stare sveglio (con moderazione) all’estero?

Snow Leopard

novembre 10, 2009

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Ho fatto l’aggiornamento del sistema operativo del Mac a Snow Leopard. Come hanno detto e scritto in molti, non si notano particolari cambiamenti. Sembra tutto uguale a prima. Ma quelli di Apple hanno assicurato che i veri cambiamenti sono soprattutto “sotto il cofano”. Speriamo sia così. Per ora non sembra né più lento né più veloce. Segnalerò qui eventuali problemi che si dovessero presentare.

E’ filato tutto liscio, direi. Ho inserito il disco, seguito le istruzioni: in circa 45 minuti e un riavvio ho aggiornato tutto. Abituato ai casini di Windows, sono rimasto quasi un po’ deluso :)